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I contadini del Pascoli impegnati a vendemmiare nel parco di Casa Pascoli
Se c’erano cose di cui Giovanni Pascoli andava fiero una era sicuramente la sua cattedra universitaria a Bologna e l’altra la sua dimora e i suoi terreni di Castelvecchio…Insomma,, professore a Bologna e contadino in Valle del Sserchio. Ed è proprio riprendendo un po’ di questo spirito che un gruppo di volontari legati alla locale misericordia e ai donatori di sangue si sono presi cura in questi anni della “vigna del Pascoli” diventando cosi “Contadini del Poeta” in grado di produrre il vino pascoliano, quello che lui chiamava il Flos Vineae (fior di vino). In questo periodo è tempo di vendemmia e cosi ecco il raccogliere i frutti di tanto lavoro da parte dei contadini pascoliani sempre molto motivati. Il vigneto oltre a trovarsi in un frutteto molto ben tenuto ha anche un valore affettivo e culturale in quanto qui si trovano cultivar che oltre un secolo fa il Pascoli portò dalla sua Romagna. ogni anno la raccolta delle uve…
Vendemmiando nel cuore della Garfagnana ecco il “vin di grana”
A Cascio, siamo nel comune di Molazzana, ma in anche in tutta la Garfagnana nel momento della vendemmia, si scelgono le pigne più belle, le uve migliori. Una volta raccolte si posizionano su dei cannicci ad appassire, meglio se in un luogo arioso in modo che possano completare la maturazione e allo stesso tempo avanzare il ciclo di disidratazione aumentando così la parte zuccherina. Dopo circa un mese si procede alla sgrappolatura degli acini fatta rigorosamente a mano. A Cascio per mantenere questa tradizione nella cantina del prete viene raccolta l’uva di tutto il paese. Una volta separati i grappoli dagli acini si procede con la pigiatura e in questo caso vediamo in azione anche il parroco di Cascio Fra Benedetto Mathieu abile e voglioso di dare il suo contributo alla lavorazione. Una volta ottenuto il mosto si lascia riposare. Al termine della lavorazione verrà imbottigliato e prenderà il nome di “vin di grana” imbottigliato i contenitori di vetro…
” Sarà un ottimo vino “, lo dicono i contadini di Casa Pascoli
A Casa Pascoli il progetto ed il lavoro di un piccolo gruppo di passionati castelvecchiesi, è partito dieci anni orsono ed ora il Flos Vineae (fior di vino), il vino di Giovanni Pascoli, è una realtà consolidata. La vigna era stata rilanciata proprio dieci anni orsono, con la prima vera vendemmia. Grazie all’impegno di alcuni volontari della Misericordia capitanati da Maurizio Lucchesi iniziò il lavoro per curare e raccogliere le pigne di Merlot, di Ciliegiolo e di Albana Bianca, un vitigno, quest’ultimo, donato a Castelvecchio dal comune di San Mauro Pascoli. Così dieci anni fa e così ogni anno. L’ultima vendemmia nei giorni scorsi ed i volontari presenti, chi più chi meno, sono sempre i soliti. Sono loro che giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno, curano con grande passione i filari della vigna pascoliana e portano avanti la tradizione del “Flos Vineae” come lo chiamò Pascoli. La produzione del vino, solo per uso privato, in questi…
Vendemmia al via, Confagricoltura Toscana: “Produzione in calo, ma ci sono condizioni per annata ottima”
FIRENZE – Un’altra annata buona, possiamo anche azzardare a dire ottima, anche se dipenderà dall’andamento climatico dei prossimi 40 giorni, con una produzione inferiore del 10% rispetto allo scorso anno. La vendemmia è già iniziata per alcune varietà precoci e i primi segnali sono positivi. “La temperatura e le piogge sono state regolari e hanno favorito la buona maturazione delle uve. Non abbiamo riscontrato stress fisiologici, direi che le premesse sono più che positive”, spiega Francesco Colpizzi, presidente della Federazione Vitivinicola di Confagricoltura Toscana. Se nelle vigne la situazione va avanti con ottimismo, la situazione economica delle aziende è invece preoccupante. “Il problema principale è la liquidità delle aziende- spiega Colpizzi – Nel decreto Cura Italia è prevista una forma di finanziamento che mette a garanzia i vini presenti in cantina. Lo strumento ci sembrava finalmente snello e intelligente, ma fa rabbia che gli uffici ministeriali non abbiano emanato i decreti attuativi a distanza di mesi, rendendo di fatto la…
La vendemmia del “Flos Vineae”
CASTELVECCHIO PASCOLI – Per GiornalediBarga TV siamo saliti alla chiusa di Casa Pascoli per assistere alla vendemmia. Come ormai diversi anni a questa parte si vendemmia infatti anche qui, a Castelvecchio, dove un tempo viveva il poeta Giovanni Pascoli. Dal 2014, si è tornati a produrre il vino pascoliano; proprio come quello che lui stesso produceva nelle vigne del suo giardino. Pascoli lo chiamò il “Flos vineae”. Oggi con quel nome si produce, in modicissima quantità ovviamente, sia un vino rosso (merlot, ciliegiolo e sirah le uve) che un bianco che peraltro è frutto dei vitigni di Albana, tipici dell’area romagnola da cui proviene il Pascoli, che furono donati a Casa Pascoli dal comune di San Mauro di Romagna nel 2013 in occasione del centenario pascoliano. A pensare alla vendemmia, ed in verità a tutto quello che serve per tenere, curare, far crescere il vigneto di casa Pascoli, fino ad arrivare alla produzione finale del vino, ci pensa un gruppo…
Vino, per Coldiretti Toscana aumento della produzione del 10%
