Tag: gioco d’azzardo
Gli studenti dell’ISI “Garfagnana” contro il gioco d’azzardo
CASTELNUOVO DI GARFAGNANA – Venerdì mattina 7 febbraio al Teatro Alfieri gli studenti dell’ISI “GARFAGNANA”, con il Dirigente Professor Oscar Guidi, hanno incontrato Don Armando Zappolini, “prete di strada” da sempre impegnato nel sociale contro le mafie e l’illegalità e a sostegno dei più deboli ed emarginati. L’incontro si inserisce nel Progetto Legalità, coordinato dalla Professoressa Anna Rita Grandini. Don Armando è portavoce nazionale della Campagna contro i rischi del gioco d’azzardo ed ha presentato il suo libro “Mettersi in gioco? L’azzardo: dalle storie di dipendenza alle strategie per combatterlo”, scritto con la giornalista Mimma Scigliano. Il libro racconta e documenta un fenomeno sociale molto diffuso, del quale non si ha ancora una percezione profonda. Don Armando, nel dibattito con gli studenti, ha parlato dei giocatori patologici e del percorso di recupero intrapreso presso la Comunità residenziale di Festà, in provincia di Modena. Altri temi affrontati sono stati i costi economici e sociali, i rischi sanitari e per la collettività,…
Una giornata di sensibilizzazione sulla dipendenza da gioco d’azzardo
BAGNI DI LUCCA – Sabato 1° giugno nella sede della Chiesa Inglese, oggi sede della Biblioteca Comunale a Bagni di Lucca, si svolgerà, a partire dalle ore 16, la giornata di sensibilizzazione sul tema “La dipendenza da gioco d’azzardo patologico”. L’evento è organizzato dal Lions Club Garfagnana, in collaborazione con il Gruppo Mogli Lions e il Serd della Zona Valle del Serchio dell’Azienda USL Toscana nord ovest.
Il PCI preoccupato per l’apertura della nuova Sala Slot sulla Fondovalle.
Lo dice in un comunicato la Sezione Lucca e Valdiserchio. “In questi giorni nella Valle del Serchio è in corso una discussione circa l’inopportunità dell’apertura di un locale da gioco e sale slot, posto tra i Comuni di Coreglia Antelminelli e Borgo a Mozzano. In periodi di crisi, con l’accrescersi delle disuguaglianze economico-sociali, la contrazione del welfare e l’inasprirsi delle situazioni di bisogno anche estremo, per milioni di italiani il ricorso alla fortuna sembra rappresentare l’unica, ma illusoria opportunità per «rimettere a posto le cose». Secondo stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità circa un milione e mezzo di italiani rientra nella categoria dei giocatori affetti da disturbi comportamentali compulsivi. Ma la questione non è riducibile a livello di patologia. L’ambito di ragionamento deve essere più ampio: etico, politico, economico e al tempo stesso civile. Il gioco d’azzardo di massa, forse, trasferisce ricchezza, ma non ne produce. Redistribuisce ricchezza ma non in senso virtuoso. Questo gioco produce quindi solo disvalori e dipendenze. Il PCI ritiene che…