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- di Brunella Ponzo

Sulla via dei Magi (23 Dicembre 2016 – 6 gennaio 2017) – Gerusalemme – Betlemme – 6 Gennaio 2017

E’ il giorno conclusivo del nostro viaggio. Da Gerusalemme ci spostiamo a Betlemme, dove i magi depongono nella grotta l’oro, l’incenso e la mirra per celebrare la nascita del re dei re. Siamo felici e tristi allo stesso tempo. Un Dio si mostra davanti a noi, in un paese martoriato dalla guerra, il bambino che nasce porta speranza e conforto. Visitiamo la Chiesa della Natività, poi passeggiamo per la città, capitale del Governatorato di Betlemme, soggetta all’Autorità Nazionale Palestinese. Betlemme significa “casa del pane”. Il pasto passa in second’ordine, difronte a Nostro Signore. Ma ci piace ricordarlo spezzando un pane fra di noi, accompagnandolo con vino rosso, uno shiraz della Galilea, la terra di Maria. Fine quindicesima e ultima tappa

- di Redazione

A Fornaci una bella befana di solidarietà

Anche a Fornaci a tradizione della vigilia della befana è stata rispettata e da qualche anno a questa parte sta vivendo una nuova vita grazie all’impegno di tante persone di buone volontà e di tanti gruppi decise a valorizzare le tradizioni e la vita del paese. A cura del gruppo “mamme e chitarre”; del Piccolo Coro Chiacchiere sonore, della Schola Cantorum, di Fornaci 2.0 e Incartati, è stato riproposto il tipico canto della Befana fornacina. Il principale obiettivo era quello di valorizzare e rafforzare una bella tradizione ed insieme a contribuire a fare solidarietà, a raccogliere denaro ed alimenti da devolvere in beneficenza. Un bel gruppo, accompagnato dai musicanti, è stato formato grazie all’impegno tra gli altri della signora Rita Bonazinga, ma in generale di tanti fornacini che meritano un bel bravo ed ha girato tutto il paese, dalle case operaie fino a Fornaci vecchia, passando naturalmente lungo via della Repubblica. Altri gruppi spontanei si sono poi formanti in paese,…

- di Brunella Ponzo

Sulla via dei Magi (23 Dicembre 2016 – 6 gennaio 2017) – Gerusalemme – 5 gennaio 2017

Siamo emozionati, stiamo per arrivare a Gerusalemme e, domani, a Betlemme. Dal Mar Morto saliamo verso la città santa, lasciando alla nostra destra le mura di Gerico. Entriamo in città dalla più pittoresca delle otto porte delle mura di Gerusalemme, la porta di Damasco. Il tempo si è fermato, nel via vai dei rumorosi mercati che si trovano all’interno della città vecchia. Sembra davvero di essere tornati indietro di 2000 anni. La città ci incanta, con i suoi odori e le sue luci, con la gente e i carretti, la frutta e i sacchi di caffè esposti nei bazar, i melograni e i pompelmi che i chioschi propongono sotto forma di dissetanti spremute. Insomma, tutto supera le nostre aspettative. Non si può parlare brevemente di Gerusalemme, mi limiterò a ricordare che si tratta della città Eterna, già capitale della Giudea tra il X e il VI secolo a.C., considerata santa dagli Ebrei, dai Cristiani e dall’Islam. Vaghiamo per le strette…

- di Brunella Ponzo

Sulla via dei Magi (23 Dicembre 2016 – 6 gennaio 2017) – Mar Morto – 4 gennaio

Ci stiamo avvicinando allo Stato di Israele, arriviamo al Mar Morto, la più grande depressione salina del mondo. Tale depressione si è formata dall’evaporazione delle sue acque, non rigenerate dalle poche entrate da parte degli immissari, tra cui il fiume Giordano. Più propriamente si tratta di un lago confinante con Israele, Giordania e Cisgiordania, nella regione storico-geografica della Palestina. La sua elevata salinità non consente la vita: da cui il nome di Mar Morto. Ma resta comunque un luogo spettacolare, in cui immergersi con gli occhi e con il corpo, avendo le sue acque importanti proprietà curative. Dopo il lungo viaggio ci ristoriamo nelle sue acque. Non si riesce a nuotare, ma solo a galleggiare, si può restare quasi seduti. Finito il bagno, ci spalmiamo i fanghi caldi che sgorgano dalla terra e poi ci laviamo con acqua dolce. Insomma, una spa ante litteram. I magi, di tradizioni orientali, apprezzano questo tipo di cura del corpo e ne traggono grande…

