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Il concerto di Capodanno de Il Ciocco. Arriva l’adesione del Presidente della Repubblica.
Con l’adesione del Presidente della Repubblica, che ha concesso uno speciale premio di rappresentanza agli organizzatori, una medaglia in bronzo con dedica di Giorgio Napolitano, il Ciocco comincerà i festeggiamenti per il 150° dell’Unità Italiana con il concerto di Capodanno (1 gennaio 2011 ore 18, ingresso gratuito con invito).Sul palco dell’Auditorium di Castelvecchio Pascoli si esibiranno i Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino, diretti dalla bacchetta di Domenico Pierini, violinista di fama internazionale e formato alla direzione da Zubin Mehta e con gli interpreti Giulia Tamarri, Leonardo Melani, Lisandro Guinis e Sabrina Beani. Il programma prevede l’apertura con l’Inno d’Italia e a seguire la Traviata di Giuseppe Verdi e Souvenir de Florence di Pyotr Ilyich Tchaikovsky.Organizzato dalla Misericordia di Castelvecchio Pascoli, il concerto- arrivato all’undicesima edizione- ha il patrocinio delle Misericordie d’Italia, del Comune di Barga, della Provincia di Lucca, dell’Agenzia per il turismo e di Unicri, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di dialogo e di sicurezza, e la…
- 1 di L.g.
Il caso Eluana Englaro: Sereni, “Io sto con Napolitano”
Il concerto tributo a De Andrè proposto al teatro dei Differenti sabato sera, si è apert con un fuori programma del sindaco di Barga Umberto Sereni che dopo gli utlimi atti della triste vicenda che riguarda il caso di Eluana Englaro, ha voluto prendere pubblicamente posizione, sottoscrivendol’appello lanciato dal Giornale “L’Unità” nell’edizione di sabato.L’appello condiviso da Sereni e letto in sala dice: “Per la prima volta nella vita di questa Repubblica libera, democratica e garantita dalla Costituzione, il potere esecutivo, per iniziativa del presidente del Consiglio, ha deciso di abolire una sentenza legittima, definitiva, non modificabile della giurisdizione al suo più alto livello.Il Capo dello Stato ha fatto sapere al governo che l’atto sarebbe stato incostituzionale, e ciò per ragioni obettive, palesi, verificabioli nella nostra Costituzione e tipiche di ogni ordinamento democratico.Il governo ha deciso di ignorare l’obiezione. Il presidente della Repubblica, in nome della Costituzione di cui è garante, non ha firmato il decreto.Ciò determina una situazione senza precedenti…