Una cerimonia importante, questa mattina, ha intensificato l’impegno di Barga verso la costruzione di una comunità “unica e plurale” tramite la consegna di attestati di cittadinanza italiana onoraria a venti bambini con genitori stranieri ma di fatto nati su territorio italiano e residenti nel comune. Un’applicazione dell’istituto dello “ius soli” che, pur rimanendo puramente simbolico, esprime grande valore civile.
Il processo verso questo tipo di integrazione, che ci si augura possa essere un precedente utile a tutta la nazione, era iniziato a marzo 2013 con l’approvazione di una delibera, accolta dal consiglio e sollecitata anche da diverse gruppi politici, associazioni, cittadini, che valutava, tra l’altro, la lunga storia di emigrazione barghigiana, intrecciandosi anche con l’attuale dibattito politico e le recenti dichiarazioni del presidente della repubblica che ha giudicato ormai superato lo “ius sanguinis”.
Poi, durante la consegna del san Cristoforo d’Oro 2013 l’attribuzione, sempre simbolica, della cittadinanza onoraria ad alcuni bambini nati in Italia e residenti a Barga ed infine, questa mattina, una cerimonia ancora più intensa e partecipata dove altri venti bambini e ragazzi di diverse nazionalità sono stati dichiarati barghigiani ad honorem pur provenendo da famiglie straniere.
“Un atto fondamentale affinché questi giovani siano e si sentano protagonisti positivi e attivi della costruzione della società e delle istituzioni in cui vivono” ha dichiarato il sindaco Marco Bonini durante la cerimonia, spiegando che si tratta di “un atto che può agevolare il processo di integrazione grazie al quale le diversità culturali e religiose possono diventare una ricchezza e non un problema”.
Alla mattinata, che si è svolta presso il cinema Roma di Barga, hanno preso parte come relatori l’assessore regionale al Welfare Salvatore Allocca e l’assessore provinciale alla pubblica istruzione Mario Regoli; assente invece a causa di impegni istituzionali il senatore Andrea Marcucci che ha comunque inviato una lettera di plauso all’iniziativa. Presenti tra gli altri anche rappresentanti delle diverse parti politiche attive nel comune; il presidente dell’unione dei Comuni della Media Valle Nicola Boggi, numerosi rappresentanti di associazioni laiche e religiose del comune nonché le scuole primarie e gli istituti superiori accompagnati dalle rispettive dirigenti scolastiche.
Un’iniziativa, insomma, che è stata compresa ed apprezzata da gran parte della cittadinanza, anche se è stata accompagnata da alcuni commenti negativi che la indicavano come un modo per il comune per farsi “pubblicità”. “Niente affatto – ha spiegato il sindaco Marco Bonini – è un’iniziativa sentita e che retentiamo doverosa per Barga, così legata alle migrazioni e da sempre attenta ad esprimere valori di civiltà e democrazia.”
Presto il processo di accoglienza sarà completato con la consegna di altri attestati che saranno consegnati nelle scuole per mezzo di una delegazione della giunta e poi, per tutti i neonati che nasceranno a Barga da genitori stranieri, sarà possibile ricevere la cittadinanza onoraria simbolica al momento della registrazione all’anagrafe, così che – seppur senza alcun valore legale – chi nascerà a Barga sarà barghigiano e quindi simbolicamente italiano.
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