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FIOM: “I problemi di KME vanno indietro di lustri e non sono solo crisi dell’ultimo anno”
Rilanciano, dopo la replica di KME ieri, Massimo Braccino, coordinatore nazionale FIOM del Gruppo KME ed il segretario provinciale Mauro Rossi. Per i due sindacalisti, che oggi tornano ad intervenire sulla stampa, i problemi della Kme non sono determinati dalla crisi dell’ultimo anno, ma da lustri, anche perché, scrivono altrimenti non si spiegherebbe il continuo utilizzo degli ammortizzatori sociali per la gran parte dei lavoratori del gruppo (circa 10 anni) e la conseguente diminuzione dello stipendio: “I lavoratori Kme sono anni che hanno lo stipendio decurtato e gli accordi sindacali sono spesso disattesi. . Vi sono poi una parte di lavoratori Kme a Fornaci di Barga che sono ai massimali della cassa integrazione; dovevano lavorare almeno otto giorni al mese, ma non ci risulta che questo avvenga”. Braccini e Rossi stigmatizzano poi il comunicato di KME: “Questa concezione aziendale di tentare di ridicolizzare tutti quelli che intervengono sul precario andamento dell’azienda denota una mancanza di un piano industriale concreto e…
Botta e risposta tra Fiom CGIL e KME; la polemica si accende
Nei giorni scorsi Massimo Braccini, coordinatore nazionale FIOM Gruppo KME e Mauro Rossi, segretario generale della FIOM di Lucca lanciavano un grido di allarme sulla situazione del settore delle Lingottiere. “Un ramo d’impresa di alto valore aggiunto, dove assistiamo ad una evoluzione lavorativa altalenante, tra scarsa produzione e improvvisi carichi di lavoro – scrivevano. Rossi e Braccini aggiungevano che dopo la cessione di importanti rami d’impresa, non vorrebbero che ci si trovasse di fronte ad altre alienazioni che potrebbero tendere a ridurre ulteriormente il perimetro del gruppo Kme a Fornaci di Barga. Secondo i due sindacalisti di passaggio in passaggio, la Kme nel corso degli anni ha ridotto il perimetro delle produzioni; la fase ora è resa delicata dalla pandemia, ma secondo la FIOM lo era già prima. Per Braccini e Rossi si rende necessario su questi temi un confronto con la direzione aziendale. Legittima, ha risposto in questi giorni KME, la richiesta di un confronto con la direzione,…
KME a FIOM: “Bizzarra la strada del comunicato stampa per chiedere incontro all’azienda”
FORNACI – “Non sappiamo se sia una necessità fisiologica o il bisogno di far sapere di esistere, ma ancora una volta, con cadenza ormai trimestrale, i vertici locali della Fiom, hanno scelto di far proclami e richieste all’azienda usando gli organi d’informazione. Nel merito, c’è la richiesta di un confronto con la direzione aziendale. Il che è assolutamente legittimo, facciamo però notare che è bizzarra la strada del comunicato stampa invece della solita richiesta alla direzione risorse umane, tanto più che fino ad oggi tutte le richieste d’incontro sono state accolte prontamente, spesso prevenute. Ma fare una richiesta all’interlocutore è così noioso, meglio una “grida” sui giornali, meno efficace per le relazioni industriali ma più creativo.” Così l’azienda KME in merito alla presa di posizione dei giorni scorsi di Massimo Braccini, coordinatore nazionale FIOM Gruppo KME e Mauro Rossi, segretario generale della FIOM di Lucca “L’altro allarme lanciato dal Braccini è quello relativo “all’andamento altalenante della produzione del settore lingottiere”.…
FIOM: “Kme, strano andamento nel settore Speciali”
FORNACI – “Di passaggio in passaggio, la Kme nel corso degli anni ha ridotto il perimetro delle produzioni. La fase é sicuramente delicata e lo era già prima della pandemia, ma da qualche settimana stiamo notando un andamento diverso, in particolare modo nel settore delle Lingottiere, gli speciali, un ramo d’impresa di alto valore aggiunto, dove assistiamo ad una evoluzione lavorativa altalenante, tra scarsa produzione e improvvisi carichi di lavoro.” Così Massimo Braccini, coordinatore naziuonale FIOM Gruppo KME e Mauro Rossi, segretario generale della FIOM di Lucca che proseguono: “Dopo la cessione di importanti rami d’impresa, non vorremmo trovarci di fronte ad altre alienazioni che potrebbero tendere a ridurre ulteriormente il perimetro del gruppo Kme a Fornaci di Barga ed in Italia. Siamo di fronte ad un gruppo industriale in affanno da anni e i lavoratori ne stanno pagando un caro prezzo, passando dall’utilizzo di un ammortizzatore sociale ad un altro. Abbiamo sempre fatto importanti accordi sindacali per tentare di…
