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- 3 di Sara Moscardini
1 gennaio – 28 aprile 1945: gli eventi della guerra a Barga
Riportiamo di seguito la versione integrale del timeline degli eventi apparso sull’ultimo numero del “Settantesimo”, uscito lo scorso 25 aprile. Gennaio: il maltempo, la pioggia torrenziale e la neve rovinano sui massi di macerie a cui è ridotta Barga, provocando ulteriori danni e pericoli. I bombardamenti nei mesi a venire proseguiranno senza sosta. Bombardamenti si hanno nei giorni: 1, 2, 3, 4, 6, 7, 8, 9, 10, 12, 13, 14, 15, 17, 18, 20, 21, 22, 24, 25, 26, 27, 29, 30. A metà mese le truppe indiane si ritirano, per il temporaneo ritorno dei soldati della Buffalo, che riempiono la cittadina di mitragliatrici, cannoni e carri armati. Si torna progressivamente alla normalità con il ripristino della Giunta comunale. Febbraio: bombardamenti si hanno nei giorni 1, 2, 3, 4, 5, 6, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 22, 23, 24, 26, 28. Verso la fine del mese il Genio militare alleato avvia la costruzione di uno…
- 1 di redazione
Barga sulla linea Gotica: il diario della guerra a Barga
27 dicembre 1944: “Barga è un deserto; mi risulta che pattuglie tedesche sono a Porta Reale, al Giardino e nei Viali attigui; truppe incolonnate marciano verso Fornaci. Una densa colonna di fumo si eleva dai magazzini Nardini sul Fosso; sono botti di nafta che bruciano. Suppongo che ugual sorte stia toccando ai cereali e alla farina. Cannonate e mitragliate si sentono verso Loppia e Fornaci” 27 dicembre 1944: L’ invasione (via del Pretorio in centro storico distrutta dai bombardamenti) La nottata è stata pessima. Alle 6 del mattino di mercoledì 27 i tiri tedeschi rinforzano notevolmente. Alle 6,30 si ha una sosta. Quindi una ripresa, ma in grande stile. Atroce! Più che una grandine di proiettili era un annaffiamento. Da tutto il semicerchio montano si centrava la disgraziatissima Barga. Saprò poi da un testimone della Pieve Fosciana che dalle batterie postate in quei dintorni si sparava come si suonasse un organo! E lì erano tutti pezzi di grosso calibro. Questo…
Il Settantesimo: impressioni e ricordi
Pubblichiamo la versione integrale dei ricordi della popolazione apparsi sul numero di dicembre del giornale Il Settantesimo: Quando arrivarono gli Alleati abitavo al Frascone e avevo 13 anni, erano gli ultimi giorni di settembre del 1944. I primi ad arrivare furono i brasiliani i quali raggiunsero S. Pietro in Campo e si spinsero fino a Sommocolonia. Allora i tedeschi cominciarono a sparare cannonate su Mologno, sul Frascone e su Fornaci. La famiglia Cavani abitava dove ora c’è il parcheggio dei pullman. Alle prime cannonate i Cavani lasciarono la casa per andare nella stalla del Colletto dove era stato preparato un rifugio fra due muri facendo un’apertura nel muro esterno. Purtroppo da Monteperpoli li videro entrare nella stalla e immediatamente spararono cannonate sulla capanna, certamente di grosso calibro perché i proiettili perforarono il tetto e il pavimento della capanna e raggiunsero la stalla uccidendo tre persone e ferendone altre che non avevano fatto in tempo a rifugiarsi fra i due muri.…
Il “Temporale d’inverno” del Natale 1944 visto dal fronte di Fosciandora di Ivano Stefani
Il fronte di guerra che interessava il Comune di Fosciandora, passando per il crinale di Lama, andava dal Ponte di Campia fino all’Uccelliera e quasi sembrava scorresse lungo il confine naturale con quello di Barga. Il piccolo borgo di Treppignana era praticamente in prima linea (alla fine della guerra se ne vedranno le terribili conseguenze). Già alcuni giorni prima di quel Natale 1944 nei paesi fosciandorini, inaspettatamente, comparvero numerosi soldati nazi-fascisti. Quei militari, senza tante storie, irruppero nelle abitazioni ancora non occupate da soldati e vi si acquartierarono. All’approssimarsi del Natale ne giunsero parecchi altri: in una delle case di Ceserana ne alloggiarono, turbando la famiglia che lì viveva, ben diciotto; un movimento importante di truppe, spintesi fin lassù da La Villa, avvenne nella zona delle Prade Garfagnine; nel paese di Riana, tanto che “neanche un chicco di grano” sarebbe caduto a terra (ricordo di un residente), la vigilia fu alquanto movimentata; anche dalla frazione di Lupinaia, insieme a muli…
12 ottobre – 31 dicembre 1944: gli eventi della guerra a Barga
