Nei giorni scorsi abbiamo parlato dell’impegno e del lavoro volontario dei componenti il gruppo Alpini in congedo di Barga, che proprio recentemente ha ultimato l’operazione per il restauro delle panchine di Viale Cesare Biondi.
Il Gruppo, di cui è presidente il sergente Luigi Salotti e segretario l’inossidabile tenente Antonio Nardini, è costantemente impegnato in diverse iniziative tutte al servizio della comunità, il più delle volte poco conosciute dalla maggioranza delle persone. E’ bene invece avere un’idea più precisa di quello che fa questo gruppo per la nostra comunità. Questi alpini indubbiamente rappresentano per Barga un importante tesoro in grado di realizzare tante cose buone. Con grande entusiasmo, spirito volontaristico e soprattutto con tanto amore per il proprio paese. otre che per il Corpo degli Alpini, ovviamente, che rappresentano egregiamente. (continua…)
Il gruppo Alpini in congedo di Barga è composto da 121 associati, compresi gli aggregati ed è numericamente fra i primi della sezione Pisa – Lucca – Livorno. Unico neo il fatto che la maggioranza dei soci è un po’ in su con l’età e quindi il rischio è che nei prossimi anni venga a mancare il necessario ricambio di nuove forze all’interno del gruppo. Per il momento, comunque, i suoi componenti sono tutti in forza ed animati da tanta buona volontà.
Il Gruppo è in testa a tutti i gruppi toscani per l’attività che svolge nel campo sociale. E’ stato ad esempio il primo tra le associazioni alpine ad inviare alla direzione nazionale una cospicua somma per i terremotati dell’Abruzzo.
E’ in ottimi rapporti e collabora con Comune, clero e con le associazioni del territorio a tutti i livelli.
Da oltre 10 anni, costantemente, in accordo con l’Amministrazione Comunale, la direzione didattica ed i Carabinieri, svolge il servizio di vigilanza presso le scuole elementari e medie del capoluogo. Un impegno di responsabilità svolto da diversi volontari, a disposizione per cinque giorni alla settimana.
Con trattenimenti musicali ed altre iniziative allietano ogni stagione dell’anno gli ospiti della Villa di Riposo “Giovanni Pascoli”.
Per quanto concerne la cura del territorio, gli Alpini tengono in ordine i prati che circondano la chiesa del Sacro Cuore, hanno cura dei prati e viali prospicenti le scuole superiori di Canteo, e tengono puliti dai rifiuti i sentieri del parco Buozzi. E’ l’unico gruppo della sezione che ha in cura due cappelle: la capellina che si trova sulle rive del Lago Santo modenese, e la chiesa delle Palmente, lungo la strada di Loppia, dedicate ai caduti Alpini, sotto il titolo della Madonna della Neve.
Ma non è finita: hanno ripristinato la seicentesca fontana-ninfeo di Villa Gherardi; ultimamente hanno restaurato le panchine di Canteo, come già riportato; stanno lavorando alle due antiche fonti dell’opera di San Cristoforo che si trovano nel podere della Vignola, sotto il Duomo e adesso si propongono, ottenuti i regolari permessi, di ripristinare anche la cappella esistente presso le scuole di Via dell’Acquedotto, dedicata alla Vergine assunta. L’ultima interessante iniziativa di questo gruppo che intende almeno salvare il salvabile di questa chiesina del seicento edificata dalla famiglia Angeli, da tanti e tanti anni abbandonata a se stessa.
Che cosa chiedono in cambio? Niente. Proprio niente, se non la possibilità di passare qualche ora insieme e qualche piccolo contributo soprattutto per coprire le spese sostenute. Ma per tanti impegni non chiedono e non hanno mai chiesto (né si sognerebbero di farlo), nemmeno un soldo. E’ tutto lavoro di volontariato il loro. Che peraltro oltre a fornire importanti servizi, fa anche risparmiare un bel po’ di euro per la cura e la manutenzione del nostro patrimonio.
Ci vorrebbe un premio tutto speciale, da istituire tutto per loro, ma in mancanza di questo, se già non è stato fatto, forse il comune dovrebbe cominciare a pensare a conferire anche al Gruppo il “San Cristoforo d’oro”, per riconoscere pubblicamente tutto quello che è stato fatto e verrà fatto per il paese.
Tag: gruppo, alpini, palmente, antonio nardini, barga
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