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Kme: enti locali, Regione Toscana e parlamentari incontreranno la proprietà il 4 luglio
La conferma dei contenuti dell’accordo tra la KME e il coordinamento nazionale sindacale per il rilancio della produzione del rame con una serie di punti fermi dell’assetto degli stabilimenti, tra cui quello di Fornaci di Barga, fino al 2018; e l’annuncio che all’inizio di Luglio i rappresentanti istituzionali incontreranno i massimi dirigenti dell’azienda (Gruppo Manes), prima quindi dell’8 luglio quando è previsto il voto dei lavoratori degli stabilimenti italiani di KME sull’accordo sottoscritto giovedì scorso. Sono queste le notizie principali emerse nel corso dell’incontro, convocato dalla Provincia, svoltosi oggi (sabato 25 giugno), a Palazzo Ducale, a cui hanno preso parte, oltre al consigliere provinciale delegato alle crisi aziendali Nicola Boggi che ha coordinato il tavolo, il sindaco di Barga Marco Bonini (anche in rappresentanza dell’Unione dei Comuni della Mediavalle) con l’assessore comunale allo sviluppo economico Giampiero Passini, l’assessore regionale Marco Remaschi, i parlamentari Raffaella Mariani e Andrea Marcucci, i consiglieri regionali Stefano Baccelli e Ilaria Giovannetti, il sindaco Andrea Tagliasacchi…
UILM su KME: “il migliore accordo possibile”
Giudizi positivi sull’ipotesi di accordo tra i sindacati e l’azienda KME Italy vengono anche dal consiglio territoriale della UILM Area Nord Toscana. La UILM ritiene questo accordo il migliore che si potesse ottenere in questa difficile fase dove c’è stato il forte rischio di dimissione del sito e si auspica adesso che questo accordo aiuti al rilancio dello stabilimento dopo questi anni di grossa incertezza.. “Va detto che questa ipotesi – spiega un comunicato firmato dal segretario Giacomo Saisi – non è paragonabile all’accordo stipulato nel 2013, perché allora la situazione seppur delicata era migliore di quella attuale. Quindi è da ritenersi positiva la decisione del gruppo KME Italy di mantenere l’attività industriale continuando a produrre semilavorati di rame e ottone e soprattutto di reinvestire e ricominciare a fondere il rame conservando l’attività metallurgica in Media Valle del Serchio non facendo così scomparire un settore che appartiene ormai ai 100 anni di storia di questo territorio. Sicuramente con questo accordo-…
KME su accordo: salvaguardata l’occupazione e comune impegno su gestione ammortizzatori sociali
L’occupazione viene salvaguardata; c’è un comune impegno per la conferma della leadership produttiva e commerciale ed infine c’è una gestione condivisa di ammortizzatori sociali e nuovi strumenti di welfare sociale. Fissa in questi tre punti sostanziali l’accordo siglato con i sindacati due giorni orsono, KME; che esprime la sua soddisfazione per l’intesa su queste tematiche. In sintesi l’accordo prevede infatti il blocco dei licenziamenti unilaterali fino a settembre 2018, accanto all’avvio di procedure di mobilità su base volontaria e incentivata presso i siti del gruppo; il riavvio dell’attività fusoria del rame nello stabilimento di Fornaci di Barga; un nuovo premio di risultato, basato su valori trasparenti e condivisi dell’andamento aziendale nei suoi aspetti economici e finanziari, insieme all’erogazione di altre somme, scaglionate nel triennio e gestite in modo concordato nei vari siti, mediante l’introduzione del nuovo sistema di welfare aziendale. “È la positiva svolta auspicata e che conferma la forte determinazione dell’azienda a perseguire il rilancio industriale delle attività italiane…
KME, nella trattativa spunta il piano dei possibili esuberi: 275 sono per Fornaci
Subisce un deciso contraccolpo la trattativa in corso per il futuro di KME Fornaci di Barga. Dopo la notizia della possibilità di rilanciare la produzione del rame a Fornaci, emersa ai primi di giugno, e accolta positivamente dai sindacati, per il coordinamento nazionale sindacale, come sottolineato dal segretario provinciale della FIOM, Mauro Rossi ė arrivata lunedì una vera e propria doccia fredda, secondo quanto emerso nell’incontro in programma a Firenze. Nell’accordo per il nuovo piano industriale da fissare da qui al 2018: “L’azienda ha presentato un documento che ci ha preoccupato e non poco – dichiara Rossi – la direzione ha presentato un accordo che ricalca il noto accordo del 2013 ma con diversi elementi peggiorativi. Il peggiore ė che l’azienda ha quantificato e vuole inserire all’interno del documento un numero esagerato di esuberi che solo per Fornaci di Barga arriva a 275 unità. E che potrebbe realizzarsi in caso di non raggiungimento degli obiettivi previsti. 255 per lo stabilimento…
Kme: forno fusorio e rilancio della produzione. La trattativa riparte da qui
