Tag: emigrazione
“Quando i toscani scoprirono ‘la Merica’”, una mostra dedicata all’emigrazione
Tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, oltre 415mila toscani lasciarono la loro terra per sfuggire alla miseria e alla disoccupazione. Un esodo di proporzioni bibliche di contadini e operai diretti a cercare fortuna nelle Americhe, ma anche in Gran Bretagna o in Francia, dove era richiesta manodopera per le industrie locali e per le grandi opere (strade, ferrovie, ecc.) necessarie allo sviluppo economico di quei Paesi.La mostra «Quando i toscani scoprirono ‘La Merica’», allestita in questi giorni nei locali della ex-caffetteria di Palazzo Ducale, racconta queste storie di miseria e di speranza. Fotografie e documenti originali provenienti dall’archivio della Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana danno un volto a quanti partirono, anche dalla Lucchesia, e si imbarcarono con una valigia di cartone alla ricerca di un lavoro migliore o con il sogno di fare fortuna. Spinti dalla situazione di progressivo impoverimento ma anche da motivi “positivi” di attrazione verso l’estero, come la possibilità di guadagnare…
Un monumento alla migrazione lucchese e toscana
Un’opera scultorea che ricordi il gesto che i Lucchesi, più di tutte le altre provincie toscane, hanno compiuto, e che testimoni il legame che ancora li lega alla loro terra. Un’opera d’arte che arricchirà il museo diffuso della nostra città. Lunedì 8 settembre sul sito della Fondazione Banca del Monte di Lucca (www.fondazionebmlucca.it), sarà pubblicato il bando per la realizzazione di un’opera scultorea da collocare nel contesto urbano, che sarà realizzata grazie all’associazione e alla Fondazione. L’iniziativa è stata presentata mercoledì 3 settembre: alla conferenza stampa sono intervenuti il presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca, Alberto Del Carlo, il vicepresidente Giuliano Nieri, la presidente dell’associazione Lucchesi nel Mondo, Ilaria Del Bianco (nella foto). “Con questo bando, cerchiamo un monumento che sappia parlare dell’emigrazione di ieri e di oggi, con la valigia di cartone e con la laurea specialistica in medicina o ingegneria. Dovrebbe inoltre evitare di copiare il passato, ma essere contemporaneo, testimone della nostra epoca: un qualcosa…
“The boy in the photograph”, la straordinaria vita di un bargoestero
Si chiama “the boy in the photograph” ed è la biografia di Bill Pieri trascritta da audio interviste dallo scrittore James Warden.L’altro giorno, questo libro, è arrivato presso la nostra redazione con una breve lettera di accompagnamento firmata dall’autore (Terence Cant, quando non scrive romanzi), aprendo così la porta su un’altra storia di ordinaria emigrazione. Bill Pieri, il “ragazzo nella foto”, è infatti uno dei nostri bargoesteri naturalizzati britannici che però non ha mai sciolto il legame con la terra di origine. L’autore, che ha voluto che la storia della sua vita fosse edita solo dopo la sua morte per una sorta di “pudore”, svela così un altro capitolo di straordinarie storie ordinarie vissute da molti coraggiosi emigrati: la nascita in tempo di guerra, la dissoluzione della famiglia a causa del servizio militare del padre e delle ristrettezze economiche, gli anni dell’orfanotrofio e la separazione dai fratelli, la difficile gioventù fino alla riscossa, all’arrivo dell’amore e della solidità economica con…
Successo della presentazione a Glasgow del libro La Via della Scozia
