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KME, Narcisa Pellegrini: “Vogliamo cogliere positivamente la disponibilità a negoziare un accordo”
“E’ sorprendente leggere sulla stampa cittadina di questi giorni dichiarazioni sensazionalistiche che non entrano nel merito del perché siamo arrivati a dover “spaccare il fronte” sindacale. Esordisce così Narcisa Pellegrini segretario della FIM CISL Toscana Nord in merito alla vicenda KME ed alla “spaccatura” che si è palesata dopo le assemblee della settimana scorsa, tra le tre sigle sindacali in merito agli accordi con KME per la gestione degli esuberi. E che alla fine dichiara: “La costruzione di un clima di maggiore condivisione degli obiettivi dovrebbe essere l’obiettivo da condividere tutti, con rinnovata cultura sindacale e con ogni parte seduta al tavolo, senza nostri pregiudizi né imposizioni di diktat aziendali e tutto ciò si ottiene concludendo accordi condivisi e negoziati, impegnandosi a farli funzionare bene nell’ottica di un modello di relazioni sindacali condiviso. I lavoratori di KME meritano il rispetto di quanto hanno votato”. “Siamo partiti da una discussione iniziata lo scorso anno – aveva esordito la Pellegrini – e…
KME, l’azienda: “L’accordo va fatto così come previsto. Chi ipotizza che la fabbrica possa continuare a restare nella configurazione attuale ancora a lungo, ne condanna inevitabilmente l’avvenire”
“L‘Azienda osserva con massima preoccupazione quanto sta accadendo nelle ultime settimane, da quando sono emerse alcune posizioni sindacali in grave contrasto con lo spirito dell’accordo, mettendone in serio pericolo il funzionamento e la sopravvivenza stessa dell’Azienda. Il capitolo fondamentale, al quale una parte del sindacato si oppone, riguarda la gestione degli esuberi, per i quali l’accordo prevede casi specifici di assegnazione a mansioni diverse con il ricorso ai massimali legali di solidarietà e con il pagamento del 50% di tredicesima. L’Azienda intende chiarire che talune contingenti difficoltà di approvvigionamento, che possono aggravare la situazione generale, ma non la generano, sono usate strumentalmente in una distorta dialettica negoziale. Tali difficoltà si riferiscono al fatto che gli approvvigionamenti devono essere prevalentemente destinati dove essi generano valore aggiunto e non perdite, come invece avviene da anni a Fornaci di Barga, che ormai da troppo tempo sopravvive solo assorbendo questo valore aggiunto generato da altri stabilimenti del Gruppo. Le perdite di Fornaci di Barga,…
KME, clima rovente alle assemblee. I lavoratori contestano i sindacati: “Fate quell’accordo”
Clima pesante, parole forti, contestazioni dei lavoratori. Assemblee decisamente accese quelle che si sono svolte oggi pomeriggio alla KME di Fornaci, programmate dalle segreterie provinciali di FIOM, FIM e UILM per spiegare il perché della mancanza della firma dell’accordo per come gestire i 275 esuberi previsti dal piano siglato nel giugno scorso, la loro formazione per la eventuale ricollocazione sia nell’ambito del progetto di social valley previsto a Campo Tizzoro, sia all’esterno Toni accesissimi anzi con alcuni protagonisti degli incontri che hanno dichiarato che era dagli anni ’90 che non si registrava un clima così pesante. Soprattutto quello della seconda assemblea svoltasi dalle 14,30 alle 16 e poi per questo motivo durata molto di più. Nonsono mancati diversi accesi interventi di lavoratori che hanno dichiarato di non aver gradito lo stop alla trattativa deciso nei giorni scorsi dai sindacati e sostenuto in particolare da una parte delle sigle sindacali (FIOM) che avrebbero sostenuto una linea troppo dura secondo una parte…
KME, la preoccupazione dei lavoratori cresce. Assemblee a Fornaci il 5
Dunque per la vicenda KME tutto è rimandato per il momento al 5 ottobre, almeno per una discussione interna tra i lavoratori dove cresce forte la preoccupazione per una situazione tutt’altro che chiara e rassicurante a questo punto. Così la pensano in tanti. L’appuntamento è appunto per mercoledì prossimo. Era già in programma, ma i sindacati ritengono ora più che mai importante convocare le assemblee in stabilimento per fare il punto della situazione, per capire che sensazione c’è tra i lavoratori per lo stato della trattativa. Trattativa che per il momento ha subito uno stop che non pare quantificabile nel tempo; tempo che invece, pensando al 2018, stringe ogni giorno di più. Dopo la lunga riunione di venerdì, le posizioni emerse tra azienda i sindacati sono lontane ed in alcuni casi contrastanti anche tra gli stessi sindacati a quanto si sa. Non convincono i criteri di scelta dei lavoratori da ricollocare, nell’ambito del pacchetto dei 275 esuberi, e non convincono…
