Tag: mugello
Jilali Jamali (GP Alpi Apuane) trionfa alla Maratona del Mugello
Bellissima vittoria di Jilali Jamali (GP Parco Alpi Apuane) alla classica Maratona del Mugello. L’atleta biancoverde, un autentico stakanovista delle corse, si è imposto a braccia alzate con il tempo di 2h.46’23”. Intanto la società del presidentissimo Graziano Poli si prepara alla StraCastelnuovo che si disputerà esattamente fra due settimane nel capoluogo garfagnino. Lo stesso Poli sarà ospite nei nostri studio lunedì 11 ottobre della seconda puntata stagionale di “A Tempo di Atletica”
Anche in Valle del Serchio avvertito il terremoto del Mugello
VALLE DEL SERCHIO – Sono già oltre settanta le scosse di terremoto che si sono verificate nell’area del Mugello, in Toscana, dalle 20,38 di ieri sera. La più forte è stata avvertita alle 4,37, di magnitudo 4.5 con epicentro la zona di Scarperia e San Piero. Scossa che è stata avvertita anche dalle nostre parti dove alcuni hanno sentito i letti tremare. Anche di seguito alla scossa più forte, altre, anche di magnitudo superiore a 3.0 si sono succedute. L’attività sismica in corso ha provocato allarme e preoccupazione tra le popolazioni del Mugello ed è stato segnalato anche qualche danno agli edifici più antichi.
I medici Cocchi e Giannetti da Barga ed i rapporti con la cultura britannica. Ne parla a Firenze Manuele Bellonzi
Al “TheBritish Institute” di Firenze, mercoledì 2 maggio 2018, il dottor Manuele Bellonzi, abitante a Barga e molto conosciuto in tutta la Valle del Serchio, terrà una conferenza dal titolo molto interessante: “Due medici toscani del Settecento e i rapporti con la cultura britannica”. Si tratta del “mugellese” Antonio Cocchi (1695-1758) e Michelangelo Giannetti da Barga (1743-1796). Antonio Cocchi e Michelangelo Giannetti furono medici e lettori di anatomia nell’Ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze e ritenuti due fra i più importanti testimoni del forte legame fra Firenze, la cultura britannica e la sua comunità cittadina. Il Settecento, Siècle des lumières, è anche, per la capitale del Granducato di Toscana, un’occasione di convivenza con molti rappresentanti di diversi paesi europei. Prevale però, su tutti, un confronto privilegiato con gli inglesi che, dopo l’esperienza del Grand Tour, decisero di risiedere stabilmente a Firenze, una scelta non dovuta solo alla passione antiquaria, come rilevato da molti, ma prevalentemente un’occasione d’incontro e integrazione…