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Barga e i possedimenti nel modenese: il Lodo di Pierino Belli del 1568
I “lombardi”, termine con cui si è soliti indicare bonariamente i nostri vicini di Sant’Anna e Pievepelago, non si sono mai rassegnati a riconoscere l’antica estensione del territorio storico di Barga nel versante emiliano in corrispondenza di parte della Selva romanesca. La storia delle inevitabili contestazioni tra le due comunità è densa di avvenimenti. Riportiamo alcuni dei fatti documentati più rilevanti: 1374: La sentenza relativa al processo tra Obizzo da Montegarullo e Barga, conferma la proprietà di quest’ultima nella Selva Romanesca; 1411: controversia tra i comuni di Barga e Pieve per i confini: dal deposto dei testimoni resta provato che il comune e l’università di Barga possedeva di là dalle alpi, verso la Rocca a Pelago delle terre boscate in luogo detto Selva romanesca…che il suo possesso era ad immemorabili…1420: il comune di Siena viene chiamato ad arbitrare la vertenza. In sostanza si conferma la proprietà di Barga e si precisano alcuni termini di confine; 1454: altro strumento di concordia…
Le proprietà di Barga nel modenese: 1374, il processo con Obizzo di Montegarullo
Molti sostengono che l’origine della proprietà della comunità di Barga su circa 900 ettari di terreno sul versante modenese dell’Appennino sia dovuta alla generosità di Neri da Montegarullo, signore di Roccapelago, o per volontà di suo nipote Obizzo di Cortesia. Non esistono documenti al riguardo ma solo valutazioni circa i rapporti amichevoli che Neri ebbe con Barga e con Firenze a cui resero servizio, sia lui che Obizzo, come mercenari. L’ipotesi cade definitivamente leggendo gli atti del processo del 1374 seguito alla rivendicazione di tale territorio promossa dallo stesso Obizzo.Il processo si aprì il 5 luglio nel castello di Barga, affidato al giudizio del potestà del luogo, il fiorentino Lapo di Fornaino de’ Rossi. Furono nominati i notai per assicurare la correttezza delle procedure. Essi raccolsero le prove e le testimonianze proposte dalle parti e predisposero i capitoli su cui sarebbero stati chiamati a rispondere i testimoni. Obizzo, forse deluso dai contatti preliminari ricercati con Firenze, non produsse prove né…
Festa al Lago Santo, festa dell’amicizia tra Barga e il modenese
Tradizione rispettata anche quest’ano con gli amici dei comuni di Pieve Pelago e Fiumalbo, incontrati dai barghigiani per la tradizionale Festa al Lago Santo. Un’iniziativa che si tiene ormai da oltre dieci anni, ideata e supportata dall’assessore Pietro Onesti in virtù delle sue deleghe alle politiche della montagna per riallacciare e mantenere i rapporti con una terra che intreccia la sua storia con quella di Barga. Il lago santo modenese, le pendici del Giovo e del Rondinaio e dintorni furono infatti per secoli motivo di contesa sulla proprietà: solo di recente è stato trovato un accordo e creato un enclave barghigiano in terra modenese, e per questo ogni anno se ne sancisce l’amicizia. Quest’anno poi, la Festa al Lago Santo – una messa e un bel pranzo organizzato dagli alpini “nostri” e “loro” – ha avuto un sapore ancor più particolare, dato che davanti alla cappellina del lago è stata sistemata una statua in pietra raffigurante San Cristoforo. Un’idea, anche…
“Un crinale che unisce”: Barga, Pieve e Fiumalbo in festa
Da 12 anni i comuni di Barga, Fiumalbo e Pievepelago festeggiano la ritrovata armonia in quei territori che furono tanto contesi, nel medioevo come nel recente passato, dalle comunità di qua e di là dall’Appennino. Da 12 anni gli abitanti del versante toscano e di quello emiliano si trovano, per un giorno all’anno, a far festa insieme; da 12 anni i volontari, le associazioni, gli enti dei due versanti collaborano fattivamente perché l’Omo, il Giovo e il Rondinaio possano di diritto essere definiti “Un crinale che unisce”. Quest’anno, poi, la tradizionale festa al Lago Santo tra le comunità di Barga, Pieve Pelago e Fiumalbo ha avuto un sapore particolare, dato che nell’occasione sono stati presentati i lavori di restauro alla cappellina sul lago, segnata dal passare degli anni e dalla rigidità del tempo.Con una bella collaborazione promossa soprattutto dall’ASBUC Barga, “noi” abbiamo fornito i materiali necessari e sbrigato le pratiche amministrative mentre “loro” hanno fornito forza lavoro per risistemare tetto,…