Il 4 novembre scorso, presso l’Arcidiocesi di Glasgow, è stato presentato il volume La Via della Scozia. L’emigrazione barghigiana e lucchese a Glasgow tra Ottocento e Novecento di Nicoletta Franchi. L’evento ha richiamato molti italo-scozzesi e varie personalità tra cui l’Arcivescovo Mario Conti , la dottoressa Terri Colpi esperta della storia dell’emigrazione italiana in Scozia, il Console Onorario Leandro Franchi, lo sceneggiatore Sergio Casci, il Cav. Adriano De Marco Presidente del COM.IT.ES, i Professori Eileen Millar dell’Università di Glasgow, Andrew Wilkin dell’Università di Strathclyde e Carlo Pirozzi dell’Università di Edimburgo.Non era presente nessun rappresentante istituzionale della nostra comunità. Da Barga è arrivato però un messaggio del sindaco Marco Bonini, che ha inviato i saluti a nome della comunità di Barga sottolineando come il libro, già presentato a Barga ad agosto, sia un importante contributo alla storia dell’emigrazione barghigiana.L’evento è stato introdotto da Terri Colpi, autrice di The Italians forward e The Italian Factor, che ha offerto al pubblico una panoramica…
- 1 di Redazione
Che Barga, terra di migranti, sia vicina a Lampedusa e ai suoi naufraghi
Barga, terra di migranti, è vicina a Lampedusa.Impossibile restare indifferenti di fronte a quanto sta succedendo in queste ore a Lampedusa, teatro involontario di una strage di migranti come non ne accadeva da anni. Per quanto tutto questo ci sembri remoto sia geograficamente che socialmente, lo strazio dei sopravvissuti, l’impegno dei soccorritori, l’inadeguatezza delle strutture e delle istituzioni non sono così lontani da noi. Come ci ricorda Sonia Ercolini, infatti, anche noi barghigiani siamo un popolo di migranti che per decine e decine di anni abbiamo cercato fortuna e speranza oltre mare.Non dimentichiamolo. Nuovamente al telegiornale sono apparse immagini sconvolgenti dalla coste della nostra penisola. Soccorritori che cercano di aiutare i loro fratelli migranti ormai allo stremo delle loro forze. Un uomo piange il suo bambino morto durante il loro viaggio di speranza”… voleva regalarli una nuova vita invece il suo regalo è una tomba nelle acque fredde del Mediterraneo. Ancora oggi dobbiamo testimoniare scene agghiaccianti dove prevale la sofferenza…
L’autunno inizia dal Ciocco – al via il primo Festival
Ha preso il via questa mattina (sabato 21 settembre) l’edizione numero “0” del Festival d’Autunno, un’iniziativa ideata da Ciocco Tenuta e Parco e patrocinata dai comuni di Barga e Fosciandora per valorizzare un periodo dell’anno – l’autunno, appunto – che ha molto di offrire.Dai prodotti della natura ai colori del bosco, questa stagione merita tutta la valorizzazione possibile soprattutto in Mediavalle, dove in questi mesi la terra offre funghi, castagne, uva, frutta e un ambiente ricco di sorprese.Partendo da questo presupposto la tenuta del Ciocco, per questo fine settimana, sarà un punto di riferimento per gli ospiti dell’hotel e per tutti i visitatori, i quali potranno trovare in mostra prodotti locali e artigianato tipico così come i migliori sapori e manufatti di altre parti d’Italia. Accanto alle nostre eccellenze, infatti, il Ciocco ha voluto proporre anche le particolarità di altre terre, come le lane casentinesi, le terrecotte dell’Impruneta, le pietre dure fiorentine e molto altro ancora, tra cui salumi di…
Al Ciocco evento dedicato ai migranti dalla Valle del Serchio
Si svolgerà il 22 settembre alle ore 11 “Non c’è autunno senza ritorno”, l’evento dedicato ai migranti dalla Valle del Serchio ideato e organizzato da Il Ciocco Tenuta e Parco.L’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’Associazione Lucchesi nel Mondo, con la partecipazione della Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana e la Fondazione Giovanni Pascoli e con il patrocinio del Comune di Barga e del Comune di Fosciandora, prevede una cerimonia di benedizione e la donazione di una targa commemorativa. Interverranno Ilaria del Bianco, presidente dell’Associazione Lucchesi nel Mondo, Pietro Luigi Biagioni, direttore della Fondazione Paolo Cresci e Marco Bonini, sindaco di Barga.L’evento si svolgerà nell’ambito della 1° edizione del “Festival d’Autunno”, lamanifestazione che si ispira alla stagione autunnale organizzata da Il Ciocco in collaborazione con Event Service e che si terrà all’interno della Tenuta sabato 21 e domenica 22 settembre. Al festival saranno presenti più di 40 stand di espositori provenienti da tutta Italia con un’ampia e variegata gamma…
