Dato l’aumento notevole dei furti nel nostro comune vorrei proporre l’iniziativa che nel nostro piccolo pratichiamo già noi nella nostra strada e che ultimamente ho letto che praticano anche a livello più diffuso nel Comune di Caronno Pertusella. E’ un’iniziativa che si basa solo su buon senso e ripropone una forma di altruismo e di solidarietà verso i nostri vicini di casa che secondo me nel corso degli anni abbiamo purtroppo perso. Questo rapporto di buon vicinato è sicuramente un modo per aumentare il senso di sicurezza nel nostro comune. Qui di seguito una sintesi dell’iniziativa che è partita direttamente dai cittadini del Comune di Caronno Pertusella tratto da un articolo di un noto quotidiano: “L’idea è nata da un ingegnere della zona che era stato in Inghilterra dove da tempo si adotta questo sistema di “Neighbourhood Watch” basato
semplicemente sui rapporti di buon vicinato, che oggi non sono più intesi come una volta. Si tratta solo di guardare la casa del vicino quando questi non c’è. Cose che una volta si facevano naturalmente. Il ruolo del Comune è semplicemente quello di favorire la diffusione del buon vicinato. Un modo per aumentare anche la coesione sociale, dare maggiore sicurezza ai residenti.
E’ stato proposto anche un adesivo che sarà affisso nella zona con scritto “Area sottoposta a controllo del vicinato: non preoccupatevi se qualcuno si avvicina per sapere che fate qui o annota il vostro numero di targa”.
Richiedo all’Amministrazione Comunale di prendere seriamente in considerazione questa iniziativa e di proporla a noi cittadini.
Per ulteriore informazione sul sistema inglese Neighbourhood Watch potete consultare il sito del governo britannico:
www.crimereduction.homeoffice.gov.uk/neighbourhoodwatch/nwatch01.htm
Neighbourhood watch… rapporti di buon vicinato
- 22 di Sonia Maria Ercolini
Leo
10 Agosto 2009 alle 16:52
bellissima idea
Buongiorno,io mi sono trasferito a Barga da circa un anno e prima abitavo proprio a vicino a caronno, paesino da certi aspetti molto simile a barga in quanto a parte la zona centrale più abitata le zone più esterne erano agglomerati di poche case circondate da campi. Il progetto era nato in quanto si era istaurato in zona un campo nomadi illegale ed erano iniziati furti con maggiore frequenza specialmente nelle zone più vicine. Naturalmente a Barga non siamo sullo stesso livello di preoccupazione ma l’idea oltre essere accettabile dal punto di vista sicurezza, a mio parere è molto interessante dal punto di vista umano, riavvicinare vicinati che non si salutano nemmeno (problema frequentissimo a milano).Da parte mio comunque sono entusiasto dell’idea anche perchè nel nostro piccolo condominio è già in uso da un paio di anni, infatti i nostri vicini sono scozzesi e da loro questa usanza è ben intrinseca nel comportamento. Spero vivamente prenda piede pure qui.
Sonia Maria Ercolini
10 Agosto 2009 alle 16:59
Neighbourhood Watch
Articolo Neighbourhood Watch firmato da Sonia Maria Ercolini
Jessica
10 Agosto 2009 alle 17:22
Barga
Non ti preoccupare Leo che a Barga l’abitudine di guardare le case e le cose altrui è ben radicata, anche senza adesivo!!
Gianfrancesco Caccia
11 Agosto 2009 alle 10:42
Neighbourhood watch… rapporti di buon vicinato
Mi fa davvero piacere che questa semplice idea da me proposta al mio Comune e diffusa in UK e USA sia stata ripresa da giornali e televisioni perchè quello che speravo era proprio di leggere che tanti cittadini Italiani responsabili e aperti ne cogliessero il significato sociale oltre che di utilità, proponendola alle proprie Istituzione e Polizie Locali così come leggo (con piacere) avviene sul giornale di Barga. Complimenti, andate avanti così!
Sonia Ercolini
19 Agosto 2009 alle 9:09
Neighbourhood watch – rapporto di buon vicinato
Grazie anche a voi per il vostro appoggio. Ho spiegato questa iniziativa già ad alcuni cittadini di Barga e anche da parte loro mi hanno dato la massima approvazione. Purtroppo a livello comunale ancora tutto tace…Vediamo a settembre dopo il caldo estivo.Ho comunque già allargato l’invito a tutti i Comuni della Media Valle sempre per email quindi speriamo che ci sarà un seguito.salutiSonia
Kolia
31 Marzo 2010 alle 13:25
Davvero una buona idea?
Non saprei se si possa ritenere una buona idea. Il fatto che lo facciano all’estero, non significa che sia una buona trovata.Più che parlare di sicurezza, parlerei di “rassicurazione” e quello dell’attivismo di cittadini per controllare il prossimo, mi suona sinistro.Piuttosto, più controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine.Si ritiene che sia più costoso? Ma io mi sentirei senz’altro più tutelato.