Si riparte da qui. La trattativa riparte dalla novità grossa emersa con la nomina di Claudio Pinassi ad amministratore delegato di KME e con la sua ferma intenzione a portare avanti un progetto di rilancio del settore metallurgico di KME che a Fornaci vuol dire contare anche su un forno fusorio per il rame. Lo scorso 9 giugno il tavolo tecnico svoltosi a Fornaci di Barga per affrontare appunto la questione forno fusorio. Ormai è chiaro a tutti il concetto che il futuro dei prossimi tre anni del nuovo piano industriale, vuol dire accantonare definitivamente la storia del forno Asarco e ricominciare dal forno Loma 1 e dalla sua riconversione al rame. A ribadire questa volontà dell’azienda ai sindacati giovedì non erano solo presenti il direttore ed i dirigenti dello stabilimento, ma è giunto nuovamente anche l’AD Claudio Pinassi che in questa trattativa ci sta mettendo la faccia. Con il Forno Loma 1 l’azienda conta in un primo step a…
Kme, una nuova ipotesi tecnica per salvaguardare la produzione del rame. Sindacati e azienda a confronto il 9
Vicenda KME. Come era prevedibile la trattativa tra sindacati ed azienda è ripartita anche con un confronto con il nuovo AD, Claudio Pinassi. Un incontro è avvenuto nei giorni scorsi a Firenze e nel confronto con il coordinamento nazionale sindacale, il nuovo AD ha approfondito i temi relativi al nuovo piano industriale già anticipato ai sindacati nelle settimane scorse. Intanto con un punto fermo oramai: tramontata definitivamente la trattativa con il gruppo Eredi Gnutti l’azienda è proiettata a camminare con le proprie gambe su un piano di rilancio autonomo. L’obiettivo è quello di tentare, utilizzando nei prossimi tre anni il più possibile anche gli ammortizzatori sociali (in attesa che possano aumentare i carichi di lavoro), il rilancio aziendale attraverso un progressivo aumento della produzione. Questo deve passare dalla capacità di acquisire maggiori quote sul mercato: aumentare le commesse con l’acquisizione di nuovi clienti nazionali ed esteri. Dell’incontro/confronto con Pinassi ne abbiamo parlato con il segretario provinciale della Fiom, mauro Rossi…
Claudio Pinassi nuovo AD per KME Italy SpA. Guiderà il processo di efficientamento delle attività industriali italiane
In occasione dell’Assemblea annuale tenutasi oggi a Firenze, KME Italy SpA, la società che rappresenta le attività industriali italiane del gruppo KME, controllato al 100% da IntekGroup SpA, ha ribadito la propria volontà di ricercare tutte le misure necessarie al rafforzamento del ruolo di leadership di mercato. A tal fine, dopo levalutazioni dei vari aspetti relativi alle ipotesi avanzate nel corso dell’ultimo anno e tutte tese alla ricerca della migliore soluzione a difesa dell’occupazione, è stato deciso che l’azione più idonea fosse quella di concentrare energie e risorse nell’efficientamento e nel recupero di competitività del core business storico dell’azienda: quello delle leghe di rame e in particolare dei prodotti laminati. Le condizioni generali del mercato del settore, infatti, impongono una decisa opera di consolidamento che KME è intenzionata a perseguire con il massimo impegno, grazie anche alla propria esperienza, al proprio know how e al suo ruolo di leadership, nazionale ed europea. A conferma di tale strategia, l’Assemblea ha deciso…
KmE-Eredi Gnutti Metalli, prosegue la ricerca di un cammino comune per uscire dalla crisi
Continua la ricerca di una sinergia per la conquista del mercato del rame nazionale tra KME e Eredi Gnutti metalli. Mentre i sindacati attendono di conoscere i nuovi incontri in programma con l’azienda per approfondire la trattativa sul nuovo piano industriale anticipato nelle settimane scorse, valido fino al 2018 e per il rinnovo degli ammortizzatori sociali per i prossimi tre anni, va avanti anche il dialogo con Gnutti, alla ricerca di una possibile joint venture che dovrebbe servire a contrastare la difficile congiuntura nel comparto. Proprio in questi giorni i due gruppi hanno pubblicato i rendiconti annuali, sottolineando, entrambi, i tentativi di riallineamento dell’attività, finalizzati alla ricerca di un migliore posizionamento sul mercato. Del resto anche negli ultimi incontri con i sindacati l’azienda ha continuato a ribadire che rimaneva aperta la strada di un azione comune con Gnutti, anche se comunque, se l’accordo non riuscisse, KME era intenzionata, come ribadito anche dallo stesso presidente di Intek Gruppo Vincenzo Manes, a…
Nuovo incarico importante per Athos Casali
Dai primi di aprile Athos Casali nostro concittadino che ora risiede a Milano, è diventato membro del Consiglio di Amministrazione della Serravalle Copper Tubes, la società Italiana, parte della joint venture tra KME e la società Finlandese Cupori Ltd, con sede produttiva a Serravallle Scrivia (AL). Già direttore commerciale per la divisione tubi di KME Italy, Athos Casali ha assunto il nuovo ruolo a seguito della creazione di questa nuova realtà che si pone tra gli obiettivi principali quello di creare in Europa uno dei più solidi player industriali, fortemente focalizzato e specializzato nella produzione di tubi di rame per il settore Industriale e Idrotermosanitario.Una nuova responsabilità, un impegno importante, ma nello stesso tempo una sfida stimolante a cui Athos saprà sicuramente far fronte, così come ha sempre fatto sin da quando ha iniziato la sua carriera presso la KME di Fornaci di Barga. Complimenti e tanti auguri di buon lavoro.
