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- di Andrea Giannasi

A Barga si ricorda “L’interprete” di Auschwitz: Arminio Wachsberger

“Non possiamo vivere il presente e il futuro se non conosciamo il nostro passato”. Con questa frase il sindaco di Barga Marco Bonini e la delegata alla cultura Giovanna Stefani hanno inaugurato il secondo incontro dedicato alla Giornata della Memoria. Dopo l’incontro di sabato 22 gennaio con il superstite del campo di concentramento di Buchenwald Gilberto Salmoni, lunedì 24 nella sala consiliare di palazzo Pancrazi, alle ore 17, le figlie di Arminio Wachsberger, Clara e Silvia, hanno presentato il libro “L’interprete”.La storia è quella dell’ebreo romano Arminio Wachsberger, nato a Fiume, che fu vittima il 16 ottobre del 1943 della razzia di Roma da parte delle SS naziste. Nella notte 1022 ebrei romani furono prelevati dalle loro abitazioni e dopo alcuni giorni di detenzione furono inviati con dei carri bestiame nel campo di sterminio di Auschwitz. Il protagonista del diario conoscendo il tedesco divenne l’interprete del folto gruppo italiano, assistendo alla divisione tragli abili e gli inabili. In quel momento…