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- di Pier Giuliano Cecchi

Pietro Simoni da Barga, lo scultore prediletto da Ferdinando dei Medici

Barga e Firenze: una lunga storia plurisecolare, iniziata nel corso del 1300, materialmente interrotta con l’unità d’Italia, ma spiritualmente ancora viva per quel filone di memorie che ci unisce e per il sentimento di riconoscenza che non possiamo fare a meno di riservare alla città del Giglio.Il vecchio castello medievale ricco di testimonianze del periodo e la civiltà che ci contraddistingue ne sono la fede; ma anche tanti personaggi ci ricordano e ci riconducono agli illuminati Medici prima, poi ai Granduca di Toscana.Il più noto è certamente l’umanista Pietro Angeli, il Bargeo, la cui effige è immortalata in un bel quadro tra i tanti personaggi che ornano il corridoio “vasariano” della Galleria degli Uffizi a Firenze.Ne potremmo citare altre che lo spazio, purtroppo, non consente; quindi, anche per restare al soggetto dell’articolo, poniamo l’attenzione sul valente scultore cinquecentesco Pietro Simoni da Barga.Tra i motivi dell’interessamento è che questi, salvo qualche citazione novecentesca, non sia mai stato trattato dai nostri scrittori…