Qui potete trovare la versione integrale del timeline pubblicato sul secondo numero del giornale Il Settantesimo: Ottobre, 12: Una trentina di brasiliani (“educati e silenziosi”) si acquartierano presso la canonica, avvisando mons. Lombardi che “la notte non sarà tranquilla”. Con queste parole annunciano uno dei primi bombardamenti e cannoneggiamenti che flagelleranno quasi quotidianamente il territorio di Barga nei mesi successivi; nel capoluogo e nelle frazioni saranno sempre più devastanti i danni agli edifici, alle chiese, alle abitazioni, mentre il numero delle vittime si accresce di giorno in giorno. Ottobre: Bombardamenti, sia americani che tedeschi, si hanno nei giorni 14, 15, 16, 17, 18, 20, 25, 26, 27, 29, 30, 31. Ottobre, 15: Si sospendono le funzioni religiose in Duomo, considerato troppo esposto. I brasiliani sono attestati lungo la linea Arsenale – Corsonna – Riovillese – Sommocolonia. Ottobre, 18-20: I tedeschi ordinano lo sfollamento di Castelvecchio. Castelvecchio, Caproni e Albiano rimangono per lunghi mesi terra di nessuno: “per lì convenivano pattuglie…
Nel 70° di Barga sulla Linea Gotica: i caduti civili e partigiani
Per la ricorrenza settantesimo anniversario del drammatico periodo di Barga sulla Linea Gotica (ottobre 1944 – aprile 1945) crediamo sia doveroso, dopo aver ricordato tutti i caduti militari nell’articolo “Proposta per un ricordo dei caduti della Seconda Guerra Mondiale”, ricordare anche tutti i caduti civili residenti nel Comune di Barga, morti in loco o altrove, così come i partigiani residenti nel Comune di Barga e caduti nel nostro territorio o altrove, e viceversa. Per farlo, come nel precedente e ricordato articolo, ricorreremo alle liste che Bruno Sereni stilò e pubblicò nel libro “La Guerra a Barga” edito nel 1968 per i tipi Gasperetti. Non essendo a conoscenza di osservazioni alla pubblicazione delle liste nel libro “La Guerra a Barga” che andiamo ripubblicando, eventualmente, se qualche lettore avesse da aggiungere dei nomi a suo tempo sfuggiti o correggere delle date, siamo a disposizione per farlo, inserendo o correggendo nel presente articolo quanto ci sarà comunicato. Avvisando comunque il lettore che noi…
Barga festeggia i 70 anni della sua liberazione per mano della Forza Espeditionaria Brasileira
Le celebrazioni per il settantesimo della liberazione di Barga dal dominio nazifascista hanno preso il via sabato 4 ottobre e sono proseguite per tutta la mattina del 5 ottobre, con il ricordo dell’arrivo delle truppe brasiliane a Barga – liberatrici, di fatto, della nostra terra dal dominio dell’esercito tedesco. Grazie alla puntuale organizzazione del giornalista Andrea Giannasi e del comune di Barga, la mattinata si è aperta a Fornaci dove, in piazza IV Novembre sotto al monumento ai caduti, sono convenuti cittadini, autorità civili e militari, associazioni per avviare il percorso di ricordo.Suggestiva e di grande impatto la presenza dell’associazione storico-culturale Linea Gotica della Lucchesia, arrivata con mezzi e divise originali e perfettamente conservate al fine di dare ancor più sentimento alle celebrazioni. La parata si è poi trasferita a Barga dove, presso il monumento ai caduti in piazza della Vittoria, sempre con l’accompagnamento della Fanfara degli Alpini, è stato reso di nuovo omaggio a tutti i caduti. Infine la…
25 luglio 1943 – 11 ottobre 1944: gli eventi della guerra a Barga
A corredo del primo numero della rivista “Il Settantesimo“, dedicata all’anniversario del passaggio del fronte a Barga, proponiamo in questa sede la versione integrale del Timeline degli eventi dal 25 luglio 1943 (caduta del fascismo) all’11 ottobre 1944, data d’arrivo delle truppe brasiliane. 1943Luglio, 25: Barga festeggia il patrono San Cristoforo. A sera i barghigiani affollano il cinema Roma, mentre si diffonde rapidamente la notizia della caduta di Mussolini. Estate: Si rimuovono le lapidi sulla facciata del comune (relative all’elevazione a città e alle ‘inique sanzioni’ della guerra d’Etiopia), l’epigrafe in memoria di Arnaldo Mussolini sul prato dell’Arringo e i fasci littorii sparsi per la cittadina. La reazione dei barghigiani, al di là dell’entusiasmo per la paventata fine della guerra, è pacata. Autunno: Dopo la proclamazione della R.S.I. Barga per diverso tempo rimane terra di nessuno, fino alla riapertura della sede del Fascio. I soldati allo sbando dopo l’armistizio trovano rifugio presso la popolazione, cosa che viene generalmente tollerata e…