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Marcucci e Mariani su KME: “Trattativa con l’azienda, ma livelli occupazionali da salvaguardare”
“Siamo preoccupati per la situazione dello stabilimento Kme di Fornaci di Barga (Lu) ed in contatto con tutte le amministrazioni locali della Valle del Serchio. Abbiamo dato la nostra immediata disponibilità per il tavolo istituzionale che il sindaco di Barga convocherà con la Regione Toscana all’inizio della prossima settimana. E’ chiaro che gli Enti locali attendono dall’azienda il piano industriale della nuova produzione industriale annunciata e il mantenimento degli attuali livelli occupazionali”. E’ quanto dichiarano i parlamentari del Pd Andrea Marcucci e Raffaella MarianI sulla decisione di Kme di interrompere la produzione di rame a favore della coltivazione idroponica nello stabilimento lucchese che occupa attualmente circa 600 lavoratori
KME, grande partecipazione alle assemblee. I lavoratori chiedono ai sindacati verifiche e garanzie del nuovo piano industriale
Grandissima partecipazione, grandissima attenzione, tanti interrogativi su quello che potrà essere il piano industriale presentato da KME per lo stabilimento di Fornaci. Così Mauro Rossi, segretario provinciale FIOM, riassume le assemblee in programma per la giornata di oggi con i lavoratori della “Metallurgica” di Fornaci. In tutto alla fine della giornata, saranno sette le assemblee organizzate per informare i dipendenti su quello che è emerso nel confronto tra vertici aziendali e coordinamento sindacale nell’incontro di ieri a Firenze con la presentazione del piano industriale che prevede la riconversione del settore rame dello stabilimento di Fornaci di Barga, a partire dal 2016, in una produzione legata all’agricoltura idroponica. “Le assemblee – spiega Rossi – sono state partecipatissime e quello che soprattutto vogliono capire i dipendenti è se fidarsi o meno di quello che l’azienda ci ha raccontato. C’è stata però una grande assunzione di responsabilità da parte dei lavoratori che partendo da un dato negativo, ovvero la perdita di un altro…
La vicenda KME tra sconcerto, preoccupazione e speranza. Presto un tavolo istituzionale. Le rende noto il sindaco Bonini
Kme cessa la produzione di rame ma riconverte il sito di Fornaci di Barga e non apre procedure di licenziamento. Così riassume il titolo del comunicato congiunto emesso ieri, dopo l’incontro di Firenze, dal coordinamento nazionale Fim-Fiom-Uilm di KME, dove appunto l’azienda ha reso nota la cessazione della produzione di rame nel sito di Fornaci di Barga a partire dai primi mesi del 2016 e contemporaneamente ha annunciato un reinsediamento produttivo dentro lo stesso sito al fine di rioccupare tutti i lavoratori. Il coordinamento esprime la propria contrarietà per quanto riguarda la perdita di un sito industriale importante come quello di Fornaci e allo stesso tempo esprime cautela sul progetto di rideversificazione così come illustrato che: “Seppur elemento positivo – scrive il coordinamento – , ha bisogno di essere valutato e verificato con attenzione riguardo la sua fattibilità, dentro una trattativa che si dovrà aprire immediatamente anche con il coinvolgimento dei soggetti istituzionali atti a garantire e monitorare l’esito positivo…
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