Tag: renaio
Piaggiagrande: un tracciato provvisorio per riaprire la vecchia strada di Renaio
Era il 20 gennaio del 2014 quanto l’intera comunità barghigiana veniva scossa delle notizie che venivano da Piaggiagrande, località lungo la vecchia strada per Renaio. Vecchia strada, che insieme alla villetta che vi si trovava, sono stati inghiottiti, trascinati a valle, da una immensa frana di decine e decine di metri di lunghezza. Da allora che cosa è cambiato? Piaggiagrande, così come nella memoria di tanta e tanta gente di questi posti, sicuramente non esiste più, questa bella area della mostra montagna ha cambiato completamente fisionomia, stravolta dalla frana, ma le famiglie che hanno dovuto lasciare la loro casa hanno trovato almeno un nuovo luogo dove vivere. E’ stato anche ricostruito una parte del collegamento inghiottito con un intervento che alla fine è costato tra somme urgenze, lavori di messa in sicurezza di una parte del versante e costruzione del tracciato, circa 800 mila euro. Il tracciato è stato ricostruito anche bene, ma resta ancora tanto da fare. Manca ancora…
A Renaio c’è una strada (e una frana)
Forse eredità dei danni del maltempo del 2014 o del 2015 ma sulla strada comunale di Renaio da qualche anno a questa parte insiste una frana che limita la già di per se stretta carreggiata. La frana sembrerebbe a prima vista abbastanza circoscritta e per il momento non troppo minacciosa, anche se l’avvallamento della strada inizia già da qualche decina di metri prima e non si capisce se tutto il movimento sia collegato o meno. Il tutto si trova a poche centinaia di metri dal paese di Renaio, una manciata di case che sono l’ultimo avamposto del comune di Barga prima dell’Appennino tosco emiliano. Un luogo dal fascino speciale, meta peraltro durante l’estate e la stagione dei funghi di centinaia e centinaia di visitatori, estasiati dalla bellezza di questo posto. Dove la gente vive e lavora a contatto con la montagna e le sue difficoltà e lo fa senza chiedere niente a nessuno. Nemmeno per questa frana che grava sulla…
- 1 di Luca Galeotti
Ciao, Sonia
Di fronte ad una notizia così non ci sono tante parole da dire. Quando ad andarsene è una brava e bella ragazza, nel fiore degli anni più belli; quando ad andarsene è una giovane madre di tre bambini non si può che essere affranti, addolorati; non si può che condividere il dolore di tutti i cari che ha lasciato. Non si può che interrogarci di fronte al nostro destino ed al valore prezioso che è racchiuso in ogni momento che ci è concesso di vivere. Ieri se n’è andata, dopo una malattia incurabile contro la quale ha lottato fino a quando ha potuto, Sonia Gonnella. Aveva 43 anni; era una delle dipendenti del supermercato Conad di Barga e proprio per il suo lavoro era molto conosciuta e tutti le volevano bene; per quel suo innato sorriso, per i suoi modi gentili e carini, per la positività che sapeva esprimere. Ti conoscevo poco, Sonia, ma anche io sono rimasto scosso dalla…
La gente vera della montagna
(da sinistra: Doriano Giovannetti, Luigiuigi Renucci, Marco Gonnella, Giovannino Giovannetti e Emanuele Renucci) La montagna è viva, la montagna resiste, la montagna ci crede. Era il 2014 quando scrivevamo questo su giornaledibarga.it Raccontavamo di una giornata particolare trascorsa nelle nostre montagne, nei colli sottostanti l’Appennino, in mezzo a castagni secolari dove si ripercorrevano i momenti della tradizione della battitura dlele castagne, fatta come la si faceva e la sia fa da secoli Eravamo allora nella proprietà di Giovanni Giovannetti, al secolo il Giovannino di Val di Vaiana. Cultore indiscusso, insieme ad un gruppetto di uomini forti e caparbi come lui, delle tradizioni della nostra montagna; convinti della bontà di dover tramandare, per non farli scomparire, i lavori, i momenti della vita della montagna che per secoli sono stati fonte di sostentamento per tante famiglie della nostra terra. Sono uomini come Giovanni e come gli altri che permettono alla memoria della nostra gente di montagna di non scomparire, di non venir…
