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Il palazzo Pretorio di Barga sede del museo (settima parte)
Podestà di Barga 1552-1772 (secondo e ultimo elenco) Riprendiamo con quest’articolo l’elenco dei Podestà di Barga, iniziato con il passato e sesto articolo riguardante il Palazzo Pretorio di Barga. Con il prossimo articolo parleremo invece delle antiche misure di Barga che stanno sul muro a sinistra entrando nella loggia, come della colonna medicea che invece sta sul lato sinistro. Con la fondazione dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano avvenuta l’anno 1561 di cui il Granduca di Toscana Cosimo I era il Gran Maestro, circa le boscaglie di Barga, molto utili per il fine della costruzione delle galere e altro, a reggere la podesteria di Barga s’inizia a inviare anche dei cavalieri dell’Ordine. Come nota a margine va detto che le dette boscaglie barghigiane subirono il sequestro granducale, tornando alla Comunità solo nel 1787. Quest’atto fu l’inizio di un periodo di “vacche magre” per Barga, da intendersi in due sensi. Uno classico, perché i boschi che andavano anche di là dal…
Il palazzo Pretorio di Barga sede del museo (sesta parte)
I Vicari e Podestà -1327-1772 (primo elenco) La Terra di Barga è una delle antiche conquiste del Comune di Firenze, avvenuta prima per segreti patti l’anno 1331, ma, riconquistata da Lucca, solo per acquisto fiorentino effettuato presso Mastino II Della Scala, signore di Lucca, potrà issare nelle sue terre gli agognati vessilli fiorentini negli anni 1341-42. Nei fatti, l’anno 1331 la Terra di Barga, con la stessa Barga capoluogo dell’omonima Vicaria lucchese, comprendente Trassilico, Vallico di Sotto e Sopra, Gallicano, Cascio, Cardoso, Bolognana, Molazzana, Perpoli e Lupinaia (fine sec. XIII aveva sotto di sé anche Coreglia), con patti segreti si dà a Firenze ma viene riconquistata da Lucca, che la perderà definitivamente nel 1341 per acquisto fiorentino della Terra. Da quel 1341 sino al 1347 si avrà in Barga una doppia autorità: lucchese e fiorentina, poi unicamente della Città del Giglio. Della Vicaria di Barga a Firenze passerà unicamente il tutto del proprio territorio con i seguenti luoghi: Sommocolonia, Tiglio,…
Il palazzo Pretorio di Barga sede del museo (quinta parte)
Ci siamo lasciati nel quarto articolo con l’idea che saremmo entrati nel Palazzo Pretorio, però lo faremo per passi e intanto iniziamo a varcare la soglia che ci introduce alla Loggia dei Podestà, dove sono esposti degli stemmi che riguardano gli antichi governatori della Terra di Barga. Uomini, spesso detti nobili ma sempre appellati magnifici, che Firenze inviava nella sua “enclave” della Valle del Serchio o meglio nella sua parte di Garfagnana che ebbe in certi periodi confini più ampi. Questi erano appellati in antico Capitani o anche Castellani, poi Commissari e Podestà e con le Riforme Leopoldine di fine XVIII secolo, Vicari di Barga. Sin dai primi tempi che la Terra di Barga passò definitivamente a Firenze per sottrarsi dal dominio lucchese, circa il 1342-47, per la detta natura di “enclave” fiorentina della stessa Barga, cioè isolata e lontana dalla capitale come dalla più prossima città del dominio, questi uomini cittadini fiorentini, nei comportamenti non sempre eccellenti, ebbero giurisdizione…