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Due escursionisti soccorsi sull’Appennino barghigiano. Si erano persi a causa della nebbia
RENAIO – La fitta nebbia del pomeriggio di ieri ha fatto loro perdere ogni punto di riferimento e così si sono persi ieri sull’appennino barghigiano, due escursionisti modenesi di 29 e 23 anni, poi comunque rintracciati e condotti in salvo dalla stazione di Lucca del Soccorso Alpino Toscano. La richiesta di aiuto è partita ieri pomeriggio r da qui l’intervento degli uomini del SAST per soccorrere i due escursionisti che erano partiti ieri mattina da Lago Santo sul versante modenese, per raggiungere il rifugio Santi alla Vetricia, nel comune di Barga. Nella fase di rientro verso il Lago Santo sono stati colti dalla nebbia e hanno perso la traccia di sentiero. L’allarme è scattato verso le 17.30, ma in poco tempo i due escursionisti sono stati raggiunti dalla squadra dei soccorritori che poi, co il buoio già sopraggiunto, ha provveduto a riaccompagnarli al Rifugio Santi e da, qui, in auto, fino a Barga dove poi con un taxi hanno fatto…
Due giovani escursionisti emiliani dispersi in Appennino ritrovati dal Soccorso Alpino
RENAIO – Si erano persi ieri pomeriggio nel tentativo di recuperare i loro cani che erano scappati al loro controllo e per ritrovare la strada hanno chiesto aiuto al Soccorso Alpino, attivando la richiesta tramite la app GeoResq molto utilizzata dagli appassionati di montagna. I due escursionisti, due ragazzi di Reggio Emilia di 23 e 24 anni, avevano lasciato l’auto al parcheggio del Lago Santo, in provincia di Modena con l’intenzione di raggiungere insieme alle loro bestie la vetta del Monte Giovo che si affaccia sulla provincia di Lucca. Durante l’escursione i due cani sono però sfuggiti al controllo dei due giovani, che nel tentativo di recuperare gli animali, si sono alla fine persi, dopo essersi addentrati nella boscaglia. Con il sopraggiungere del buio e l’intensificarsi della nebbia, come sovente avviene in Appennino soprattutto quando il tempo peggiora, i due hanno così hanno attivato i soccorsi. Quando hanno effettuato la chiamata di soccorso erano nella zona di Pian dell’Altaretto in…
Festa grande a Pedona in omaggio a San Maurizio ed in ricordo degli alpini caduti in Russia
Domenica 23 Settembre 2018, per la festa di San Maurizio, giornata di importanti celebrazioni a Pedona. I paesani hanno preparato con cura un paese accogliente e pulito, imbandierato per ricevere con gioia il nuovo pievano, i parrocchiani e un folto numero di alpini. Dopo la santa messa solenne, celebrata da don Giovanni Cartoni e dal diacono Marco Tomei, con la presenza del coro interparrocchiale e dei campanari di Barga capeggiati da Enrico Cosimini, all’esterno della chiesa sono proseguite le celebrazioni di S. Maurizio, patrono di Pedona ed anche degli alpini. È stata scoperta la lapide, ristrutturata per l’occasione, corredata di foto e benedetta, dei sette alpini caduti nella guerra in Russia sul fiume Don nel Gennaio 1943. Il drammatico episodio è stato ricordato dall’assessore alla cultura, Giovanna Stefani, che ha tratteggiato con delicatezza il periodo storico. Lorenzo Tonini ha letto una commovente lettera trovata addosso ad un alpino morto assiderato durante la ritirata, che in certi casi è stata lunga…
Ricordare gli alpini barghigiani scomparsi in Russia: un invito
Ho recententemente letto il libro di Lorenzo Angelini sulla sorte degli Alpini di Garfagnana che hanno partecipato alla campagna di Russia nella seconda guerra mondiale.Come spesso capita, l’autore ha inteso la Garfagnana in senso stretto, limitando le sue ricerche ai soldati dei soli Comuni garfagnini ed a fornire solo il numero degli scomparsi per quanto riguarda i restanti Comuni della Valle del Serchio. Credo che sarebbe ottima cosa fare un ulteriore piccolo sforzo e integrare questa ricerca con testimonianze e memoria di chi, sopravvissuto o scomparso , partendo dalle nostre famiglie, ha partecipato a questa pagina terribile ed eroica della guerra in Russia. Ricordo, da piccina, la Signora Gelsuma Piacenza, mia vicina di casa, che ancora negli anni sessanta attendeva il ritorno del suo figliolo disperso in Russia, del quale mi mostrava addolorata la fotografia. Ci sono tanti signori che portano il nome di qualche caduto o disperso.. In breve, non credo che sia una memoria ormai perduta, perché, specie…