Ercolini Sonia maria
31 Marzo 2010 alle 17:28
neighbourhood watch
Prima di tutto vorrei sottolineare che non lo fanno solo all’estero. Quest’iniziativa è già in funzione nel comune di Caronno di Petrusella, come ho già spiegato nel mio articolo, e ultimamente anche nella provincia di Milano. Proprio qualche mese fa ci fu un servizio su TG5 che parlava di questa iniziativa a Milano. Sinceramente non capisco cosa c’è di sinistro in tener sotto controllo l’abitazione di un vicino quando è assente se è ovviamente il vicino è d’accordo – qui si parla solo di buon senso e di un rapporto di buon vicinato che purtroppo si è perso in questi anni. Con il mio vicino di casa comunque facciamo così e devo dire che dà un senso di sicurezza o “rassicurazione” e tranquillità senza ricorrere alle forze armate.
Andrea Salvoni
1 Aprile 2010 alle 17:24
si scrive “controllo”, si legge “ronde”.
Ma amici Caronnopertusellani, ma cosa mi combinate… i vostri provvedimenti in materia di “sicurezza” ora diventano paradigma nazionale, fino addirittura a giungere alla ridente cittadina di Barga, luogo notoriamente malfamato, pieno di immigrati, spacciatori, intricati giri di prostituzione e chi ne ha più ne metta. Certo, i tempi sono quelli che sono: le forze xenofobe avanzano, in una nota città toscana alcuni militanti di un partito distribuiscono bustine con sapone per lavarsi dal contatto con degli immigrati, gli sgomberi di poveri cristi immersi nella miseria ormai diventano appuntamenti sempre più frequenti, ronde di sciamannati agitatori invadono le vie delle città nella loro caccia selvaggia al migrante… e che ci vuoi fare, è la politica securitaria, bellezza. Ed ora arriviamo alla nostra cara vecchia “provincia”; come sempre, qui, tutto assume i connotati del gigantesco fraintendimento e dello strumentalismo che riempie la pancie (invece che le teste) dei cittadini. Ma cos’è questo “Neighbourhood Watch”? Questo fenomeno anglosassone, riveduto e corretto in salsa lumbard (Milano), prevede che i sindaci affidino direttamente ai cittadini, ma più ancora alle associazioni di categoria e agli amministratori di condominio, il compito di fare da sentinella nei quartieri delle città, come annotare targhe di macchine sospette, affacciarsi se un cane abbaia o se nelle vicinanze dell’appartamento del vicino si aggira qualche faccia “poco rassicurante”, o denunciare la presenza di un clandestino nel vicinato. Il tutto con tanto di appositi cartelloni e adesivi per scoraggiare i malintenzionati. La sensazione “sinistra” sopraggiunge proprio qui, cioè nella discrezionalità con la quale ci si sente di dover/poter identificare qualcuno come “sospetto” o “malintenzionato”; quali i criteri d’identificazione e annotazione dei caratteri sospetti di qualcuno? Che bella immagine: all’ingresso delle principali vie dei nostri paesi trovarsi di fronte la sicurezza privata del quartiere adibita al setaccio di chi è gradito e di chi no. Infatti, se di “controllo del vicinato” si vuole parlare, allora si deve essere chiari, e, se si prende come esempio Milano, lo si deve essere ancora di più. A Milano infatti, un assessore del Pdl ha lanciato tale “controllo del vicinato” con l’aggiunta specifica che “si potrà denunciare la presenza di un clandestino”; no, fatemi capire, per la corretta convivenza tra vicini ci vuole per forza la delazione di un cosìdetto “irregolare” a fare da collante?! Bisogna ricorrere a questa cultura del sospetto (iperindividualista ed amorale) per sentirsi più sicuri e coccolati dal vicino? E’ prendendo le targhe delle vetture che si può conquistare un invito a cena da un vicino? Voglio sottolineare inoltre che l’iniziativa di Milano che a quanto pare viene presa a modello su queste pagine appare discutibile anche per due altri motivi: 1) è una chiara mossa di coercizione politica visto che saranno i Comuni ad aver adottato questo “controllo” a ricevere maggiori risorse per la sicurezza dalla Regione Lombardia (e gli altri che non l’adotteranno, che fanno?); 2) questa mossa delle destre milanesi è un chiaro modo per nascondere la realtà dei fatti, ossia il progressivo taglio delle risorse alle forze dell’ordine dovuto alle politiche della Regione Lombardia (dai 13 milioni del 2005 si passa ai 4,5 milioni del 2009). Quindi, distinguiamo bene: una cosa è l’erosione dei rapporti sociali tra le persone di una comunità, altra cosa è la questione sicurezza, che certo non si risolve con le ronde o con le ronde-dei-vicini che, sotto altra facciata, nascondono sempre un’inesauribile diffidenza verso che non è “conforme” a certi canoni di presunta rispettabilità. Quando si prendono a modello certi esempi meglio sarebbe dirla tutta su cosa realmente si combina con questi provvedimenti.
