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KME, la parola ai lavoratori. E intanto si dimette il direttore Pinto
Giornata cruciale domani alla KME di Fornaci per capire gli sviluppi di una situazione tormentata e complicata legata alla gestione degli esuberi nell’ambito del piano di rilancio del 22 giugno scorso. Le divisioni sindacali permangono sull’ipotesi di accordo che nel referendum di questo giovedì dovranno o meno approvare i sindacati. Intanto, notizia che circolava stasera, e tutta da confermare, le dimissioni presentate oggi, dal direttore dello stabilimento di Fornaci, Giuseppe Pinto. Voci di corridoio sostengono per la non condivisione del piano di ripresa. Per il momento solo di voci si tratta. Domani ne sapremo sicuramente di più.
Ipotesi di accordo KME; sindacati divisi. Botta e risposta FIOM – FIM
Sindacati diversi. Nel senso che l’ipotesi di accordo sulla getsione degli esuberi, proprio non è andata già alla FIOM che ieri con una nota del segretario provinciale Mauro Rossi ha dichiarato che è una ipotesi di accordo da respingere e rivolge questo appello ai lavoiratori chiamati a discuterne e ad approvare o meno l’ipotesi in referendum, il 18 e 19 ottobre. Gli fa eco oggi Narcisa Pellegrini, segretaria dell’area nord Toscana della FIM Secondo la quale la FIOM manda in scena una tragedia tutta interna. Ecco che cosa dice Rossi della FIOM: “Non esiste, al momento, nessun accordo con la Direzione aziendale di Kme. Esiste una ipotesi che è stata siglata anche da due nostri delegati al solo scopo di rendere possibile la consultazione dei lavoratori con un apposito referendum. Referendum in cui chiederemo ai lavoratori di votare no. Il nostro giudizio è sempre stato negativo e non è cambiato assolutamente dopo le piccole ed ininfluenti modifiche che sono state…
KME, accordo siglato. Ora l’approvazione dei lavoratori e se sì, il piano va avanti
La firma c’è. L’accordo per la gestione del programma formativo e degli esuberi è stato alla fine siglato tra KME e sindacati. Una firma che chiude senza dubbio un periodo tormentato, avvenuta questo pomeriggio, dopo un confronto fiume, presso lo stabilimento di Fornaci di Barga dove si sono incontrati la Direzione dello Stabilimento, rappresentata da Alessandro Innocenti, Giuseppe Pinto e Dino Ponziani, assistite da Confindustria Toscana Nord, con le Rappresentanze Sindacali Unitarie dello stabilimento di Fornaci di Barga e le Organizzazioni Provinciali FIM-CISL e UILM-UIL. FIOM ha preso parte sono con la RSU e non con la segreteria provinciale come già annunciato. Le principali novità emerse dall’accodo sono intanto la riduzione dei numeri previsti per l’avvio dei percorsi formativi e l’impiego in mansioni e lavori esterni alla KME. L’assegnazione delle nuove mansioni, che m. riguarda 150 persone di KME Italy e 10 di EM Moulds, verrà attuata sottraendo le uscite che ci sono state questi mesi per la mobilità volontaria…
Kme, la FIOM: “Non firmeremo questo accordo se non dopo referendum dei lavoratori
“Sfidiamo chiunque a trovare scritto nell’accordo, l’unica cosa che conta, l’impegno delle parti ad espellere 160 lavoratori tramite corsi di formazione fantasma” . Lo afferma il coordinamento nazionale FIOM – KME ribadendo la propria posizione di netto contrasto con la linea aziendale circa il piano degli esuberi ed i percorsi formativi, alla vigilia del tavolo di confronto convocato proprio per domani tra azienda e sindacati. Tavolo a cui saranno sicuramente presenti per riavviare il confronto ed eventualmente per arrivare alla sigla necessaria per andare avanti FIM e UILM, mentre presumibilmente FIOM non parteciperàEcco il comunicato emesso dal coordinamento nazionale: “Il Coordinamento nazionale della Fiom di Kme condanna il clima di terrore che l’azienda ha costruito ad arte per costringere le organizzazioni sindacali e le Rsu ad accettare un accordo sulla formazione che per la Fiom, con la firma di qualche sindacato, si configura come il via libera a veri e propri licenziamenti mascherati. Ben altre cose sono scritte nell’accordo. Quando…
KME, Narcisa Pellegrini: “Vogliamo cogliere positivamente la disponibilità a negoziare un accordo”
“E’ sorprendente leggere sulla stampa cittadina di questi giorni dichiarazioni sensazionalistiche che non entrano nel merito del perché siamo arrivati a dover “spaccare il fronte” sindacale. Esordisce così Narcisa Pellegrini segretario della FIM CISL Toscana Nord in merito alla vicenda KME ed alla “spaccatura” che si è palesata dopo le assemblee della settimana scorsa, tra le tre sigle sindacali in merito agli accordi con KME per la gestione degli esuberi. E che alla fine dichiara: “La costruzione di un clima di maggiore condivisione degli obiettivi dovrebbe essere l’obiettivo da condividere tutti, con rinnovata cultura sindacale e con ogni parte seduta al tavolo, senza nostri pregiudizi né imposizioni di diktat aziendali e tutto ciò si ottiene concludendo accordi condivisi e negoziati, impegnandosi a farli funzionare bene nell’ottica di un modello di relazioni sindacali condiviso. I lavoratori di KME meritano il rispetto di quanto hanno votato”. “Siamo partiti da una discussione iniziata lo scorso anno – aveva esordito la Pellegrini – e…
KME, sindacati divisi sulla questione della gestione degli esuberi.