KME, per i sindacati così non va
KME, così non va. Lo dicono i sindacati FIOM, FIM E UILM che oggi si sono riuniti in coordinamento nazionale per verificare il primo stato di attuazione dell’accordo del 22 giugno 2016. “Il Coordinamento – dichiarano i sindacati – valuta in maniera negativa l’atteggiamento che l’azienda ha messo in campo in questi mesi per l’applicazione dell’accordo. Siamo partiti da “fantomatiche” ricollocazioni e singolari proposte formative fino ad aver chiamato singolarmente dei lavoratori senza avvertire preventivamente i coordinatori e con un atteggiamento autoritario, il tutto in assenza di un accordo specifico, come espressamente previsto dall’accordo del 22/6/16 che doveva specificare i contenuti di tali colloqui. La rigida gestione delle politiche di incentivazione alle uscite volontarie non ha prodotto i risultati sperati che con un altro atteggiamento sarebbe stato possibile e utile raggiungere. Il Coordinamento nazionale ribadisce i termini precisi dell’accordo: Rotazione in contratti di solidarietà per tutti i lavoratori direttamente impegnati nel processo produttivo; Accordo su programmi di formazione come previsto…
Referendum su accordo KME Sindacati. I lavoratori dicono sì
Nella giornata di ieri 12 luglio si è svolto presso i seggi montati davanti ai tornelli della KME DI Fornaci di Barga il referendum sull’approvazione dell’accordo presentato ai lavoratori nelle assemblee l’11 luglio, che tutelerà tutti i lavoratori fino al dicembre 2018. A darne notizia il segretario UILM Area Nord Toscana, Giacomo Saisi ed anche il segretyario provinciale della FIOM, Mauro Rossi. L’affluenza alle urne è stata molto alta, hanno votato 80,6% degli aventi diritto, i SI sono stati 366 il 77% mentre i NO 103 le nulle 2 e le bianche 4 “Va detto che questo accordo – spiega Saisi – ricalca quello firmato nel 2013, perché nessun lavoratore verrà licenziato durante la vigenza dello stesso, ma la situazione non è paragonabile a quella di allora, che seppur delicata era migliore di quella attuale. Quindi per fare un’analisi corretta e poter dare un giudizio dobbiamo partire da Ottobre 2015 dove Kme ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Fornaci…
Poste, privatizzazione scelta scellerata che mina il servizio e mette a rischio i lavoratori
Gli Attivi Unitari della Toscana (Uche mette insieme CISL SLP, CGIL SGC; UIL poste; FAILP CISAL; CONFSAL comunicazioni e UGL Comunicazioni) riunitisi il 5 luglio a Firenze esprimono completa contrarietà in relazione alle recenti notizie circa l’avvio di una seconda tranche di collocamento sul mercato delle azioni di Poste Italiane. Desta infatti forte preoccupazione tra i lavoratori sia la decisione del governo di cedere il controllo del 35% delle azioni di Poste a Cassa Depositi e Prestiti, sia l’annunciata volontà di collocazione sul mercato del 30% di azioni rimaste in mano al Ministero Economia e Finanza, smantellando di fatto un servizio pubblico rivolto ai cittadini. Mossa che farà perdere definitivamente a Poste Italiane la caratteristica di servizio sociale, che in futuro sarò costretta a rispondere solo alle logiche del profitto, con scarso interesse ai settori più deboli a cui oggi si rivolge. Poste italiane è un’azienda che dalla sua trasformazione in Spa ad oggi ha continuato ininterrottamente a produrre utili…
UILM su KME: “il migliore accordo possibile”
Giudizi positivi sull’ipotesi di accordo tra i sindacati e l’azienda KME Italy vengono anche dal consiglio territoriale della UILM Area Nord Toscana. La UILM ritiene questo accordo il migliore che si potesse ottenere in questa difficile fase dove c’è stato il forte rischio di dimissione del sito e si auspica adesso che questo accordo aiuti al rilancio dello stabilimento dopo questi anni di grossa incertezza.. “Va detto che questa ipotesi – spiega un comunicato firmato dal segretario Giacomo Saisi – non è paragonabile all’accordo stipulato nel 2013, perché allora la situazione seppur delicata era migliore di quella attuale. Quindi è da ritenersi positiva la decisione del gruppo KME Italy di mantenere l’attività industriale continuando a produrre semilavorati di rame e ottone e soprattutto di reinvestire e ricominciare a fondere il rame conservando l’attività metallurgica in Media Valle del Serchio non facendo così scomparire un settore che appartiene ormai ai 100 anni di storia di questo territorio. Sicuramente con questo accordo-…