“Le stime della produzione di vino in Toscana fanno ben sperare – spiega Fabrizio Filippi Presidente di Coldiretti Toscana – si parla di un +10%, l’unica regione su tutto il territorio nazionale con una crescita positiva. A livello nazionale – prosegue Filippi – la produzione si attesta su 46 milioni di ettolitri di vino, il 16% in meno dell`anno scorso, con l’Italia che è il primo produttore mondiale davanti alla Francia e Spagna. In Toscana auspichiamo un’annata di buona/ottima qualità anche se l’andamento della raccolta dipenderà molto dal resto dal mese di settembre e ottobre per confermare le previsioni anche sul piano quantitativo, anche perché al momento appena il 15% delle uve è già in cantina contro il 40% dello scorso anno. A condizionare sono le anomalie climatiche del 2019, al caldo e siccità nei primi mesi primaverili sono seguite copiose precipitazioni, unite ad un significativo calo termico per buona parte del mese di maggio mentre nell’estate bollente si sono…
Conclusa la vendemmia del vino pascoliano
Dal 2014, proprio come ai tempi in cui c’era Giovanni Pascoli, nella cantina di Casa Pascoli, a Castelvecchio, si è tornati a produrre il vino pascoliano; proprio come quello che lui stesso produceva nelle vigne del suo giardino, da lui stesso chiamato “Flos vineae”. Lo fanno un gruppo di volontari che si sono presi la briga di valorizzare l’antica vigna di Casa Pascoli, curata un tempo dal poeta. Tra i filari oggi si trova l’uva bianca romagnola Albana, ed anche, per fare il quello che il Pascoli chiamava il Flos Vineae, merlot, ciliegiolo e sirah. Parte di questa uva, l’Albana, è arrivata nel 2013, in occasione del centenario pascoliano, direttamente da San Mauro Pascoli, dalle terre del Pascoli, a rendere così ancora più genuina questa operazione che in questi anni ha dato buoni frutti. Nel senso che l’uva, curata con passione, è cresciuta bene ed il raccolto alla fine è stato più che soddisfacente, con un vino bianco ed il rosso…
Vendemmia 2018, Confagricoltura Toscana: “Vino più tipico grazie al ritorno delle ‘mezze stagioni'”
Un vino più tipico, con più aromi e profumi. Grazie, anche, al ritorno delle ‘mezze stagioni’. Francesco Colpizzi, presidente federazione vitivinicola di Confagricoltura Toscana fa il punto della situazione di un’annata 2018 che ha visto il ritorno delle “mezze stagioni”, di una primavera più fresca e dei temporali tipici dei mesi estivi: “Queste caratteristiche climatiche implicano un diverso lavoro in vigna, strutturato per garantire l’alto livello qualitativo richiesto dai mercati: se nella torrida estate dello scorso anno serviva mantenere il più possibile le foglie sulle chiome per ombreggiare i grappoli e scongiurare scottature ed appassimenti degli acini, quest’anno il lavoro è stato opposto e nelle fattorie, i viticoltori, dopo essere intervenuti con diradamenti per togliere dal vigneto il prodotto di troppo, stanno ancora terminando di “sfogliare” le viti per tenere i grappoli migliori il più possibile esposti all’aria ed evitare di incorrere in eventuali malattie. “. La vendemmia 2018 in Toscana è iniziata da poco. Dopo le uve bianche aromatiche, quelle per la…
Vendemmia, ci sono tutti i presupposti per sperare in un annata con il segno +
Con il mese di settembre la vendemmia sta muovendo i primi passi in tutta la Toscana e si possono fare le prime previsioni. Secondo Assoenologi l’andamento climatico dell’annata 2018 è stato caratterizzato da un inverno dinamico, con correnti settentrionali a dicembre e febbraio, zonali e miti a gennaio. Il comun denominatore che ha unito i tre mesi dello scorso inverno sono state le abbondanti precipitazioni, sia nevose che piovose, grazie alle quali si è riusciti a colmare il grave deficit idrico. La primavera ha fatto registrare temperature al di sopra della media stagionale, anch’essa è stata caratterizzata da abbondanti precipitazioni, tanto che è risultata la stagione più piovosa degli ultimi trent’anni. La seconda metà di agosto è stata caratterizzata da alte temperature, intervallate da diversi fenomeni temporaleschi accompagnati anche da alcune ma isolate grandinate, che hanno interessato tutta la regione. “Le condizioni attuali fanno ben sperare per una annata di buona/ottima qualità – dice Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana…
Vendemmia 2018 col turbo: +15% di grappoli
Mancano pochi giorni in Toscana al via della vendemmia 2018 che vede secondo le stime di Coldiretti una produzione complessivamente in aumento tra 10% e il 20% con circa, a livello nazionale, 46/47 milioni di ettolitri rispetto ai 40 milioni dello scorso anno, che per la grave siccità è stata tra le più scarse dal dopoguerra. La vendemmia del 2018 per effetto delle piogge che hanno caratterizzato la primavera e l’inizio dell’estate si allunga con un ritardo di circa una settimana rispetto allo scorso anno. “Le condizioni attuali fanno ben sperare per una annata di buona/ottima qualità – dice Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana – anche se l’andamento della vendemmia dipenderà molto dal resto del mese di agosto e da quello di settembre. Si parte tradizionalmente a fine agosto con le uve bianche di pinot e chardonnay in un percorso che prosegue a settembre ed ottobre con la raccolta delle grandi uve rosse autoctone come Sangiovese e Montepulciano”. La novità…