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KME a Braccini: siamo pronti a confronto su fatti, numeri e progetti concreti
“La cocciutaggine di Braccini nel proseguire nelle sue generiche e fumose farneticazioni, sarebbe degna di miglior causa che non quella di promuovere la propria visibilità”. Così risponde l’azienda KME alla replica del coordinatore nazionale FIOM per il Gruppo KME “Poiché l’interesse di KME e della proprietà a proseguire in questo inutile ping-pong è pari a ZERO, se Braccini ha specifiche e concrete obiezioni da fare, siamo pronti e disponibili a confrontarsi in qualunque sede, privata o pubblica, in qualunque momento, su fatti, numeri e progetti concreti, certi che anche lui, con poco sforzo, riuscirà a comprenderli, come hanno già fatto i suoi colleghi e la stragrande maggioranza dei lavoratori di KME”.
Braccini su KME: “noi continuiamo a ritenere la situazione pesante”
“Crediamo che i vari movimenti finanziari del gruppo Kme vadano analizzati meglio in tutta la sua complessità ed a ogni livello”. Così Massimo Braccini, coordinatore nazionale Fiom gruppo Kme, in risposta alle dichiarazioni di ieri da parte di KME. Secondo Braccini significano poco le dichiarazioni aziendali circa la manifestata ripresa produttiva e commerciale: “Noi continuiamo a ritenere, nella nostra piena autonomia e analisi – aggiunge Braccini – che la situazione resti pesante prima di tutto per i lavoratori e le loro prospettive, non comprendendo cosa ci sia da esultare per i dati dell’ultimo semestre. Se vogliamo parlare della situazione del gruppo Kme vediamo negli ultimi 10 anni che cosa è successo, anche da un punto di vista dei passaggi societari e dividendi, quali erano i livelli occupazionali, la produzione di rame, quali reparti esistevano, quali annunci e piani hanno presentato e poi traduciamo cosa sia diventata oggi la Kme. L’azienda ha bisogno di un piano industriale di rilancio, o di…
KME su intervento Braccini: “Le sue dichiarazioni generiche e fumose che definire fuori luogo è forse troppo poco”
KME replica con decisione alle critiche ed alle valutazioni espresse nei giorni scorsi da Massimo Braccini, coordinatore nazionale FIOM CGIL, per gli stabilimenti KME e non le manda certo a dire al coordinatore nazionale . KME si chiede se Braccini: “Abbia partecipato alla giusta riunione oppure se per caso fosse lui in uno stato confusionale tale da fargli rilasciare dichiarazioni tanto generiche e fumose che definire fuori luogo è forse troppo poco.” KME continua poi così: “Braccini afferma quanto segue: mancanza di un piano industriale; Quadro instabile; Oltre al forno fusorio (recentemente installato) servono nuovi impegni; Linea aziendale confusa; Necessità di rendere autonome, dal punto di vista economico e produttivo le attività italiane rispetto agli altri stabilimenti del Gruppo. Vogliamo ricordagli che: il piano industriale è stato presentato oltre un anno fa. Un piano di risanamento e rilancio che ha ottenuto per ben due volte il consenso di un’ampia maggioranza dei lavoratori, nonostante gli sforzi in senso contrario del Braccini…
Situazione KME, per la FIOM c’è ancora di che preoccuparsi
Preoccupazione per un quadro ancora di instabilità economica che si tramuta in incertezza di lavoratori e lavoratrici che può essere fugata solo con un piano industriale che permettàa di tornare ad una condizione di stabilotà. Così su KME si esprime il coordinamento sindacale FIOM CGIL del gruppo KME come rende noto in un comunicato il coordinatore nazionale FIOM KME, Massimo Braccini. Il coordinamento si è riunito oggi e Braccini assicura da parte di FIOM tutte le azioni sindacali necessarie affinché vengano ritrovate le condizioni che garantiscano la piena capacità produttiva e garanzie occupazionali. La riunione era in programma proprio per esaminare lo stato della situazione aziendale degli stabilimenti KME in Italia. Secondo la FIOM, come sottolinea Braccini permane un quadro ancora di instabilità economica e preoccupazione sul futuro della tenuta dei livelli occupazionali nonostante le azioni messe in campo dall’azienda per rilanciare il settore del rame. “Il nuovo forno fusorio in rame installato a Fornaci di Barga – dichiara Braccini – è…
KME, è polemica aperta tra FIOM e FIM
