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Alla Fondazione Ricci la proiezione del video su Pietro Tallinucci
BARGA – Il pomeriggio di sabato 12 febbraio, presso a Fondazione Ricci, si sono idealmente chiuse le celebrazioni per i 200 anni dalla nascita di Pietro Tallinucci (1820-1884), iniziate nel novembre 2020 in piena pandemia. L’iniziativa ha visto la proiezione di un video, a cura di Caterina Salvi, che ha ripercorso la vita e le opere del Tallinucci, patriota, filantropo, medico, fondatore dell’Ospedale di Barga. Il video ha raccolto, oltre ai saluti di Cristiana Ricci presidente della Fondazione e del sindaco Caterina Campani, gli interventi di Sara Moscardini con un’introduzione al personaggio, Maria Pia Baroncelli che ha parlato dei rapporti dei patrioti barghigiani con la massoneria e Pier Giuliano Cecchi che ha raccontato gli stretti rapporti di Tallinucci con la Arciconfraternita di Misericordia.L La giornata è stata organizzata da Fondazione Ricci, Istituto Storico Lucchese sez. Barga, Comune di Barga, Unitre Barga e Cento Lumi. Foto di Ivano Stefani
Pietro Tallinucci e l’Arciconfraternita di Misericordia di Barga (sesta e ultima parte)
Con quest’articolo siamo un poco al di fuori del titolo che vedrebbe Tallinucci e la Misericordia, però, come spesso succede, non sempre l’essere preciso è segno di buon fare perché a volte interviene l’occorrenza di dare campo anche all’estro che nasce da un accorgersi che l’argomento merita anche dei diversi approfondimenti. L’importante e dire cose interessanti come pensiamo lo sia al presente. Iniziamo con una nota, ossia, che la stessa famiglia Tallinucci, tramite una memoria dell’Avv. Gaetano, non sapesse a quando risalisse il cognome. Invece, come nostra nota, diciamo che già nel secolo XV c’è in Barga un Talinuccio Pezzini, esattamente si trova tra le delibere del Comune di Barga che stanno sotto il giorno 27 giugno 1466 e riguarda la sua elezione a Console per il quartiere di Macchiaia. Da questo Talinuccio pare prendere avvio il cognome e in seguito la famiglia sarà appellata in loco quando Talinucci oppure Tallinucci. Comunque, prima di questa citazione, secondo quanto racconta Pietro…
La storia dell’Ospedale San Francesco di Barga
BARGA – Il nostro validissimo collaboratore Pier Giuliano Cecchi ha realizzato per il sito Ospedali d’Italia una bella ricerca sulla storia dell’ospedale “San Francesco” di Barga. Storia che in effetti non era mai stata raccontata almeno sul web. Cecchi ha rimediato a questa lacuna. Il suo articolo lo trovate cliccando QUI Per il suo lavoro si è rifatto alle ricerche che svolse circa 35 anni fa, quando a Barga si commemorò il dott. Pietro Tallinucci nel centenario della nascita. Ricerche effettuate sia tra le delibere comunali che presso l’archivio della Propositura, oltre rifacendosi agli articoli del giornale La Corsonna. Bravo, Pier Giuliano!
Pietro Tallinucci e L’arciconfraternita di Misericordia di Barga (quinta parte)
Come accennato nel precedente articolo, dopo la morte del Dott. Tallinucci, subitanea corse l’idea di un pubblico e duraturo ricordo, in pratica, che il suo nome con altre acconce parole fosse scritto in nero sul bianco marmo di una lapide. Si costituì il già accennato Comitato Onoranze con presidente onorario il deputato Antonio Mordini, mentre l’effettivo fu il governatore della Misericordia Egisto Piacentini. Questi, in nome del Comitato, rese di pubblico dominio l’idea della lapide e iniziarono a pervenire diversi contributi, specialmente toccanti quelli dei poveri contadini che, non avendo soldi da offrire, furono in generi di natura, frutto del loro greve lavoro. Le offerte però non si fermavano e venivano anche dall’estero, dai barghigiani sparsi nel mondo. Fu allora che dalla lapide si era già passati all’idea di un busto ma le offerte crescevano ancora e arrivavano anche dalle associazioni massoniche toscane, cosicché si dovette passare all’idea di un monumento che fu realizzato e inaugurato dopo tre anni dalla…
Pietro Tallinucci e l’arciconfraternita di Misericordia di Barga (quarta parte)