- di Brunella Ponzo

Sulla via dei Magi (23 Dicembre 2016 – 6 gennaio 2017) – Petra – 3 gennaio 2017

Proseguendo per la Giordania, decidiamo di percorrere la via dei Re facendo tappa a Petra. La via ha ben 5000 anni ed attraversa un’area naturalistica di grande pregio, costeggiando due castelli Crociati. Il sito di Petra si rivela poco a poco, percorrendo un lungo canyon a dorso di cammello, sino al tempio principale, dove Indiana Johns ritrova il Crociato custode del Santo Graal. I colori del rosso, dell’arancione e del marrone si susseguono in movimenti quasi fluidi lungo le alte pareti di pietra, sino all’ingresso della Valle principale. In semitico (il ceppo delle lingue ebraiche ed arabe) significa infatti “la variopinta”. Se pur abitata sin dal Neolitico, Petra vede la sua maggiore prosperita’ intorno al 40 d.C, con circa 30.000 abitanti, tra cui molta gente colta, quali scribi (che scrivevano una lingua precorritrice dell’arabo) e ingegneri idraulici (per la costruzione di dighe, cisterne, canali e tubazioni per imbrigliare, controllare e conservare l’acqua). La sua fortuna derivava dall’essere collocata sulla via…

- di Redazione

Nei paesi del comune la bella tradizione della Befana. Appuntamento il 5 e 6 gennaio

Tutto pronto a Barga ed in tutto il territorio comunale, archiviato Natale e Capodanno, per festeggiare come si deve quella, che a livello di tradizione, è sicuramente l’appuntamento più celebrato. E’ naturalmente la festa della Befana che qui si festeggia con lo stesso impegno sia per la vigilia che il giorno dell’Epifania. Dalla sua casetta di legno di Pegnana sulla montagna barghigiana, immersa in un suggestivo bosco di castagni, dove la Befana ha la sua residenza ufficiale, la vecchietta arriverà a Barga giovedì 5 gennaio per incontrare i bambini. Per quanto riguarda gli eventi barghigiani l’organizzazione vede impegnati insieme Associazione Pro Loco con l’Amministrazione comunale e l’associazione Perché la Tradizione Ritorni “La Befana”, ma da quest’anno un ruolo importante lo svolgerà anche la neonata barga Artigiani e Commercianti. La vigilia della Befana made in Barga vede appunto il supporto dei commercianti impegnati in prima persona nell’accoglienza ed della giornata. Con alcune qualche novità che va saputa. In tal senso va…

- di Redazione

Il Capodanno a Barga e Fornaci

(ringraziamo per le foto di Fornaci Laura Abngelini e Roberta Zanelli) Capodanno a fasi alterne nel comune di Barga dove i ristoranti aperti hanno sicuramente lavorato per il classico cenone, ma dove in generale, almeno a livello di impressione, la gente ha soprattutto scelto di trascorrere le ore di passaggio tra il 2016 ed il 2017, soprattutto tra le mura domestiche o in casa con amici. Disertando insomma i luoghi pubblici nella maggioranza dei casi. Ed in generale con meno gente in giro per le strade Complice forse anche l’influenza che proprio in questi giorni sta mietendo vittime in continuazione anche sul nostro territorio. Con tanto di disdette del cenone per qualche avventore registrate anche in alcuni dei ristoranti della zona. Per la cronaca e per la storia, il classico appuntamento con il brindisi in Duomo, per ammirare lo spettacolo dei fuochi d’artificio, non ha visto quest’anno una grande presenza. Qualche decina di persone in tutto che, ascoltando gli inviti…

- di Brunella Ponzo

Sulla via dei Magi (23 Dicembre 2016 – 6 gennaio 2017) – Wadi Rum – 2 gennaio 2017

Percorrendo le tappe di Lawrence d’Arabia, decidiamo di fermarci a Wadi Rum, che in arabo significa Valle della Luna, zona caratterizzata da un canyon circondato da montagne sabbiose che spaziano dal giallo al bianco, dal rosso al marrone. E qui vale la pena riportare la sua citazione: “vasto, echeggiante e simile ad una divinità” (Thomas Edward Lawrence, I Sette Pilastri della Saggezza, Libro VI, cap. LXXV). Per chi conoscesse il film, si ricorderà dell’accampamento del predone del deserto Auda, con cui Lawrence si alleò per conquistare Aqaba. Personaggio a proposito del quale occorre riportare un’altrettanta famosa citazione: “Io sono Ben Auda Abu Tai e sono il capo della tribù dei beduini Aweitat. Ho ucciso settanta nemici in battaglia ed ho undici larghe ferite sul petto. E sono un re povero, e sai perchè, Inglese ? perchè io sono un fiume per il mio popolo !” Il Wadi è infatti una nota location cinematografica, che ha accolto da Lawrence d’Arabia al…

- di Brunella Ponzo

Sulla via dei Magi (23 Dicembre 2016 – 6 gennaio 2017) Aqaba (1 gennaio 2017)

