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Nel ricordo del tragico 26 dicembre 1944
SOMMOCOLONIA E RENAIO – L’emergenza pandemica in atto non ha reso possibili le consuete cerimonie che a Sommocolonia ed a Renaio si tengono ogni anno il 26 dicembre, nel giorno di Santo Stefano. In quel giorno di settantasei anni orsono a Sommocolonia iniziava la tragica battaglia scatenata da una controffensiva tedesca di disturbo denominata “Temporale d’inverno”, che alla fine di quei giorni costò la vita a militari alleati, tedeschi e fascisti, oltre che a diversi partigiani ed anche a tanti civili di Sommocolonia Furono giorni terribili che fecero scappare la gente da Barga e dintorni per sfollare verso Bagni di Lucca e durante i quali fu praticamente rasa al suolo dai bombardamenti Sommocolonia. Un Natale terribile e tragico, ben diverso da quello di questo 2020 che comunque rappresenta un altro momento difficile per tutti noi, testimoniato anche dalla sobrietà delle cerimonie che si sono svolte in forma ridottissima e diffuse su internet tramite la diretta facebook che ha realizzato il…
La lezione di Giuseppe Marchi, attuale oggi come settantacinque anni fa
Il 26 dicembre nel comune di Barga non è il giorno in cui si ricorda solo la battaglia di Sommocolonia, la controffensiva tedesca di disturbo che inizio nella notte tra il 25 ed il 26 dicembre e che alla fine portò ad un troppo grande tributo di vittime tra partigiani, civili e soldati degli opposti schieramenti. Il 26 dicembre del 1944 è anche il giorno in cui bisogna ricordare Giuseppe Marchi, di Pietro e di Italia Fontana, nato il 20 agosto del 1916. Abitava a Renaio e faceva l’operaio e dopo l’otto settembre impegnato prima con l’esercito in Francia, poi in Sicilia e poi a Roma, era fuggito alla cattura dei tedeschi ed era tornato a casa. Non era un partigiano per quello che si sa e non era nemmeno un militante di un partito politico, ma quel giorno decise che era arrivato il momento di combattere; di unirsi a coloro che stavano opponendosi ai tedeschi. Giuseppe fu ucciso in…