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Festività di Santa Elisabetta
(In apertura una immagine della chiesa di Santa Elisabetta) Domenica 15 e martedì 17 novembre si terrà a Barga la Festa di Santa Elisabetta che vedrà alcune celebrazioni promosse grazie alla spinta della Fondazione Conservatorio Santa Elisabetta. Domenica 15 alle 16 presso le sale del Conservatorio si terrà “Misteriose presenze: i più antichi ammiratori e custodi del Pergamo del Duomo di Barga”, una conferenza con la prof.sa Gigetta Dalli regoli dell’Università di Pisa.. seguirà alle 17,30 una santa Mesa accompagnata dal Coro Alpi Apuane. Martedì 17 novembre invece è in programma una santa messa (ore 16,30() in ricordo di tutti coloro che hanno prestato servizio presso il Conservatorio.
Festività di Santa Elisabetta
(In apertura una immagine della chiesa di Santa Elisabetta) Domenica 15 e martedì 17 novembre a Barga la Festa di Santa Elisabetta che vedrà alcune celebrazioni promosse grazie alla spinta della Fondazione Conservatorio Santa Elisabetta. Martedì 17 novembre in programma una santa messa (ore 16,30() in ricordo di tutti coloro che hanno prestato servizio presso il Conservatorio.
Ladri in azione nella chiesa del Crocifisso
Furto nella chiesa barocca del Crocifisso a Barga, una delle più belle tra quelle presenti nel centro storico. Ignoti hanno trafugato due teste d’angelo risalenti al 1600 che si trovavano sull’altare centrale della chiesa. Un furto insomma di notevole portata, del quale si è accorto in questi giorni un visitatore che spesso frequenta questa chiesa. Subito è stato avvertito il proposto don Stefano Serafini che ha provveduto a sporgere denuncia presso la stazione carabinieri di Barga. Le indagini sono in corso anche se la speranza di ritrovare le due teste d’angelo sono poche.
La storia della chiesa nuova a Fornaci
Il primo parroco che si adoperò per una nuova chiesa, – “per la quale vivo, lavoro e mi sacrifico”, scrisse in un biglietto indirizzato al comm. ing. Luigi Orlando nel giugno 1929 – dopo che quella piccola e malridotta in Fornaci Vecchia fu danneggiata dal terremoto del 1920, fu don Silvio Scali. L’idea era quella di intitolarla “Tempio della Rimembranza”. Don Scali si impegnò per molti anni in questo progetto, ma, forse, nonostante che piano piano Fornaci stesse crescendo come popolazione, i tempi non erano ancora maturi. Per questa sua idea spese molte delle sue capacità ed energie, ma nel luglio 1929 dovette desistere: il terreno dove sarebbe dovuta sorgere, e per il quale da tempo era in contatto con il proprietario per giungere ad un accordo sul prezzo, fu acquistato dalla SMI. Da quel momento in poi, e fino alla sua morte avvenuta nel febbraio 1931, si prodigò per ingrandire quella esistente. La ditta che vinse l’appalto per i…
Casina via di Solco. Sbarrati gli accessi. L’immobile è in vendita
Ci sono novità per la casina fatiscente in via di Solco a Barga. Ieri fa sono apparsi cartelli che ne individuano la proprietà o meglio che informano sulle sue sorti, ma soprattutto chi di dovere ha provveduto a sbarrare gli accessi all’immobile, pericolosamente frequentato da bambini e ragazzi ed accessibile fino ad ora a tutti, tanto da essere divenuto ricettacolo di rifiuti di ogni genere abbandonati al suo interno. L’immobile risulta adesso in vendita, come affisso sul cartello apposto sul cancello di ingresso, presso l’ufficio vendite giudiziarie di Lucca che ne è il custode giudiziario. Proprio tale ufficio, anche dietro segnalazione da parte del Comune di Barga a quanto risulta, ha provveduto ad incatenare il cancello ed a chiudere gli accessi del piano terra che fino ad ora arano aperti a tutti. Una buona notizia per evitare che qualcuno prima o poi vi si facesse nel male, con la speranza di tanti abitanti che l’immobile possa essereivenduto presto e si…