Nella Fornaci della vertenza KME, la protesta dei Metalmeccanici provinciali per il contratto di lavoro
Circa 400 i partecipanti alla manifestazione legata allo sciopero per il contratto nazionale e l’aumento salariale per tutti i lavoratori e le lavoratrici del comparto metalmeccanico che FIOM, UILM e FIM hanno organizzato per oggi pomeriggio a Fornaci di Barga con la proclamazione contemporanea dell’astensione dal lavoro per quattro ore a sostegno della vertenza. Una scelta simbolica quella di Fornaci di Barga perché la “Metallurgica” di Fornaci è la più importante azienda metalmeccanica presente sul territorio, ma anche per il fatto che qui è in corso una vertenza per la difesa, è stato sottolineato dai sindacati, del posto di lavoro. A causa della discussione in corso sul nuovo piano industriale che però non convince i sindacati sulle condizioni imposte ai lavoratori e che peraltro deve rilanciare la fabbrica entro il 2018, anno in cui scadranno e non potranno essere rinnovati gli ammortizzatori sociali; ed anno in cui pertanto, come hanno detto i segretari provinciali delle tre sigle sindacali, l’azienda o…
KME: le istituzioni vogliono incontrare la proprietà
Sulla questione della crisi dello stabilimento KME di Fornaci di Barga le istituzioni locali convocheranno, a breve, un incontro con la dirigenza e la proprietà dell’azienda. Il confronto si rende particolarmente urgente a seguito del tavolo istituzionale che si è svolto ieri (venerdì 15 aprile), a Palazzo Ducale, convocato dalla Provincia di Lucca durante il quale sono emerse tutte le preoccupazioni legate ad un’impasse che, dopo il tramonto ormai effettivo della riconversione dello stabilimento alla produzione di agricoltura idroponica emersa lo scorso autunno, ora si trova nel bel mezzo di una trattativa con il gruppo bresciano Eredi Gnutti per il mantenimento della produzione di rame e ottone, e che rappresenta uno dei principali concorrenti dei proprietari del complesso metallurgico di Fornaci di Barga. Al tavolo istituzionale hanno preso parte, oltre al presidente della Provincia, Luca Menesini, il sindaco di Barga Marco Bonini, l’assessore regionale Marco Remaschi, i parlamentari Raffaella Mariani e Andrea Marcucci, i consiglieri regionali Stefano Baccelli, Ilaria Giovannetti…
KME, il futuro è quello della produzione di rame e ottone
Il futuro dello stabilimento KME di Fornaci è quello della produzione di rame ed ottone. Lo hanno ribadito i rappresentanti dell’azienda nel confronto previsto per oggi a Firenze con il coordinamento sindacale ed in programma dalla scorsa settimana. Così riporta Mauro Rossi, segretario provinciale della FIOM, raggiunto proprio al termine dell’incontro: “Da quello che ci hanno detto sono ormai fermi nell’idea di continuare nella produzione classica di KME. L’azienda continua a sostenere però che i tempi per la trattativa in corso con il gruppo Gnutti sono ancora incerti ma che comunque, sia con Gnutti che con altre strade, la convinzione è quella di andare avanti nella produzione di rame ed ottone”. Non sapendo però per il momento quando verrà definita la trattativa in corso è stato proposto ai sindacati di fissare una serie di incontri per rivedere l’accordo siglato nel 2013 relativamente anche all’impiego degli ammortizzatori sociali e soprattutto come proiettarlo verso il futuro in attesa che si sblocchi appunto…