FIOM – FIM e KME. E’ polemica tra le due sigle sindacali, dopo le dichiarazioni venute qualche giorno orsono dal nuovo coordinatore nazionale FIOM KME, Massimo Braccini circa i dati resi noti nella commissione economica congiunta in cui sottolineava la negatività dei dati 2016. “Ci sorprende invece – aveva replicato la segretaria generale Toscana Nord della FIM, Narcisa Pellegrini – che ancora oggi non siano stati colti da tutti i sindacati i buoni risultati gestionali, di fatturato e di ordini dei primi tre mesi del 2017 come il vero segnale positivo di ripresa”. Oggi Braccini riprende la critica della FIM accusando il sindacato di essere oramai portavoce di KME: “La Fim Cisl ormai nel gruppo Kme, forse per non evidenziare la limitata rappresentatività sindacale, sembra si limiti esclusivamente a svolgere un ruolo di portavoce dell’impresa, addirittura pensando di avere una così elevata erudizione sui bilanci di un’azienda così complessa, tanto da affermare che non ci siamo accorti dei miglioramenti della…
KME, si è riunita la commissione economica congiunta. L’opinione di Massimo Braccini (FIOM)
Il 5 maggio si è svolta la prevista riunione della commissione economica congiunta per affrontare le tematiche e le problematiche relativa elal situazione KME. L’incontro si è svolto presso la sede Kme di Firenze tra azienda ed organizzazioni sindacali. A parlarne è il nuovo coordinatore nazionale FIOM KME, Massimo Braccini secondo il quale emerge ancora un quadro di non stabilità economica. “Il bilancio 2016 – scrive Braccini – permane negativo e l’azienda non è stata in grado di raggiungere le vendite degli anni precedenti. L’azienda ha comunicato che sono in corso azioni volte a riallacciare i contatti commerciali e riacquisire la fiducia dei clienti, mettendo in evidenza che hanno intenzione di produrre rame e tutti i prodotti industriali, in un’ottica di rilancio degli stabilimenti. Il nuovo forno fusorio in rame installato a Fornaci di Barga ci comunicano che ha superato la produzione che avevano stimato; monitoreremo i dati, ma tuttavia manca ancora la liquidità necessaria per acquistare la materia prima…
Gruppo Kme, nominato coordinatore nazionale Fiom: è Massimo Braccini
Massimo Braccini, segretario generale della Fiom Toscana, e’ stato incaricato per conto della Fiom nazionale quale responsabile del coordinamento sindacale gruppo Kme. Il nuovo Coordinatore rilascia la seguente dichiarazione: ” Il gruppo Kme che produce semilavorati e prodotti speciali in rame, oltre che altre produzioni, deve risentire di un piano di rilancio e rientrare in una visione strategica della siderurgia nazionale. L’industria del rame resta uno dei settori fondamentali per un paese industriale e devono essere trovate soluzioni per salvaguardarne gli impianti e l’occupazione. Sono molti anni che vengono utilizzati ammortizzatori sociali ed i lavoratori hanno fatto enormi sacrifici per cercare di agganciare una condizione di ripresa che non si intravede. Si rende pertanto necessario avviare in tempi brevi un percorso sindacale di coordinamento per iniziare ad aprire un confronto con l’azienda su un piano industriale di prospettiva fondato su investimenti e rilancio complessivo del gruppo in Italia.”
KME e sindacati a confronto sulla verifica dell’accordo dell’aprile 2013
Per lunedì 10 febbraio presso l’associazione industriali di Firenze è previsto un’importante incontro tra l’azienda KME di Fornaci di Barga e di tutte le imprese del gruppo Kme Italy, le Rsu e le Organizzazioni sindacali per fare il punto sulla situazione aziendale e per fare una verifica sull’applicazione dell’accordo sindacale dell’11 aprile 2013 che venne stipulato dopo mesi di trattative, tensioni e mobilitazioni sindacali. (continua…)L’accordo fu l’atto conclusivo di una vertenza apertasi i n gennaio a seguito dell’annuncio dell’azienda di 275 esuberi, di cui 142 a Fornaci di Barga e dello spegnimento del forno Asarco nello stabilimento di Fornaci di Barga.La notizia dlel’incontro viene resa nota dal segretario provinciale della FIOM massimo Braccini che spiega: “L’accordo permise di evitare i licenziamenti e di non far cessare la produzione del forno Asarco, scelta che a ns. avviso si è rivelata fondata visto che il forno Properzi, che a detta dell’azienda doveva in qualche misura sostituire l’Asarco, in tutti questi mesi è…
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