Nella difficile situazione che sta interessando la KME di Fornaci sicuramente è ormai chiaro che le posizioni delle sigle sindacali non sono più unitarie, ovvero hanno i loro distinguo. Proprio oggi la UILM, per bocca del segretario area nord Giacomo Saisi, ha fatto sapere che sulla questione della gestione degli esuberi una intesa vada ricercata. In scontro con l’azienda pare invece più orientata la posizione della FIOM che ieri per bocca del coordinatore nazionale FIOM KME, Mauro Faticanti fa sapere che per FIOM a questo punto non ci sarà nemmeno al tavolo nazionale del coordinamento sindacale previsto per il 12 ottobre, ma non solo. Partiamo dalla UILM. Ecco che cosa scrive Saisi: “In merito alla trattativa tra sindacati e KME Italy siamo consapevoli che per raggiungere l’accordo del 22 giugno 2016 sia stato fatto un percorso duro e difficile e, che ancor più complicata sarà la gestione dello stesso, ma come organizzazione sindacale firmataria dell’accordo non possiamo tirarci indietro e…
KME, l’azienda: “L’accordo va fatto così come previsto. Chi ipotizza che la fabbrica possa continuare a restare nella configurazione attuale ancora a lungo, ne condanna inevitabilmente l’avvenire”
“L‘Azienda osserva con massima preoccupazione quanto sta accadendo nelle ultime settimane, da quando sono emerse alcune posizioni sindacali in grave contrasto con lo spirito dell’accordo, mettendone in serio pericolo il funzionamento e la sopravvivenza stessa dell’Azienda. Il capitolo fondamentale, al quale una parte del sindacato si oppone, riguarda la gestione degli esuberi, per i quali l’accordo prevede casi specifici di assegnazione a mansioni diverse con il ricorso ai massimali legali di solidarietà e con il pagamento del 50% di tredicesima. L’Azienda intende chiarire che talune contingenti difficoltà di approvvigionamento, che possono aggravare la situazione generale, ma non la generano, sono usate strumentalmente in una distorta dialettica negoziale. Tali difficoltà si riferiscono al fatto che gli approvvigionamenti devono essere prevalentemente destinati dove essi generano valore aggiunto e non perdite, come invece avviene da anni a Fornaci di Barga, che ormai da troppo tempo sopravvive solo assorbendo questo valore aggiunto generato da altri stabilimenti del Gruppo. Le perdite di Fornaci di Barga,…
KME, clima rovente alle assemblee. I lavoratori contestano i sindacati: “Fate quell’accordo”
Clima pesante, parole forti, contestazioni dei lavoratori. Assemblee decisamente accese quelle che si sono svolte oggi pomeriggio alla KME di Fornaci, programmate dalle segreterie provinciali di FIOM, FIM e UILM per spiegare il perché della mancanza della firma dell’accordo per come gestire i 275 esuberi previsti dal piano siglato nel giugno scorso, la loro formazione per la eventuale ricollocazione sia nell’ambito del progetto di social valley previsto a Campo Tizzoro, sia all’esterno Toni accesissimi anzi con alcuni protagonisti degli incontri che hanno dichiarato che era dagli anni ’90 che non si registrava un clima così pesante. Soprattutto quello della seconda assemblea svoltasi dalle 14,30 alle 16 e poi per questo motivo durata molto di più. Nonsono mancati diversi accesi interventi di lavoratori che hanno dichiarato di non aver gradito lo stop alla trattativa deciso nei giorni scorsi dai sindacati e sostenuto in particolare da una parte delle sigle sindacali (FIOM) che avrebbero sostenuto una linea troppo dura secondo una parte…
KME, la preoccupazione dei lavoratori cresce. Assemblee a Fornaci il 5