- 1 di Redazione
Quella casina… fonte di degrado e pericolo; i cittadini sollecitano un intervento; il Comune: “ce ne stiamo occupando”
I lettori ci sollecitano un articolo riguardante la casa dove un tempo abitavano le sorelle Chiesa, sulla Circonvallazione di Barga, in via di Solco. Le ultime segnalazioni ieri sulle pagine di Facebook del Giornale di Barga con le foto pubblicate da John Moscardini. Da anni, forse decenni, è in stato di abbandono totale; fatiscente, pericolosa perché in alcuni punti forse pericolante con i pavimenti pieni di buchi, è accessibile al piano terra e qualche simpatico amante del senso civico l’ha utilizzata negli anni per trasformarla in discarica personale di rifiuti di ogni genere. In più è meta prediletta di ragazzini in cerca di emozioni più o meno forti che spesso vengono invitati dai passanti a non entrare, ma che puntualmente tornato a frequentare questo luogo lasciato a se stesso. Rifiuti e sporcizia circondano la casa che si trova proprio a ridosso delle vecchie mura barghigiane e di uno degli accessi del centro storico. Insieme all’altrettanto abbandonato e decadente complesso dell’ex…
La storia della chiesa di Fornaci Vecchia
Nel “Catalogo delle Decime Diocesane” dell’anno 1260 erano menzionate, tra le altre chiese, una “Ecclesia Sancti Michaelis de Gucano” (Castello di Catarozzo diruto) e una “Ecclesia Sancti … de Rocha Pectorita” (Pentore, una località presso Fornaci di Barga). Per le poche famiglie di Catarozzo, molto probabilmente, questi furono i primi luoghi di culto, anche se, in zona, era già presente la chiesa di Loppia che, nel X secolo, aveva in cura le anime di 26 villaggi limitrofi. Nel XIII e XIV secolo, con le devastazioni guerresche nella Valle del Serchio, molti paesi, castelli e chiese subirono gravi danneggiamenti e la Pieve di Santa Maria Assunta in Loppia, fu una delle più compromesse. Nel 1256, con disposizione del Papa Alessandro IV, il suo Fonte Battesimale fu trasferito a Barga (ciò avvenne per le premure di un certo Gherardo di Garfagnana). In seguito, inoltre, con la traslazione della pievania da Loppia a Barga, avvenuta nel gennaio 1390, la Pieve attraversò un lungo…
La chiesa della SS. Annunziata di Barga e il suo organo
(Foto BargainFoto) – La chiesa fu edificata nel 1595 e successivamente venne abbellita e decorata con opere d’arte. Il primo organo della chiesa fu installato molto tempo dopo. Con deliberazione del primo gennaio 1673 i confratelli decisero di installare un organo sopra una cantoria in pietra: ”Coadunati li Offitiali e fratelli della Venerabile Confraternita della SS.Nuntiata di Barga in numero sufficiente nella loro solita stanza delle congregazioni per trattare etc. (…) si propose da me infrascritto di commissione del molto reverendo padre Anselmo Coletti Governatore di far fare un organo nella nostra chiesa il che sentito detti fratelli tutti annuirono, approvarono e conclusero che si facesse e perchè tutti li edifiti, come altari, finestre et altro sono di pietra etc., questo si stabilì che anche il palco di detto organo si facesse di pietra con farne il disegno, fatto e mostrato e perchè la Compagnia si ritrova assegnamenti per fare detta spesa et per questo e a tale effetto molti…
L’Autore del Beato Felice cappuccino da Cantalice di Barga.