FIOM, preoccupati per le conseguenze del coronavirus sul secondo semestre di produzione di KME
LUCCA – Il Direttivo della Fiom CGIL della Provincia di Lucca, riunito il 18 settembre 2020 presso il circolo Il Fieniledi Viareggio, esprime, con un ordine del giorno approvato all’unanimità, la propria più grande preoccupazione per la situazione economica e sociale determinata dalle conseguenze del corona virus e oparla nel lungo documento anche di KME. “Essere riusciti ad ottenere la proroga della cassa integrazione e del blocco dei licenziamenti fino alla fine dell’anno – è scritto nel documento – è stato un grande risultato. Senza questi provvedimenti saremmo già in una situazione estremamente drammatica. Dobbiamo prepararci a resistere e a far fronte ad una vera e propria emergenza licenziamenti, soprattutto nelle aziende di piccole e piccolissime dimensioni. Nelle principali aziende la pandemia ha semplicemente enfatizzato le condizioni preesistenti. Assistiamo e assisteremo a politiche tendenti ad accaparrarsi pezzi di mercato attraverso iniziative di concorrenza spietata, che sconterà un abbassamento dei margini di utilità con conseguenze negative per le aziende più deboli…
FIOM su KME: “Noi non siamo convinti che le cose vadano bene”
FORNACI – “Una cosa, del comunicato della Direzione Kme, la condividiamo pienamente: l’intenzione di convocare al più presto un incontro in cui chiarire anche la tipologia di relazioni industriali ma soprattutto per conoscere la situazione aziendale e le sue prospettive.” Così Massimo Braccini, coordinatore nazionale FIOM gruppo Kme, Mauro Rossi, segretario generale FIOM Lucca, Angelo Paternó segreteria FIOM Alessandria, Alessandra Scoscini, segreteria FIOM Firenze che immediatamente hanno replicato alla presa di posizioendell’azienda di questa mattina “La Direzione di Kme sembra voler dire che le cose vanno bene ma noi non ne siamo convinti e continuiamo ad essere preoccupati a fronte del calo di ordini che si annuncia per i prossimi mesi. Nel piano industriale presentato al Ministero nel 2016 si prevedeva di raggiungere una produzione di 80.000 tonnellate in tre anni, ad oggi non si arriva a 50.000. Esistono ancora 30 lavoratori al massimo della riduzione di orario ( e di salario ) a Fornaci di Barga ed anche alla SCT a Serravalle Scrivia…
Braccini: “Calo ordini e instabilità economica in KME; serve confronto con l’azienda”
FORNACI – La Fiom chiede un incontro a KME e valuta necessario proclamare iniziative sindacali a tutela delle garanzie occupazionali ed in difesa dei siti produttivi. Così Massimo Braccini, coordinatore nazionale Fiom gruppo Kme dopo il coordinamento sindacale nazionale Fiom Cgil del gruppo Kme per esaminare lo stato della situazione degli stabilimenti dove permane un quadro di instabilità economica ed un calo degli ordinativi, accompagnato da un aumento dell’utilizzo della cassa integrazione. “Le lavoratrici ed i lavoratori del gruppo Kme vivono nell’incertezza lavorativa da troppi anni e serve un chiaro piano di prospettiva che lasci intravedere un percorso volto al ritorno ad una condizione di stabilità – dichiara Braccini – c’è bisogno di ulteriori impegni finanziari ed investimenti da parte della proprietà in Italia e chiarezza sul mantenimento di tutti gli stabilimenti.”. Per quanto riguarda lo stabilimento di Fornaci di Barga Braccini ricorda che 35 lavoratori, a causa dell’impossibilità dovuta all’emergenza sanitaria di portare avanti l’accordo che prevedeva almeno 8…
Mauro Rossi (Fiom): “Ripartire in sicurezza”
“Che le attività produttive possano ripartire quanto prima è l’auspicio di tutti, compresi i lavoratori metalmeccanici che stanno vivendo con un reddito decurtato ed in una situazione di profonda incertezza rispetto al futuro. Quando ripartire spetta al Governo deciderlo, sulla base del parere delle autorità sanitarie e scientifiche, tenendo conto degli interessi collettivi e del bene comune.” Così Mauro Rossi, segreytario provinciale FIOM che prosegue: “In vista di quel momento dovrebbe essere condiviso l’obiettivo di prepararci per garantire una ripartenza in condizioni di massima sicurezza e di salute per i lavoratori e le loro famiglie. Proponiamo che nella nostra provincia, nel settore metalmeccanico, si lavori per la condivisione di un apposito Protocollo che individui alcune linee guida a cui attenersi una volta che le produzioni ripartiranno, e che salvaguardi la salute dei lavoratori. Si dovranno assicurare sufficienti dispositivi di protezione individuale, adeguate e periodiche operazioni di sanificazione, modifiche dei tempi di lavoro, turni, massima flessibilità possibile in entrata ed uscita,…
