Ultimamente nel Parco Kennedy e proprietà vicine si sono notati movimenti di pulizia della intricata boscaglia che lo circonda. Nel mese di gennaio, nella proprietà Poli adiacente, sono state tagliate le acacie e parte del canneto di bambù. Si poteva fare senz’altro molto meglio, ma quello che più mi sconcerta è il fatto che tutte le bottiglie di plastica, le lattine e tutto il rusco tirato di sotto, è stato lasciato li. E ora è in bella mostra di se stesso. Se si pulisce perché non togliere anche tutto quel sudiciume? Anche in considerazione che non è un angolo nascosto e soprattutto per il “DECORO” del paese.
In questi giorni ho visto che qualcuno ha tagliato alcune piante e ripulito intorno alle ortensie. Spero e mi auguro che il lavoro di pulizia non sia finito, ma nei giorni a venire venga completato con la pulizia delle “scepi” e della giungla che si trova sotto il muro della cabina telefonica inglese. Ma soprattutto, quel tratto di costa del parco, venga ripulito delle centinaia di bottiglie di plastica, lattine e quant’altro che ci sono e che sono ben visibili a chiunque si affacci dal ponte.
Caro Giuseppe,
per quanto ne so gli artefici principali della pulizia del parco sono i sempre presenti alpini di Barga che fanno tutto volontariamente e mettendoci il loro tempo e la loro fatica senza chiedere niente in cambio. Mi sembra che, già così come sta ora il parco, abbiano fatto una cosa più che lodevole e per la quale dovremmo ringraziarli invece di criticarli
Non so se puliranno il tutto anche dalla sporcizia, ma sicuramente questo non è un compito che deve spettare obbligatoriamente a loro che hanno fatto già tanto.
Il parco è di tutti, a cominciare dalla nostra Amministrazione comunale per finire a tutti noi che viviamo a Barga. Magari l’iniziativa degli Alpini potrebbe essere presa ad esempio ed innescare una catena di volontariato e interventi pubblici a basso prezzo, che farebbero solo del bene al decoro del nostro paese.
Credo che su questo dovremmo meditare tutti. Istituzioni, politici e semplici cittadini. Perché, se è pur vero che chi amministra deve prestare attenzione al problema decoro, è anche vero che non sono più i tempi che possiamo aspettarci tutto dall’alto. Tutti insieme dobbiamo voler bene ai nostri paesi.
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Luti Giuseppe
22 Febbraio 2015 alle 20:03
Prco Kennedy
Caro Luca, io non affatto criticato niente e nessuno. Ho fatto solo e soltanto una constatazione di quello che tutti possono vedere affacciandosi dal ponte. E soprattutto non mi permetterei mai di criticare gli Alpini, che, tu mi dici, si sono prestati a quanto si vede e vanno ringraziati. Quindi non mi devi far passare per uno che ha da ridire su quello fanno o no fanno gli Alpini. Non ci sto per niente. Resta il fatto che allora “qualcun’altro” dovrà provvedere a far levare tutto il sudiciume che è molto evidente e turba e disturba il “DECORO” di Barga. E comunque bisogna anche dire non si può sempre avvalersi del volontariato per fare cose che dovrebbero essere fatte dagli enti preposti. In questo caso il Comune di Barga. E sul fatto di meditare tutti, è bene tutti meditino e magari soprattutto tutti coloro che in qualche m! odo con il nome di Barga ci hanno a che fare per la loro vita di tutti i giorni. In quanto al bene per il nostro (o i nostri paesi come la metti tu) non mi sembra che quelli che come me hanno il coraggio o la sfacciataggine di andare contro corrente, tengano a Barga meno di te e qualsiasi altro. Anzi! Soprattutto non bisogna mai demordere nel sollecitare chi di dovere a fare il proprio compito. Chiunque esso sia. Ente pubblico o privato singolo. Anche con la faccia tosta e senza tanti giri di parole per dire la stessa cosa, ma non avere il coraggio di dirlo apertamente e schiettamente (cercando dare un colpo al cerchio e un colpo alla botte). In questo modo si accontenta o scontenta tutti. E magari si fa passare in cattiva luce chi dice “pane al pane e vino al vino”. E finisce che non si fa niente di ciò che si dovrebbe fare. E comunque quando le cose sono fatte a mezzo servizio sono sempre cose fatte male o non finite. Non Vi sembra? Giuseppe Luti – 21-02-2015 – ore 23! .50 *
Luca Galeotti
23 Febbraio 2015 alle 15:54
Parco Kennedy e coinvolgimento popolare
Caro Giuseppe, ti prego, non la prendere sul personale, anche perché la mia voleva essere una riflessione generale; chi come te solleva una problematica laddove c’è il bisogno di farlo, va sicuramente incoraggiato. Lo facesse più gente, facesse insomma sentire la propria voce con tanto di nome e cognome e forse le nostre istituzioni, a tutti i livelli, presterebbero più attenzione alle cose che non vanno. Perché si confronterebbero non con un malumore che non ha nome, ma con una denuncia che invece ha più di un volto.Non volevo nemmeno dare un colpo al cerchio ed uno alla botte…. Ritengo solo che in questa fase si debba sia spronare l’amministrazione a fare le cose, che rimboccarci noi stessi le maniche. Il parco Kennedy, caro Giuseppe, è lì a due passi. Se non ci pensa il Comune, e hai ragione che dovrebbe farlo, ma è anche vero che bisogna bene analizzare in questo contesto anche le problematiche che stanno vivendo comuni ed enti pubblici, per non lasciare che tutto vada in malora forse ci potremmo pensare anche io e te che viviamo, o lavoriamo, a venti metri dall’ingresso del parco…. Perché se aspettiamo o la “manna” dal cielo, si rischia di non ottenere quello che vorremmo.Tutto questo per esternare meglio la mia riflessione e la mia idea: io credo, al di là delle critiche che si possono fare a destra o a manca, e l’ho già scritto, che sia il momento di responsabilizzarci tutti, che si sia amministratori della cosa pubblica e semplici cittadini.La mia idea, anche per la pulizia del parco, sarebbe quella di organizzare un incontro pubblico, coinvolgendo innanzi tutto il comune ma anche i privati cittadini. Mettere insieme un po’ di forze e poi organizzare una giornata per la pulizia . Lo stesso discorso poi potrebbe essere adottato per altri interventi del genere. In questo caso si solleciterebbe l’amministrazione comunale e lo si farebbe, dando noi stessi una mano. Contribuendo noi stessi a valorizzare una cosa pubblica che sempre più deve fare i conti con la mancanza di soldi che va a ripercuotersi su tante voci compreso le manutenzioni ordinarie e straordinarie del territorio.
Marroni Gianmarco
23 Febbraio 2015 alle 15:54
Parco Kennedy
Giuseppe si fa sempre presto a dare la colpa alle istituzioni ma invece di criticare e basta rimboccati le maniche e dai un esempio di civilta’ e inizia a pulire il,parco. Gli alpini lo stanno facendo e magari altri ti seguiranno. Il Comune non ha piu soldi e a questo punto solo il volontariato dara la giusta risposta. Quindi come hai detto medita e invece di criticare dai il buon esempio