Attraversiamo il Mar Rosso con un’imbarcazione commerciale e raggiungiamo Aqaba, il primo contrafforte della Giordania. La città conquistata da Lawrence d’Arabia nel 1917 con una spettacolare mossa tattica: i Turchi, nemici degli Arabi e degli Inglesi, si erano ritirati nel porto di Aqaba e mai si aspettavano di essere attaccati dal deserto, un’enorme distesa sabbiosa e torrida che essi consideravano come un riparo naturale. Ma Lawrence convinse i beduini ad attraversare il deserto del Nefud, detto anche l’incudine del sole. Così, presi di sorpresa, i Turchi vennero sconfitti e le truppe del generale Allenby poterono marciare sino a Gerusalemme, conquistandola. Non nego di aver letto più volte “I setti pilastri della saggezza”, scritta dallo stesso Lawrence e di avere più volte visto il film, per cui essere qui ora mi emoziona enormemente. Melchiorre, il vecchio saggio, esprime un desiderio riguardo al cibo: desidera mangiare pesce. Perchè no? Siamo in viaggio da dieci giorni, ci meritiamo un bel piatto di pesce…

- di Brunella Ponzo

Sulla via dei Magi. Dal canale di Suez alla penisola del Sinai – 31 dicembre

Partiamo all’alba e raggiungiamo il Canale di Suez, che ci ricorda ancora l’Italia, perchè il progetto del moderno canale venne realizzato dall’ingegnere trentino Luigi Negrelli. Ma il canale nasce assai prima, ad opera del faraone Nekao nel 600 a.C. Che ne iniziò i lavori, terminati dal Dario il Grande, conquistatore persiano dell’antico Egitto. I Magi conoscono bene la storia, così si dilungano sulle statue che Dario fece erigere, sul fallimento di Cleopatra di far passare dal canale, ormai insabbiato, le navi che portavano lontano i tesori del suo regno, e altre storie interessanti, sino ai giorni nostri. Arriviamo nella sabbiosa ed estesa penisola del Sinai, dove Mosè trattenne per quartant’anni il suo popolo dopo la fuga dall’Egitto. Lo attraversiamo con i cammelli e al confine orientale ci accampiano in una piccola oasi, dove hanno già montato le loro tende due turisti olandesi e due beduini commercianti di zucchero. Siamo fortunati. I due beduini del deserto ci offrono il the, zuccherandolo…

- di Brunella Ponzo

Sulla via dei Magi – Piramidi di Giza – 30 Dicembre

Passando dalla nave del mare alla nave del deserto, arriviamo con i nostri cammelli sino alle Piramidi di Giza. Le piramidi per eccellenza! Tanta bellezza e tanta imponenza ci emoziona. E qui la sapienza dei magi si srotola come un papiro al vento. Mi parlano della storia delle piramidi, delle dinastie che si sono succedute, di come il mistero che le avvolge non sia ancora stato risolto. La più grande, come tutti saprete, fu la prima eretta sull’altipiano di Giza e prende il nome dal suo faraone, Cheope. La cosa stupefacente è che lati della base, che è quasi esattamente un quadrato, misurano metri 230,4; 230,52; 230,6; 230,54. L’altezza originaria era 146,7 m. I lati sono orientati secondo i punti cardinali con una precisione che ha sempre stupito: l’errore è circa 3′. Le due piramidi successive non hanno la stessa precisione e prendono il nome dai due faraoni che ne ordinarono la costruzione, Chefren e Micerino o Menkaura. Secondo i…

- di p.g.c.

Cenni su Pietro Angeli Bargeo (Barga 1517-Pisa 1596) –(quinta e ultima parte)

NOTE SULLE FAMIGLIE ANGELI DI BARGA La Famiglia di Pietro Angeli Bargeo Come si narra nel libro “Giulio Angeli” (1), l’anno 1330, una famiglia da Pisa si trasferisce a Barga e da questa discenderanno gli Angeli di Barga. Una, se non la prima notizia, della presenza a Barga di un Angeli è dell’anno 1412, quando in frammenti di delibere comunali di quel tempo appare tra i consiglieri un certo Niccolò Angeli. Da questo Niccolò Angeli discese Cristofano, secondo quanto ci dice sua volta Salvino Salvini nel suo “Fasti Consolari dell’Accademia Fiorentina”, libro edito nel 1717 con dedica al granduca Giangastone Medici; da Cristofano altro ser Niccolò e da questi ser Jacopo padre di Pietro Angeli il poeta. La moglie di Jacopo e madre di Pietro Angeli fu Ermellina Turignoli, figlia del capitano le milizie di Barga Francesco “Ceccone” Turignoli, che aveva tra i suoi illustri ascendenti il beato Michele da Barga (1399-1479), al secolo Lodovico Turignoli, frate dei Minori Osservanti…