Seguendo dal precedente e terza parte di questa storia, vediamo di chiudere il discorso rimasto aperto circa il cimitero che la Misericordia avrebbe voluto costruire per i suoi iscritti. Allora vediamo che nel gennaio 1881 siamo sempre alle prese con il cimitero, però, le carte in tavola sono cambiate e siamo arrivati a un compromesso tra Misericordia e Comune di Barga. Il generico risultato raggiunto, da perfezionare, è diffuso dalla Misericordia a tutti i cittadini tramite un manifesto essenzialmente voluto e diretto a raccogliere offerte per la realizzazione pratica che poco dopo vedremo. Intanto leggiamo il manifesto e poi diremo cosa scaturì dall’accordo. Avviso: La Rappresentanza Comunale di Barga rendendosi interprete di un vivo desiderio del paese decise di ampliare e migliorare il camposanto che da tutti si deplora, essere soverchiamente ristretto e negletto, ed inoltre stabilì di concedere in esso uno speciale riparto alla Confraternita di Misericordia. Non avendo per altro questa i mezzi occorrenti per sistemare convenientemente…
Pietro Tallinucci e l’Arciconfraternita di Misericordia di Barga (terza parte)
Nel precedente articolo abbiamo visto cosa mosse a Barga il 1848 e quale attrito si venne a verificare tra Chiesa e i liberali progressisti, persone quest’ultime specialmente guidate dall’intraprendenza dei fratelli Tallinucci, molto attivi con il fine dell’Unità d’Italia. Ciò che li contraddistingueva e li connotava era la predilezione allo sviluppo della società, alla sua emancipazione nelle cose e nei comportamenti. Dove rifulse l’impegno dei Tallinucci all’interno della Misericordia, specialmente con il Dott. Pietro, fu quando arrivò tra i barghigiani un altro morbo, questa volta del colera. Questo si era mostrato in Toscana già nel corso dell’anno 1854 ma Barga ne era rimasta immune, sennonché da noi iniziarono ad arrivare degli sfollati dai luoghi infetti, specialmente da Livorno, cosicché, poco alla volta, anche Barga ne fu toccata con numerosi morti. La gente era talmente spaventata che aveva paura di toccare i malati. La Misericordia fu preoccupata e resa particolarmente attiva dai fratelli Tallinucci e leggiamo il loro comportamento in…
Pietro Tallinucci e l’arciconfraternita di Misericordia di Barga (seconda parte)
Iniziando a parlare di Pietro Tallinucci intanto va detto che era nato a Barga il 22 novembre 1820, esattamente 200 anni fa da Antonio e Marianna Micheli di Vitiana. L’anno precedente era nato suo fratello Gaetano, che diverrà avvocato e sarà la mente politica degli ottocenteschi patrioti Tallinucci e barghigiani che avranno la maggiore espressione in Antonio Mordini. Nel 1825 nascerà l’altro fratello Luigi. Tutti e tre saranno molto attivi per l’Unità d’Italia. I tre fratelli Tallinucci nel settembre 1825 rimangono orfani del padre e saranno guidati dalla madre, una persona di grande e squisita cultura: pittrice, poetessa, musicista che suonava il pianoforte, l’organo e la chitarra francese. Come membro dell’Accademia Letteraria Bargea intitolata all’Angelio, Pietro Angeli, qui leggeva le sue composizioni poetiche. Sin dall’antico, tra i secoli XVI e XVIII, gli ascendenti di Pietro Tallinucci fecero parte della Misericordia della Beata Vergine stabilita nella sagrestia della chiesa dei frati di Sant’Agostino: Tallinucci Domenico, Tallinucci Bartolomeo, Giuliano, Giuseppe, Iacopo, Michelangiolo…
Pietro Tallinucci e l’Arciconfraternita di Misericordia di Barga (prima parte)
(Premessa) Quest’anno 2020, il 22 novembre, ricorrevano i 200 anni dalla nascita del Dott. Pietro Tallinucci, detto “il Pacchi”. Parrebbe che questo soprannome gli venisse per un’eredità ricevuta dal celebrato storico garfagnino Mons. Domenico Pacchi (1733 – 1825), un particolare che nel suo vero non è mai stato chiarito. Ciò lo possiamo leggere nella biografia del grande medico stilata dallo storico di Barga Pietro Groppi, esattamente nella sua Guida di Barga del 1901, laddove parla, appunto, della famiglia Tallinucci. Sappiamo solo che Domenico Pacchi avrebbe voluto insegnare a Barga ma questo suo desiderio non risulta che fu esaudito. Sullo stemma dei Tallinucci che è sull’omonimo palazzo che dà su piazza Ser Barghesano, infatti, si può vedere che nella parte superiore l’immagine del presunto casato di Mons. Domenico Pacchi, dove si vede il galero con sei nappe che contornano una torre, mentre nella parte sottostante c’è una T, a sinistra, cioè, l’iniziale della famiglia Tallinucci, invece sulla destra il giglio di…
- 1 di Redazione
Conferiamo il San Cristoforo d’Oro al Personale dell’Ospedale di Barga. Lettera aperta