Sul mensile Giornale di Barga del gennaio 2014, quello cartaceo, fu accolto un mio articolo che poneva in evidenza chi fosse in realtà quell’ignoto autore della pala del Beato Felice Cappuccino conservata presso la chiesa dell’Arciconfraternita di Misericordia di Barga, sino a oggi rimasta anonima.L’articolo, corredato da notizie locali di un certo interesse attinenti al pittore per parte della moglie Virginia Lavelli, essenzialmente tiene conto di una pubblicazione pisana curata da Franco Paliaga: “Pittori, incisori e architetti pisani nel secolo di Galileo”, Felici Editore, Pisa 2009, nel cui testo si svela l’autore della tela borghigiana.Tale notizia, com’era da auspicarsi, non è passata inosservata, infatti, in seno al Magistrato dell’Arciconfraternita, il governatore Enrico Cosimini ha informato tutti della novità, seduta stante deliberando di corredare la tela con una targhetta metallica in cui ritorni a essere conosciuto il suo autore che vedremo subito a seguire. Il Beato Felice Cappuccino da Cantalice Olio su tela del sec. XVII di: Giovanni di Alfonso Navarretti…
Convivio e concerto di Natale nella chiesa di Santa Elisabetta
Festa natalizia Nella splendida chiesa i Santa Elisabetta, dove sono conservate alcune delle più intense pale robbiane che fanno parte del patrimonio artistico barghigiano. L’appuntamento è per il 14 dicembre. A partire dalle 19,15 si terrà un Convivio Natalizio, presso la sala del refettorio del Conservatorio. La partecipazione alla cena prevede un contri buto di 20 euro per sostenere i ragazzi più poveri del seminario di don paolo Gahutu a Rwesero in Ruanda (la prenotazione può avvenire telefonando ai numeri 3495825743 e 3498736001).A seguire, alle 21,15 presso la chiesa di Santa Elisabetta, Concerto di Natale con il Jubilum Jazz Chorus diretto da Pietro Gaddi.L’evento è organizzato dalla Fondazione Conservatporio Santa Elisabetta di Barga.
Per i dieci anni del restauro del convento e della chiesa di San Francesco
Dieci anni fa si concludevano a Barga i lavori per il restauro ed il recupero della chiesa e del convento di San Francesco, un complesso che in se racchiude una profonda spiritualità ed una lunga storia, ma che conserva anche le sue splendide Pale Robbiane.La chiesa offre una produzione di terrecotte invetriate, perlopiù riconducibili ad Andrea Della Robbia e ai suoi figli. Prime ad arrivare da Firenze, attorno al 1490, dovettero essere la pala con l’Assunzione di Maria e le due statue di Sant’Andrea e Sant’Antonio. Al 1500 circa si può far risalire la magnifica pala della Natività; ad anni vicini al 1515, San Francesco che riceve le stimmate.Il complesso versava nei decenni scorsi in cattive condizioni: infiltrazioni, problemi strutturali, mettevano a rischio anche la conservazione stessa delle Pale Robbiane. Da qui l’opera incessante di un comitato pro restauro, presieduto dal dott. Silvano Bertieri e che vide tra gli altri Moreno salvatori tra i princèpali sostenitori, che raccolse fondi e…
I 50 anni della chiesa di Ponte all’Ania
Dopo aver archiviato i festeggiamenti in onore di S. Antonio, l’Unità Pastorale di Fornaci di Barga, Loppia e Ponte all’Ania si appresta a celebrare una data importante per la sua storia: domenica 1° maggio 2011 cadrà il 50° anniversario dell’apertura della chiesa di San Giuseppe in P. all’Ania. Una chiesa nata dalla volontà popolare, sull’onda delle esigenze di un abitato sempre più in crescita: al 1951 risale l’erezione della parrocchia quando un comitato pro erigenda chiesa già si era dotato di un baracchino di legno donato dal Comune ove celebrare le funzioni. Successivamente, grazie al dinamismo di don Giuseppe Stagni e all’opera infaticabile dei parrocchiani, il 1° maggio del 1961 l’Arcivescovo di Pisa Ugo Camozzo consacrò la nuova chiesa, pregevole opera di architettura moderna. A mezzo secolo di distanza il rettore P. Antonio Pieraccini ha dato vita ad un ricco programma di iniziativeper festeggiare il genetliaco del monumento: il calendario prenderà via con le celebrazioni religiose in onore del patrono…