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Crisi Fanin. I lavoratori: “Vogliamo chiarezza dalla presidenza. Le istituzioni non ci stanno aiutando”
Vogliono chiarezza, voglono che qualcuno dica loro come stanno effettivamente le cose e che anche le istituzioni, che avevano promesso il loro interessamento ma che poi non si sono più viste, li aiutino a risolvere la situazione. In sostanza sono queste lle voci che riassumono le richieste dei 90 lavoratori della Cooperativa Fanin di Fornaci (70 dei quali sono soci dipendenti e 20 semplicemente dipendenti ), azienda che da anni fa parte dell’indotto di KME che rappresenta praticamente l’unico committente della Fanin e che da alcuni mesi ha dichiarato di trovarsi in crisi ed ha richiesto ai lavoratori per evitare conseguenze più serie, un decurtamento del salario del 16% per far fronte alle difficoltà finanziarie. Decurtazione che secondo gli accordi, denunciano i lavoratori, doveva durare cinque mesi e invece sta proseguendo. Facendo crescere anche la preoccupazione per la perdita dei posti di lavoro. Davanti all’ingressò dell’azienda stamani si sono ritrovati tutti i lavoratori, appoggiati anche da alcuni colleghi in rappresentanza…
Sciopero alla Coop. Fanin di Fornaci
“L’azienda si assuma le proprie responsabilità: presenti un piano industriale serio e di rilancio. E ripristini corrette relazioni con i lavoratori e i loro rappresentanti” così la Rappresentanza sindacale Unitaria della Coop. Fanin di Fornaci di Barga che ha proclamato per mercoledì 25 febbraio uno sciopero di 8 ore con presidio davanti ai cancelli della direzione. “Non si può pensare di gestire un’azienda facendo pagare il prezzo della cattiva gestione ai lavoratori – dicono i sindacalisti -Abbiamo denunciato da mesi quanto sta avvenendo alla Coop. Fanin di Fornaci di Barga e le difficoltà sempre più evidenti in cui versa l’azienda.I lavoratori hanno anche voluto dar credito agli appelli del presidente e hanno già fatto pesanti sacrifici in questi ultimi sei mesi: ora basta. Non si può più accettare il solito ricatto: o ti riduci il salario o perdi il posto di lavoro… Siamo consapevoli del periodo di crisi che sta vivendo il Paese e anche il nostro settore. La…
Il turismo sente la crisi? Gli operatori commerciali rispondono così.
Abbiamo condotto un’inchiesta sul tema del turismo in alcuni locali e ristoranti di Barga, e dai dati ottenuti sono emerse delle opinioni piuttosto discordanti. La domanda è: qui a Barga il settore del turismo risente della crisi?Adele della trattoria “Da Riccardo” e gli addetti de “La Gelateria” ci parlano di un leggero ribasso rispetto agli anni scorsi: «Sì, abbiamo riscontrato un calo nell’affluenza di turisti. Gli stranieri rimangono sempre in maggioranza rispetto agli italiani, ma, in confronto agli anni passati, se ne vedono molti meno. Quasi sicuramente il problema è la crisi economica, ma non sono da escludere nemmeno le condizioni metereologiche, che hanno indubbiamente influito negativamente sugli spostamenti dei turisti». Insomma, meno turisti e per la maggior parte provenienti dall’estero, attirati non solo dalla cittadina in sé, ma anche dalle feste e dai vari eventi musico-culturali di cui Barga è ricca. Una situazione plausibile alla fine, e non troppo diversa dall’anno passato. Dal punto di vista di Giovanni dello…
KME: ecco i particolari dell’accordo
Dopo un periodo di confronto franco e corretto, venerdì 17 aprile 2009, presso la sede del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, i rappresentanti di KME e delle Organizzazioni Sindacali, hanno firmato un accordo sui provvedimenti necessari per affrontare la pesante crisi che ancora colpisce i mercati di riferimento dell’azienda e che l’hanno costretta ad annunciare il mese scorso per l’Italia un piano di esuberi strutturali per circa 215 dipendenti..Un accordo importante che di fatto fa sfumare lo spettro dei licenziamenti che da settimane tenevano con il fiato sospeso anche in Valle del Serchio dove i posti a rischio erano 130.Sono state esaminate tutte le strade percorribili per ridurre al massimo l’impatto sociale dei provvedimenti adottati e il costante dialogo con le parti sociali ha consentito di individuare alcuni strumenti ritenuti i più adeguati a gestire i prossimi mesi.Sarà adottata la mobilità per coloro che hanno i requisiti necessari per il pensionamento e per i volontari che non si…
- 1 di Redazione
Spiragli sulla crisi di KME
Crisi KME. Ci sono spiragli positivi per quanto riguarda lo spettro dei licenziamenti presso lo stabilimento metallurgico di Fornaci di Barga, dopo l’annuncio di 130 esuberi da parte dell’azienda. In questi giorni a Firenze e poi presso l’associazione industriali di Lucca, si sono svolti incontri tra i sindacati e KME dove è emerso un atteggiamento positivo da parte della dirigenza per intraprendere un cammino che porti alla scelta di percorsi alternativi ai licenziamenti.In sostanza ci sarebbe l’apertura dell’azienda alle richieste dei sindacati, ferme sul punto di non perdere i posti di lavoro.Questi gli sviluppi della situazione, come reso noto dal segretario provinciale FIOM – CGIL, Massimo Braccini stamani a Fornaci per partecipare ad uno sciopero di un’ora delle maestranze, legato però più che agli esuberi, ai metodi scelti fino ad ora da KME per affrontare la crisi. Il riferimento è alle scelte attuate con la cassa integrazione che di fatto non garantiscono a tutti un orario lavorativo adeguato e soprattutto…