BARGA – Pubblico volentieri la lettera aperta che al sindaco di Barga, Caterina Campani, hanno inviato in questi giorni due nostri illustri concittadini, Umberto Sereni e Vittorio Lino Biondi. Personalmente, non solo per il rispetto e l’affetto che mi lega a Sereni e Biondi, mi sento di condividere in pieno questa proposta che va nel nome e nello spirito del dottor Pietro Tallinucci e dell’insegnamento che ci ha lasciato nella storia dell’ospedale San Francesco. Anche in questa brutta situazione l’ospedale di Barga e le persone che vi lavorano hanno dimostrato il valore di questo piccolo “spedalino”, che non si è tirato indietro nel momento del bisogno ed ha fatto la sua parte senza se e senza ma… Le polemiche e le brutture lasciamole ai poveri di cuore ed andiamo avanti sostenendo i nostri operatori sanitari in tutto e per tutto e ringraziandoli di quello che stanno facendo. Nel nome di Tallinucci anche io invito la sindaca Campani a sostenere ed…
- 1 di Redazione
In ricordo del dott. Pietro Tallinucci
Oggi, 22 novembre 2020, ricorrono i duecento anni dalla nascita di Pietro Tallinucci; un anniversario che la comunità di Barga ha voluto celebrare, seppure in un periodo complesso come questo. Così le iniziative originariamente pensate dalla Fondazione Ricci Onlus insieme alla sezione barghigiana dell’Istituto Storico Lucchese, all’Arciconfraternita di Misericordia di Barga, all’Amministrazione comunale con il supporto di Unitre, Cento Lumi e Azienda USL Toscana Nord-Ovest, sono state ridimensionate, stanti le vigenti normative. Questo pomeriggio una delegazione dei rappresentanti di queste realtà ha depositato una corona di alloro al monumento a Tallinucci presso l’Ospedale di Barga, nosocomio che proprio il medico barghigiano volle eretto nel 1849 e di cui fu primo direttore sanitario. Pietro Tallinucci è stato molte cose: patriota negli anni del Risorgimento coi fratelli Gaetano e Luigi, medico filantropo particolarmente sensibile alle esigenze dei bisognosi, attivo membro di tante realtà associative barghigiane che pure presiedé, come l’Arciconfraternita di Misericordia, la Fratellanza Barga, la Banda musicale e la Società Reduci…
In ricordo del dott. Pietro Tallinucci nei 200 anni della nascita
Il coronavirus ha sancito uno stop temporaneo a tante attività culturali barghigiane, ma non alla volontà di portarle avanti. In quest’ottica, la Fondazione Ricci, la sezione barghigiana dell’Istituto Storico lucchese, l’Arciconfraternita di Misericordia di Barga e l’Amministrazione comunale hanno scelto di riorganizzare in base alle esigenze dei tempi le iniziative che avrebbero dovuto tenersi domenica prossima 22 novembre, in occasione dei 200 anni dalla nascita di Pietro Tallinucci. Pietro Tallinucci (1820-1884), patriota, medico, attivo membro della vita associazionistica barghigiana, nel 1849 partecipò alla fondazione dell’Ospedale San Francesco, di cui divenne il primo direttore sanitario. Il 22 novembre, come detto poc’anzi, ricorrerebbero i 200 anni dalla sua nascita: un’occasione che è parsa meritoria di ricordo, soprattutto nel particolare frangente storico che stiamo vivendo. Domenica alle ore 15 si terrà quindi la deposizione di una corona di alloro presso il monumento al Tallinucci, nell’area dell’Ospedale S. Francesco (in ottemperanza alle vigenti normative, potrà partecipare solo un rappresentante per ogni associazione coinvolta). Il…
A margine de’ La Memoria di Barga
BARGA – Niente è mai scontato e allora, come Vice Governatore della Misericordia lasciatemelo dire: Grazie al Comune di Barga per aver preso a cuore La Memoria di Barga e grazie a Maresa Andreotti per essersi ricordata dei Volontari dell’Arciconfraternita di Misericordia di Barga, con le testuali parole “che sono qui presenti”. Una serata bella che inorgoglisce la Misericordia e crediamo Barga e anche chi si è speso per il buon risultato, in primis Graziella Cosimini e con lei, oltre al governatore Enrico Cosimini e i confratelli, tutti coloro che sono saliti sul palco: non si fanno nomi per la paura di dimenticare qualcuno, che comunque si possono leggere nell’articolo ufficiale della serata. Personalmente sono felice, perché ho sempre creduto e palesato che la cosa dovesse continuare e quindi è bellissimo veder che l’idea ha camminato e speriamo continui dopo questo simbolico passaggio di consegne. Tante le cose ancora da raccontare di Barga, alcune vicine, altre meno vicine ma anche…