Ercolini Sonia maria
2 Aprile 2010 alle 13:27
NEIGHBOURHOOD WATCH
Wow ! da una semplice iniziativa inocua che ho proposto quasi un anno fa leggendo un quotidiano e che si base solo sul BUON senso e un BUON rapporto con il vicino di casa, si arriva a parlare di ronde, xenofobia, razzisimo, clandestini, prostituti ! Non sapevo che a Barga esistevano queste cose ! Presumo da quanto hai detto non sei d’accordo.Comunque tranquilli tutti …..nessuno del comune ha preso in considerazione questa iniziativa. salutiSonia
franco
2 Aprile 2010 alle 14:07
Rif: si scrive
Caro Andrea il tuo e’ il classico commento del comunista nostalgico e non aperto a nuove idee,il mondo cambia e le persone cambiano. Il comunismo e’ finito basta vedere le ultime elezioni in Italia, la gente vuole sicurezza e l idea che la signora Ercolini ha proposto non e’ male.Funziona in molte parti d’Europa soprattutto nel Regno Unito.. Non mi sembra si sia fatto riferimento in alcun senso a extracomunitari o a qualche forma di razzismo come hai sostenuto, i ladri sono sia italiani che stranieri senza nessuna distinzione.. Comunque ti invito ad andare a Milano e girare la notte, ti assicuro che non e’ una bella sensazione. Scommetto se era la sinistra a presentare tale novita’ avresti commentato diversamente.Cerchiamo di essere costruttivi e non distruttivi. Ti ricordo che il comunismo e’ finito siamo nel XXI secolo non piu nel XX..
fanco
2 Aprile 2010 alle 17:43
risp. a Sonia Ercolini
Ciao Sonia,piu volte ho provato ad avere risposte dall amministrazione comunale e purtroppo non si sono mai fatti vivi..Ho scritto direttamente al sindaco tramite la sua email in comune ma anche li non ho avuto risposta. Gli unici interessati erano alcuni consiglieri dell opposizione. Sai la nostra maggioranza ha ordini ben precisi dall alto e non hanno tempo per dedicarsi ai suoi elettori.. Basti vedere cosa succede a Barga,sta diventando di nuovo una cittadina morta..
Andrea Salvoni
2 Aprile 2010 alle 21:14
però…
Vede, Sig. Franco,ciò che mi differenzia da Lei (preferisco darLe del Lei, visto che non ho il piacere di conoscerLa), almeno credo, è che almeno io non mi permetto di “scommettere” sul pensiero di nessuno, tantomeno sul Suo (non mi voglio infatti sostituire alla morale di nessuno); Lei invece conosce così approfonditamente la mia psicologia da vetero-nostalgico-centralista-comunista da insinuare che non avrei proferito parola se interventi come quello in questione fossero stati avanzati dalla “sinistra”. Peccato sig. Franco, come ho visto da altri suoi interventi su queste pagine, non perde occasione di appiattirsi sulla mera polemica, in questo caso “anticomunista”: guardi, sì, il muro di Berlino è caduto, ma anche il McCarthysmo che vede comunisti ovunque è ormai terminato da tempo. Se leggerà meglio il mio intervento noterà che sottolineo (certo, in negativo) il parallelo avanzato successivamente dalla Sig.ra Ercolini con l’esperienza di Milano, e, come ho scritto, esso diverge apertamente da ciò che viene proposto per Barga. La sua perspicacia, Sig. Franco, è lodevole: certo che sì, sono una persona di sinistra; Lei invece, a quanto pare, è una persona molto maleducata quando si arroga l’onniscenza sulle mie opinioni (“Scommetto se era la sinistra a presentare tale novita’ avresti commentato diversamente”) insinuando la mia cattiva fede nell’esprimere la mia opinione. La invito a ricordarsi che, per quanto complessa e articolata sia la natura umana, essa non contempla il dono dell’onniscenza, che, se Lei crede, è un’esclusiva di Dio. Comunque, mi stia bene.
Giannotti Paolo
6 Aprile 2010 alle 19:51
Lodevole iniziativa…
…brava Sonia.
Controllo del Vicinato
7 Aprile 2010 alle 22:37
Dr.