Dunque per la vicenda KME tutto è rimandato per il momento al 5 ottobre, almeno per una discussione interna tra i lavoratori dove cresce forte la preoccupazione per una situazione tutt’altro che chiara e rassicurante a questo punto. Così la pensano in tanti. L’appuntamento è appunto per mercoledì prossimo. Era già in programma, ma i sindacati ritengono ora più che mai importante convocare le assemblee in stabilimento per fare il punto della situazione, per capire che sensazione c’è tra i lavoratori per lo stato della trattativa. Trattativa che per il momento ha subito uno stop che non pare quantificabile nel tempo; tempo che invece, pensando al 2018, stringe ogni giorno di più. Dopo la lunga riunione di venerdì, le posizioni emerse tra azienda i sindacati sono lontane ed in alcuni casi contrastanti anche tra gli stessi sindacati a quanto si sa. Non convincono i criteri di scelta dei lavoratori da ricollocare, nell’ambito del pacchetto dei 275 esuberi, e non convincono…
KME, confronto serrato tra sindacati e azienda. Obiettivo: approfondire la questione della ricollocazione degli esuberi
Si è svolto, dopo la presa di posizione forte del coordinamento nazionale dei sindacati, una riunione fiume tra KME e le RSU aziendali e i segretari provinciali Uilm-Uil, Fiom-Cgil e Fim-Cisl che si è concluso ormai nella tarda sera di oggi. Obiettivo del confronto, approfondire i dubbi ed i timori dei sindacati circa l’accordo sottoscritto a giugno scorso per il rilancio dello stabilimento di Fornaci di Barga di KME. Accordo che alla fine dei tre anni previsti, nel settembre 2018, prevede anche di risolvere una questione delicata, ovvero un pacchetto consistente di esuberi, ben 275. Si è svolto, dopo la presa di posizione forte del coordinamento nazionale dei sindacati, una riunione fiume tra KME e le RSU aziendali e i segretari provinciali Uilm-Uil, Fiom-Cgil e Fim-Cisl che si è concluso ormai nella tarda sera di oggi. Obiettivo del confronto , approfondire i dubbi ed i timori dei sindacati circa l’accordo sottoscritto a giugno scorso per il rilancio dello stabilimento di…
KME, per i sindacati così non va
KME, così non va. Lo dicono i sindacati FIOM, FIM E UILM che oggi si sono riuniti in coordinamento nazionale per verificare il primo stato di attuazione dell’accordo del 22 giugno 2016. “Il Coordinamento – dichiarano i sindacati – valuta in maniera negativa l’atteggiamento che l’azienda ha messo in campo in questi mesi per l’applicazione dell’accordo. Siamo partiti da “fantomatiche” ricollocazioni e singolari proposte formative fino ad aver chiamato singolarmente dei lavoratori senza avvertire preventivamente i coordinatori e con un atteggiamento autoritario, il tutto in assenza di un accordo specifico, come espressamente previsto dall’accordo del 22/6/16 che doveva specificare i contenuti di tali colloqui. La rigida gestione delle politiche di incentivazione alle uscite volontarie non ha prodotto i risultati sperati che con un altro atteggiamento sarebbe stato possibile e utile raggiungere. Il Coordinamento nazionale ribadisce i termini precisi dell’accordo: Rotazione in contratti di solidarietà per tutti i lavoratori direttamente impegnati nel processo produttivo; Accordo su programmi di formazione come previsto…
Kme: rinviato a nuova data l’incontro tra il tavolo istituzionale e la proprietà aziendale
E’ stato rimandato a nuova data l’incontro inizialmente previsto a Palazzo Ducale per lunedì prossimo, 4 luglio, tra i rappresentanti del tavolo istituzionale e la dirigenza aziendale di KME sulla vertenza sindacale della grande azienda che occupa centinaia di lavoratori nello stabilimento di Fornaci di Barga. L’incontro tra gli amministratori e la proprietà (Gruppo Manes) – che sarà ricalendarizzato a breve – è stato rimandato a causa dell’impossibilità di essere presenti a Lucca in quella data da parte dei proprietari di KME. Il confronto è stato richiesto dai rappresentanti degli enti locali, della Regione Toscana e dai parlamentari locali alla luce del recente accordo con i sindacati sul piano industriale dell’azienda che prevede l’abbandono definitivo della riconversione all’agricoltura idroponica a fronte, invece, di un potenziamento effettivo della lavorazione e produzione del rame, ossia il ritorno alla capacità fusoria dello stabilimento di Fornaci di Barga. Proprio gli aspetti legati al rilancio dello stabilimento fornacino nel medio-lungo periodo e la questione dei…