Sabato e domenica al Ciocco il festival d’Autunno
Si ispira alla stagione autunnale che ci regala colori, profumi e sapori inconfondibili l’evento dal titolo “La Piazza del Ciocco. Festival d’Autunno”, l’evento in programma il 21 e il 22 settembre presso il Ciocco Tenuta e Parco, il noto complesso turistico a pochi km da Barga, cuore e centro della Valle del Serchio, in Toscana.Il Festival, che si svolgerà nel piazzale all’interno della Tenuta e sarà aperto al pubblico con ingresso gratuito e orario continuato dalle 10 alle 19, punta a far conoscere e a valorizzare le eccellenze e i prodotti tipici del territorio, come l’artigianato, l’enogastronomia e il tessile attraverso degustazioni, spettacoli e attività organizzati per l’occasione. E per deliziare il palato dei visitatori ci saranno stand con salumi di cinta, prosciutto bazzone, ricotta, formaggi pecorini e caprini tipici, granoturco, farro e castagne, miele e confetture e si potranno gustare anche vino, peperoncino e olio locale.Qualche indicazione in più. Presso La Piazzetta: “Dalla Valle del Serchlo al Casentino” –…
“La via della Scozia”, l’emigrazione barghigiana e lucchese raccolte in un libro
Prende il titolo di “La via della Scozia” e traccia i contorni dell’emigrazione barghigiana e lucchese a Glasgow tra ottocento e novecento il libro di Nicoletta Franchi, un lavoro patrocinato dalla Fondazione Cresci per delineare quanto più possibile il fenomeno migratorio che colpì le nostre terre tra Ottocento e Novecento.Tramite un’approfondita ricerca di documenti, sia italiani che scozzesi, la Franchi affronta la storia dell’emigrazione indagando i presupposti che l’avviarono svelando le conseguenze ed i risvolti che ebbe poi nelle terre di origine e di arrivo.L’arrivo dei primi migranti la cui professione era quella di figurinai – i primi ad arrivare in Scozia ed in altre parti del mondo nell’Ottocento – l’evoluzione del business in gelaterie, fish and chips shops e ristoranti; le battaglie per lavorare in termini di legge; l’integrazione e il mantenimento della propria cultura sono i temi affrontati dalla ricercatrice, dottoressa in Lingue e autrice di diversi saggi sull’emigrazione.Anche se spesso difficoltosa da ricostruire per la mancanza o…
Emigrazione 2.0: un ritorno al passato? Un articolo di Dino Nardi
La lettera e l’articolo che vi proponiamo di seguito ci sono stati inviati da Dino Nardi, “svizzero-fornacino” sindacalista da sempre impegnato a favore dei diritti degli italiani all’estero. La riflessione che ci propone è sull’”emigrazione 2.0”, sul ritorno, cioè, di un fenomeno che fu caratteristico 50 anni fa e che prepotentemente sta tornando attuale a causa della crisi economica e delle scarse possibilità di impiego che l’Italia, al momento, è in grado di offrire. La sua missiva comincia spiegando i presupposti che hanno portato alla stesura dell’articolo pubblicato più sotto ed è corredata da dati che dipingono il quadro della emigrazione italiana del presente. In aumento, come è facile intuire, ma purtroppo non più così proficua come è stato per le passate generazioni. Il motivo che mi ha spinto a farlo (realizzare l’articolo pubblicato sotto, ndr) è dovuto al fatto che due nostri conterranei, un giovane appena laureato e un padre di famiglia rimasto disoccupato, essendo evidentemente a conoscenza della…