Castagne, partita la raccolta, produzione data in crescita
Buone nuove per le castagne del nostro territorio. C’è un progressivo risveglio della castanicoltura che coincide con la progressiva uscita di scena del temibile cinipide galligeno che aveva drasticamente ridotto la capacità produttiva degli castagneti. Il piano di lancio dell’antagonista naturale, il torymus, continua a dare positivi risultati anche se la battaglia è ancora lunga. Anche nei territori barghigiani laddove la tradizione e la produzione vive ancora grazie all’impegno ed alla passione di un gruppetto di uomini della nostra montagna, la strada intrapresa, dopo anni veramente buoi per la produzione delle castagne, sembra quella giusta. Ne è convinto l’assessore alla montagna del comune di Barga, Pietro Onesti in occasione dell’avvio della raccolta partita proprio in questi giorni. “Questa sarà una stagione ed un’annata positiva – assicura– la produzione, stando alle prime stime, sembra essere cresciuta ancora ed anche la qualità del prodotto sembra essere ritornata ai livelli del passato. Nonostante la lunga stagione secca estiva, le castagne sembrerebbero non aver…
Andar per funghi ed altre boscherie barghigiane (quinta parte)
ANDAR PER FUNGHI E ALTRE BOSCHERIE BARGHIGIANE Manuale pratico per chi vuole iniziare la ricerca dei funghi ed avventurarsi nei boschi Come raccogliere e cucinare i funghi dell’Appennino Tosco Emiliano 5^ PARTE (nella foto di apertura Mazza di tamburo) 3.7. Andar per funghi: il grifone La Grifola frondosa più che un fungo è una scultura. Altrimenti detto grifone, sembra uscito dal Gran Burrone del Signore degli Anelli e si presenta come un fungo elfico. Sia perché raro, sia perché di aspetto candido e onirico. Trovare un grifone è come trovare un tesoro. Un tesoro che ricorda il mare, assomigliando a un corallo, ma che cresce nei boschi, nascosto, introvabile. I Garfagnini devono tenere la mappa dei castagni da grifoni riposta in vecchi bauli, che non vi daranno neanche sotto tortura. Questo non vuol dire che non vi facciano partecipi del prezioso raccolto, perché la magia sta nel trovarlo, non nel mangiarlo. Ne ricevetti una parte in regalo dai coniugi Santi,…
Andar per funghi ed altre boscherie barghigiane (quarta parte)
ANDAR PER FUNGHI E ALTRE BOSCHERIE BARGHIGIANE Manuale pratico per chi vuole iniziare la ricerca dei funghi ed avventurarsi nei boschi Come raccogliere e cucinare i funghi dell’Appennino Tosco Emiliano 4^ PARTE 3.3. Andar per funghi: le famiglie dei chiodini Si tratta di famiglie che si assomigliano e stanno bene insieme. La più nota è l’Armillaria mellea, che significa anellata color del miele, il classico chiodino. Sono funghi caratterizzati dal crescere sulle ceppaie in autunno inoltrato. Orientatevi verso pioppi, salici, castagni. Ma non ne troverete una sola. In genere in pochi metri quadrati potrete trovare anche cinque o sei famiglie. Prima di tutto la gioia! Uno scatto con il telefonino e, solo dopo la raccolta. Sarete dotati di un coltellino, in modo da tagliare gli esemplari rasoterra e da raccogliere con una mano sola tutta la famiglia. Se giovane, i cappelli saranno piccoli e color marrone. Se composta da esemplari adulti, il cappello si sarà allargato, con colorazione giallo scura…
Cimitero Renaio. Guidi: “Gli anni passano ma i problemi restano gli stessi”. Il comune replica: “Interverremo”
Torna ad intervenire su questo giornale la signora Vilma Guidi, appartenente alla famiglia Marchi di Renaio, ma residente a Lucca, per parlare delle problematiche dei pochi spazi del piccolo cimitero di Renaio. Qui le sepolture sono possibili solo in terra, perché non esistono i cosiddetti forni e nemmeno le cellette per poi riporvi i resti mortali dei propri cari in caso di esumazione per far posto alle nuove sepolture. Proprio questo è il problema che viene evidenziato dalla signora Guidi nuovamente, dopo un primo intervento del marzo del 2015. “Problema che purtroppo – scrive Vilma – non è stato risolto ed anzi si è aggiunto anche quello della cattiva manutenzione del muro. Le invio le foto del cimitero di Renaio da cui, oltre alle sepolture lungo il muro perimetrale, si può vedere anche il deterioramento di tali muri con larghe crepe, a completo rischio di caduta. Ho scritto recentemente anche al senatore Andrea Marcucci oltre che al Presidente del Consiglio,…