Braccini (FIOM): “le aziende che possono lavorare lo devono comunque fare secondo il criterio dell’essenzialità. Altrimenti prenderemo iniziatrice di mobilitazione”
In Provincia di Lucca, ed in particolare alla KME di Fornaci, ci sono state lunedì otto di sciopero proclamato dal sindacato FIOM. Dello sciopero e della necessità di fermare il più possibile le produzioni o comunque di ridurre all’essenziale le attività che possono restare aperte, ne ha parlato ieri il segretario toscano del sindacato metalmeccanici FIOM , Massimo Braccini che peraltro giudica positiva l’iniziativa di ieri. “Ieri otto ore di sciopero che mi sembra sia ben riuscito: solo in KME a Fornaci, differentemente da quando dato indicazione a livello regionale, dove le tre sigle sindacali FIM FIOM e UILM avevano chiesto unitariamente a tutte le imprese e le loro associazioni di rappresentanza a optare per una fermata generale di lunedì 23 e martedì 24 marzo, lo sciopero è stato portati avanti solo dalla FIOM: Secondo noi era giusto farlo perché c’erano le condizioni perché si dovesse avviare da tempo una fase di rallentamento produttivo e di messa in sicurezza ed…
Rossi (FIOM): “Anche i lavoratori metalmeccanici vorrebbero poter restare a casa”
LUCCA . “ Iorestoacasa “: è giusto e auspicabile. Ma tutti dovrebbero essere messi in condizione di poterlo fare. Anche i lavoratori dell’industria. Il clima che si respira tra i lavoratori metalmeccanici della nostra Provincia è di fortissima preoccupazione, riceviamo decine e decine di telefonate ogni giorno, c’è costante attesa sulle decisioni che verranno prese, si ha letteralmente paura. Si sono già verificati casi di contagi e di quarantena ( anche se in poche aziende, fortunatamente ). Generalmente le Aziende, a partire dalle più grandi, stanno adeguandosi alle misure di precauzione previste e il ricorso allo smart working si sta diffondendo là dove è possibile. Questo, però, non basta e in alcune realtà non potrebbe essere applicato. Non solo la convivenza in fabbrica o negli uffici può essere un rischio, c’è anche il fatto che molti utilizzano o sono costretti ad utilizzare i mezzi pubblici. Il provvedimento annunciato ieri sera dal Governo è giusto ma parziale. Anche l’industria doveva essere…
KME, i sindacati nazionali: “Necessità di prorogare ulteriormente gli ammortizzatori sociali”
Il coordinamento sindacale nazionale Fim Fiom Uilm ha incontrato oggi la direzione aziendale nell’ambito del coordinamento nazionale del gruppo KME. Un incontro dove sono emersi elementi che polarizzano l’attenzione dei sindacati: “E’ stata illustrata la situazione del mercato dove si è evidenziato un forte rallentamento per tutto il settore metallurgico in tutta Europa, in particolar modo per la parte più legata all’automotive. Negli stabilimenti del gruppo KME però, Fornaci di Barga manifesta una condizione di miglior tenuta, ma i carichi di lavoro e le ore lavorate sono inferiori all’anno precedente. Come organizzazioni sindacali abbiamo manifestato la preoccupazione per il rallentamento produttivo, precisando che è necessaria la continuità degli investimenti e la salvaguardia dei livelli occupazionali. In questo quadro è evidente che vi è ancora la necessità di prorogare ulteriormente gli ammortizzatori sociali in modo da accompagnare la ripresa produttiva e il progetto di rilancio”.
Dati economici KME, tra luci ed ombre. I sindacati: “Occorre proroga ammortizzatori sociali”
Tra luci ed ombre. Così il responso della commissione economica congiunta, appuntamento periodico previsto dagli accordi aziendali tra l’azienda KME ed il coordinatori nazionali FIM, FIOM e UILM che si è tenuta oggi a Fornaci di Barga “Dai dati illustrati dall’azienda emerge un quadro di miglioramento economico a livello globale, con la parte italiana che ha raggiunto anche il budget che era previsto – spiegano i coordinatori nazionali FIM FIOM UILM gruppo kme, Luca Casotti, Massimo Braccini e Giacomo Saisi. Permangono tuttavia una serie di problemi, sia per quanto riguarda gli esuberi di personale, sia rispetto ai costi energetici” Questo per il 2018: “Il 2019 – spiegano infatti i sindacati – invece si presenta con una flessione produttiva che non lascia intravedere aumenti di commesse e garanzie per tutti i lavoratori. In questo quadro incerto è evidente che vi è la necessita di prorogare ulteriormente gli ammortizzatori sociali anche per il 2020 e di attivarsi fin da subito con i…