Complimenti per l´iniziaziva Sig.ra Ercolini, qualora Le occorresse ulteriore materiale in Italiano consulti il sito http://www.controllodelvicinato.it dove si puó anche scaricare gratuitamente il logo per eventuali cartelli o adesivi oltre a del materiale utile ad attivare il CdV nella propria zona. Il nuovo logo é senz´altro piú amichevole del precedente, che prestava il fianco a interpretazioni le quali – vedo anche sulla presente pagina – vengono spesso da chi evidentemente non sa cosa sia il buon senso. La pratica del CdV, come lei scrive, é in atto da anni in tanti quartieri delle nostre cittá, la differenza principale rispetto a prima é creare deterrenza “facendo sapere” al malintenzionato tramite cartelli che i vicini tengono gli occhi aperti. Va ricordato che la maggior parte di micro-crimini avvengono in situazioni in cui i malviventi contano sul disinteresse generale delle persone per fare i propri comodi. In caso possa esserLe utile mi contatti alla mail info@controllodelvicinato.it
Controllo del Vicinato
7 Aprile 2010 alle 22:39
Dr.
Complimenti per l´iniziaziva Sig.ra Ercolini, qualora Le occorresse ulteriore materiale in Italiano consulti il sito http://www.controllodelvicinato.it dove si puó anche scaricare gratuitamente il logo per eventuali cartelli o adesivi oltre a del materiale utile ad attivare il CdV nella propria zona. Il nuovo logo é senz´altro piú amichevole del precedente, che prestava il fianco a interpretazioni le quali – vedo anche sulla presente pagina – vengono spesso da chi evidentemente non sa cosa sia il buon senso. La pratica del CdV, come lei scrive, é in atto da anni in tanti quartieri delle nostre cittá, la differenza principale rispetto a prima é creare deterrenza “facendo sapere” al malintenzionato tramite cartelli che i vicini tengono gli occhi aperti. Va ricordato che la maggior parte di micro-crimini avvengono in situazioni in cui i malviventi contano sul disinteresse generale delle persone per fare i propri comodi. In caso possa esserLe utile mi contatti alla mail info@controllodelvicinato.it
perplesso
9 Aprile 2010 alle 13:13
…
ridicola ed inutile iniziativa
Ercolini Sonia maria
10 Aprile 2010 alle 19:46
Controllo del Vicinato
Grazie mille per l’informazione aggiornata relativa al CdV. Vorrei che il Comune capisse l’importanza di questa iniziativa e che la proponesse ai cittadini magari diventando un Comune modello per gli altri comuni limitrofi. Proprio oggi ho letto un articolo sui furti nelle abitazioni sopratutto nella periferia e nella Piana di Lucca durante l’assenza dei proprietari. salutiSonia Ercolini
el condor
11 Aprile 2010 alle 12:29
x perplesso
ogni iniziativa che si prende non è mai ridicola e inutile. Ognuno può pensarla come vuole ma non ti puoi permettere di dire che sia ridicola. Ridicolo sei tu che pensi sia ridicola.
Ercolini Sonia maria
12 Aprile 2010 alle 16:52
CDV
Consiglio a chi vuole sapere di più su quest’iniziativa di andare sul sito http://www.controllodelvicinato come ha gentilmente proposto il lettore “Controllo del Vicinato”salutiSonia
franco
13 Aprile 2010 alle 13:37
sanita’ e automedica
quando ci sara l aperitivo con l assessore sul tema della sanita’? Mi sa che su questo argomento se ne stiano bene alla larga.. Visto gli ultimi casi di malasanita’ dell automedica ultimamente,specialmente a Piano di Coreglia dove sembra(poi mi informero’ meglio) che il medico vista l ora(smontava) non sia montato/a sull ambulanza e ha deciso di mandare il paziente in gravissime condizioni(codice rosso) al pronto soccorso di Castelnuovo solo con il personale dell ambulanza..Asssurdo,spero la ASL e chi di dovere verificano tutto cio..
Gesualdo Pieroni
15 Aprile 2010 alle 12:05
Consiglio comunale straordinario richiesto da Spazio libero sulla sanità
La lista di opposizione Spazio Libero ha inoltrato una richiesta per un consiglio straordinario riguardante la sanità della valle del serchio.Inoltre abbiamo avvallato una richiesta, che lo stesso sia fatto con apertura d’ intervento a tutti i cittadinani e per questo motivo da tenersi in luogo capace di accogliere molte persone,ma dubito che questa ultima richiesta venga accolta dal nostro caro sindaco Marco Bonini.Mi auguro di sbagliami. Gesualdo Pieroni
Franco
15 Aprile 2010 alle 13:44
Rif: Consiglio comunale straordinario richiesto da Spazio libero sulla sanità
Meno male,ma dubito che il sindaco accetti una proposta del genere e a dire la verita’ non so quanti cittadini verranno visto che a Barga il neo presidente della Regione Toscana Rossi ha avuto una marea di voti..Speriamo comunque perche’ cosi come e’ ora la sanita nella valle e’ una vergogna. L unica realta’ montana che ha un automedica,ridicolo..E per di piu non funziona per niente.