Andar per funghi ed altre boscherie barghigiane (parte 2)
Quello che vi presentiamo è un manuale pratico dei funghi che si possono raccogliere nelle nostre terre. Il progetto di un manuale sui funghi, nasce dalla trasposizione degli appunti del diario di campagna di Brunella Ponzo, che nel 2005 ha acquistato e ristrutturato un fienile nei castagneti che lambiscono la Garfagnana, ad 800 mt di altitudine, in Frazione Renaio, sull’Appennino Tosco Emiliano. La passione per il bosco e per la scrittura ha dato vita a simpatici racconti e a spiegazioni sugli habitat dei funghi, con particolare attenzione ai funghi minori e al loro uso in cucina. Grazie alla disponibilità dell’autrice, ci è possibile presentare questo interessante testo per i lettori del Giornale di Barga. Ogni settimana pubblicheremo un capitolo del lavoro di brunella, ringraziandola fin da ora per l’attenzione e l’onore che ha riservato al nostro giornale. Vi auguriamo una piacevole passeggiata nei boschi della montagna Barghigiana con il secondo capitolo. ANDAR PER FUNGHI E ALTRE BOSCHERIE BARGHIGIANE Manuale pratico…
Andar per funghi ed altre boscherie barghigiane (parte 1)
Quello che vi presentiamo è un manuale pratico dei funghi che si possono raccogliere nelle nostre terre. Il progetto di un manuale sui funghi, nasce dalla trasposizione degli appunti del diario di campagna di Brunella Ponzo, che nel 2005 ha acquistato e ristrutturato un fienile nei castagneti che lambiscono la Garfagnana, ad 800 mt di altitudine, in Frazione Renaio, sull’Appennino Tosco Emiliano. La passione per il bosco e per la scrittura ha dato vita a simpatici racconti e a spiegazioni sugli habitat dei funghi, con particolare attenzione ai funghi minori e al loro uso in cucina. Grazie alla disponibilità dell’autrice, ci è possibile presentare questo interessante testo per i lettori del Giornale di Barga. Ogni settimana pubblicheremo un capitolo del lavoro di brunella, ringraziandola fin da ora per l’attenzione e l’onore che ha riservato al nostro giornale. Vi auguriamo una piacevole passeggiata nei boschi della montagna Barghigiana. ANDAR PER FUNGHI E ALTRE BOSCHERIE BARGHIGIANE Manuale pratico per chi vuole iniziare…
Festa della castagna alla Vetricia
Appuntamento immancabile per celebrare al meglio questa stagione autunnale. Al Rifugio Giovanni Santi della Vetrica, nel cuore della montagna barghigiana, domenica 25 ottobre va di scena la Festa della Castagna. In programma un pranzo tutto a base di castagne, o quasi: ossi di maiale con farina di Castagne, frittate miste, pancetta cotta nell’aceto, e per finire castagnaccio e Mondine con Vin Bollito. Un’occasione unica non solo dal punto di vista gastronomico, ma anche per ammirare i bellissimo colori autunnali dell’Appennino barghigiano, particolarmente suggestivo in questo periodo dell’anno. E gradita e consigliata la prenotazione al numero 3490674853.
Festa della castagna alla Vetricia
Appuntamento immancabile per celebrare al meglio questa stagione autunnale. Al Rifugio Giovanni Santi della Vetrica, nel cuore della montagna barghigiana, domenica 25 ottobre va di scena la Festa della Castagna. In programma un pranzo tutto a base di castagne, o quasi: ossi di maiale con farina di Castagne, frittate miste, pancetta cotta nell’aceto, e per finire castagnaccio e Mondine con Vin Bollito. Un’occasione unica non solo dal punto di vista gastronomico, ma anche per ammirare i bellissimo colori autunnali dell’Appennino barghigiano, particolarmente suggestivo in questo periodo dell’anno. E gradita e consigliata la prenotazione al numero 3490674853.