- 1 di Redazione
Domani il consiglio comunale aperto sulla crisi KME
Il consiglio comunale straordinario di domani (sabato 14 marzo) convocato dal sindaco di Barga, Umberto Sereni, sta raccogliendo adesioni da tutta la Valle. L’iniziativa infatti è sostenuta anche dalla Provincia e dalle due Comunità Montane. Oltre a queste sono stati invitati in forma ufficiale, con Labaro e fascia tricolore, tutti i sindaci della Valle del Serchio. Invitati anche parlamentari, il presidente della Regione, assessori e consiglieriregionali. Il consiglio è comunque aperto a tutte le forze sociali coinvolte e interessate.La notizia diffusa nei giorni scorsi da KME ha profondamente scosso il tessuto sociale e già prospettato ricadute negative anche su tutta l’economia di un’area. La scure che potrebbe colpire la Valle con la ventilata possibilità di 130 licenziamenti nello stabilimento KME di Fornaci (215 in tutta Italia nelle fabbriche del gruppo) sta destando preoccupazione a Barga e in Valle del Serchio come testimoniano le prese di posizione di questi giorni di politici, amministratori, esponenti del mondo economico locale. 130 famiglie senza…
La vicenda KME: intervengono i sindacati e Rifondazione
La crisi KME e lo spettro di 130 possibili licenziamenti continua a tenere viva l’attenzione in una Valle del Serchio che sta cominciando seriamente a fare i conti con la recessione.Sui 130 esuberi presso lo stabilimento metallurgico di Fornaci torna ad intervenire il segretario provinciale FIOM-CGIL, Massimo Braccini secondo il quale non siamo ancora all’interno di nessuna procedura formale e, sono previsti ulteriori incontri sindacali: “ma teniamo a precisare che non accetteremo nessun tipo di percorso che non dia garanzie certe a tutti i lavoratori. L’azienda è da tempo che fa ricorso alla cassa integrazione ed è evidente che si presenta all’appuntamento della crisi già in crisi,ma questo non vuoldire che debbano essere i lavoratori a dover subire questa situazione”. “I lavoratori – continua Braccini – sono anni che stanno facendo sacrifici, in attesa dell’auspicata ripresa, ed è evidente che, anche questa volta, invece si presenta un quadro delicato e pesante, dove all’interno vi sono anche tutta una serie di…
- 1 di Redazione
KME annuncia: 130 esuberi nello stabilimento di Fornaci di Barga
Sono 215 gli esuberi annunciati ieri da KME e che riguarderanno anche lo stabilimento metallurgico di Fornaci di Barga dove perderanno il lavoro 130 persone.Un duro colpo per la realtà occupazionale della Valle del Serchio, che da tempo peraltro si temeva a causa dell’avanzare della crisi economica.L’azienda ha reso noto la notizia con un proprio comunicato stampa in cui annuncia un piano di riduzione strutturale del personale che interesserà circa 215 dipendenti e riguarderà sia gli stabilimenti produttivi, sia gli uffici commerciali e direzionali.La decisione è conseguente alla grave crisi economica internazionale che ha provocato pesanti ripercussioni anche sugli ordinativi di questa realtà industriale.I rappresentanti sindacali nazionali sono stati informati ieri mattina degli esuberi, al fine di avviare il confronto sulla materia.Prima di arrivare a questa riorganizzazione, come sottolinea il comunicato, si era fatto ricorso alla riduzione degli orari di lavoro tramite ammortizzatori sociali temporanei: “ma ora, prendendo atto del perdurare della crisi – scrive l’azienda – KME si è…
Contratti di solidarietà alla PCMC di Diecimo
L’azienda PCMC Italia, con sede a Diecimo di Borgo a Mozzano, da domani primo ottobre attuerà i contratti di solidarietà, una riduzione generalizzata dell’orario di lavoro che riguarderà tutti i lavoratori dipendenti. La PCMC occupa circa cento dipendenti, produce macchine per carta e, già nel periodo estivo aveva messo a conoscenza la RSU e la scrivente Organizzazione sindacale delle varie difficoltà che stava incontrando l’impresa, in particolar modo dovute alla concorrenzialità, al calo dei prezzi e alla riduzione degli ordinativi, tanto da pensare ad una riduzione del personale.Abbiamo avviato una serie di confronti, volti a trovare una soluzione ed abbiamo concordato un progetto di rilancio che va ad intervenire sulla riduzione complessiva dei costi,una maggiore copertura di mercato e la ricerca di migliori livelli di tecnologia per far fronte alle diverse esigenze internazionali. Insieme a questo, abbiamo mantenuto una ferma posizione riguardo al mantenimento dei livelli occupazionali, concordando e definendo l’apertura della procedura dei contratti di solidarietà, riuscendo a stabilire…