KME su accordo: salvaguardata l’occupazione e comune impegno su gestione ammortizzatori sociali
L’occupazione viene salvaguardata; c’è un comune impegno per la conferma della leadership produttiva e commerciale ed infine c’è una gestione condivisa di ammortizzatori sociali e nuovi strumenti di welfare sociale. Fissa in questi tre punti sostanziali l’accordo siglato con i sindacati due giorni orsono, KME; che esprime la sua soddisfazione per l’intesa su queste tematiche. In sintesi l’accordo prevede infatti il blocco dei licenziamenti unilaterali fino a settembre 2018, accanto all’avvio di procedure di mobilità su base volontaria e incentivata presso i siti del gruppo; il riavvio dell’attività fusoria del rame nello stabilimento di Fornaci di Barga; un nuovo premio di risultato, basato su valori trasparenti e condivisi dell’andamento aziendale nei suoi aspetti economici e finanziari, insieme all’erogazione di altre somme, scaglionate nel triennio e gestite in modo concordato nei vari siti, mediante l’introduzione del nuovo sistema di welfare aziendale. “È la positiva svolta auspicata e che conferma la forte determinazione dell’azienda a perseguire il rilancio industriale delle attività italiane…
KME, nella trattativa spunta il piano dei possibili esuberi: 275 sono per Fornaci
Subisce un deciso contraccolpo la trattativa in corso per il futuro di KME Fornaci di Barga. Dopo la notizia della possibilità di rilanciare la produzione del rame a Fornaci, emersa ai primi di giugno, e accolta positivamente dai sindacati, per il coordinamento nazionale sindacale, come sottolineato dal segretario provinciale della FIOM, Mauro Rossi ė arrivata lunedì una vera e propria doccia fredda, secondo quanto emerso nell’incontro in programma a Firenze. Nell’accordo per il nuovo piano industriale da fissare da qui al 2018: “L’azienda ha presentato un documento che ci ha preoccupato e non poco – dichiara Rossi – la direzione ha presentato un accordo che ricalca il noto accordo del 2013 ma con diversi elementi peggiorativi. Il peggiore ė che l’azienda ha quantificato e vuole inserire all’interno del documento un numero esagerato di esuberi che solo per Fornaci di Barga arriva a 275 unità. E che potrebbe realizzarsi in caso di non raggiungimento degli obiettivi previsti. 255 per lo stabilimento…
Kme, una nuova ipotesi tecnica per salvaguardare la produzione del rame. Sindacati e azienda a confronto il 9
Vicenda KME. Come era prevedibile la trattativa tra sindacati ed azienda è ripartita anche con un confronto con il nuovo AD, Claudio Pinassi. Un incontro è avvenuto nei giorni scorsi a Firenze e nel confronto con il coordinamento nazionale sindacale, il nuovo AD ha approfondito i temi relativi al nuovo piano industriale già anticipato ai sindacati nelle settimane scorse. Intanto con un punto fermo oramai: tramontata definitivamente la trattativa con il gruppo Eredi Gnutti l’azienda è proiettata a camminare con le proprie gambe su un piano di rilancio autonomo. L’obiettivo è quello di tentare, utilizzando nei prossimi tre anni il più possibile anche gli ammortizzatori sociali (in attesa che possano aumentare i carichi di lavoro), il rilancio aziendale attraverso un progressivo aumento della produzione. Questo deve passare dalla capacità di acquisire maggiori quote sul mercato: aumentare le commesse con l’acquisizione di nuovi clienti nazionali ed esteri. Dell’incontro/confronto con Pinassi ne abbiamo parlato con il segretario provinciale della Fiom, mauro Rossi…
KmE-Eredi Gnutti Metalli, prosegue la ricerca di un cammino comune per uscire dalla crisi
Continua la ricerca di una sinergia per la conquista del mercato del rame nazionale tra KME e Eredi Gnutti metalli. Mentre i sindacati attendono di conoscere i nuovi incontri in programma con l’azienda per approfondire la trattativa sul nuovo piano industriale anticipato nelle settimane scorse, valido fino al 2018 e per il rinnovo degli ammortizzatori sociali per i prossimi tre anni, va avanti anche il dialogo con Gnutti, alla ricerca di una possibile joint venture che dovrebbe servire a contrastare la difficile congiuntura nel comparto. Proprio in questi giorni i due gruppi hanno pubblicato i rendiconti annuali, sottolineando, entrambi, i tentativi di riallineamento dell’attività, finalizzati alla ricerca di un migliore posizionamento sul mercato. Del resto anche negli ultimi incontri con i sindacati l’azienda ha continuato a ribadire che rimaneva aperta la strada di un azione comune con Gnutti, anche se comunque, se l’accordo non riuscisse, KME era intenzionata, come ribadito anche dallo stesso presidente di Intek Gruppo Vincenzo Manes, a…