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- di Redazione

Sant’Antonio da Padova a Montebono

La festa di Sant’Antonio da Padova, un appuntamento irrinunciabile per la piccola, ma unità comunità religiosa di Montebono e dintorni, nella montagna barghigiana. La festa è stata celebrata sabato 15 giugno nella incantevole cornice della chiesina di Montebono, luogo davvero magico ed ameno, dove si respira intensa aria di spiritualità.Il proposto di Barga, don Stefano Serafini, ha celebrato la santa messa ala quale hanno preso parte gli abitanti della zona ed anche le autorità cittadine rappresentate dall’assessore Gabriele Giovannetti.Così è stato festeggiato il patrono della piccola località della nostra montagna, durante una funzione resa ancora più suggestiva dai canti della Corale di Catagnana, S. Pietro in Campo, Mologno e Montebono. Come sempre la festa si è conclusa con una processione lungo la strada che circonda la chiesa.

- 1 di Redazione

Strade disastrate. La provincia intervenga

Caro Giornale di Barga,segnalo due casi che sono talmente evidenti che non possono passare inosservati ai più.Devo dire che è il primo anno che venendo a Barga dalla strada di Loppia è veramente evidente lo stato di abbandono per la mancanza di manutenzione, taglio erba, pulizia delle cunette, riparazione degli avvallamenti. Le amministrazioni comunali cercano di richiamare turisti, ma che immagine diamo con una situazione come questa?Altro caso è la ormai cronica situazione della fondovalle che nel tratto fra Diecimo e Valdottavo raggiunge il suo massimo degrado; è veramente incredibile che non si ponga rimedio ad una situazione come questa specialmente considerando che quotidianamente questo tratto di strada viene percorso da numerose ambulanze che a sirene spiegate trasportano pazienti agli ospedali di Lucca o di Pisa.Ogni buca, per chi si trova sopra, è come una pugnalata alla schiena, provare per credere!Sarà bene che la Provincia si dia una smossa e riesca a fare almeno queste cose che non sono poi…

- di Pier Giuliano Cecchi

Barga sulla linea Gotica (9) –il tragico natale barghigiano (quinta parte)

Barga la mattina del 28 dicembre, dopo i danni causati dai vari cannoneggiamenti dei mesi precedenti, con il devastante bombardamento aereo americano del giorno 27, si presenta alla vista in uno stato oltremodo tragico, specialmente nello sfacelo del suo centro storico, lassù intorno al millenario Duomo.Nei fatti il bombardamento aereo ha prodotto lo sventramento del cinquecentesco e grande palazzo Balduini e quello vicinante dei Colognori, simile sorte è toccata all’antichissimo palazzo Micheluccini (poi demolito), che si voleva edificato nel corso del sec. XIII, ma l’elenco non si esaurisce con questi, perché altri importanti e altrettanto vasti edifici hanno subito danni: il Conservatorio del sec. XV con l’adiacente casa del Pia, i palazzi Gherardi e Pucci e così dicendo. Questo supplemento di martirio, di cose ma soprattutto di vite, che ha investito tutto il Comune, è uno dei risultati dello sfondamento della Linea Gotica da parte delle forze dell’Asse. In altre parole è la guerra che ancora non dà segni di…

- di Nazareno Giusti

In ricordo di Tito Strocchi

Si sono svolte sabato mattina le celebrazioni in memoria di Tito Strocchi, garibaldino lucchese. Organizzate dall’Associazione Historica Lucense con il Museo del Risorgimento, Assoarma e il patrocinio del Comune di Lucca e Provincia di Lucca, le celebrazioni si sono aperte con un convegno presso l’Auditorium della Biblioteca Agorà durante il quale sono intervenuti il Presidente della Provincia Stefano Baccelli, il sindaco Alessandro Tambellini, il coordinatore del Museo del Risorgimento di Lucca Luciano Luciani, il presidente di Assoarma Filippo Marchini e il cantautore Joe Natta che a Strocchi qualche hanno fa ha dedicato una canzone. Alle 11.30 in Cortile degli Svizzeri è avvenuta la deposizione della corona d’alloro da parte delle autorità cittadine e dai rappresentanti delle associazioni storiche, con uniformi risorgimentali che hanno sfilato dal portone di Palazzo Ducale per dirigersi verso il monumento di Giuseppe Garibaldi in Piazza del Giglio dove è stata deposta una corona, sulle note de “Il silenzio”. Un’altra corona d’alloro è stata deposta poi in…

- di Francesco Consani

I chierichetti di don Mario si sono ritrovati

A conclusione delle manifestazioni in ricordo di Don Mario Consani, parroco della parrocchia per 38 anni, gli amici di San Pietro in Campo hanno organizzato per domenica 9 giugno, presso i locali del Comitato Paesano, , un “Pranzo dei chierichetti della parrocchia”.E’ stata una speciale occasione di ritrovo con Don Silvio Baldisseri e Don Federico fra amici, coetanei, conoscenti cresciuti insieme all’ombra del campanile e della canonica, affiancando le attività di Don Mario durante gli anni dell’infanzia. Il pranzo è stato curato con la consueta maestria e bontà dai cuochi Assuntina e Raffaello ed ha ricevuto il plauso di tutte le 50 persone presenti.A tutti è stata consegnata la serigrafia in ricordo di Don Mario disegnata dal Prof. Giuseppe Di Giangirolamo.Durante il pranzo sono stati richiamati alla memoria aneddoti e ricordi di tempi passati insieme a don Mario e per tutti alla fine è stata una piacevole giornata.Da parte dei tanti partecipanti un grazie di tutto cuore ai sacerdoti, organizzatori,…

- di Piergiuliano Cecchi

Barga sulla Linea Gotica (8) – Il tragico Natale barghigiano (quarta parte)

Siamo rimasti col precedente articolo alle parole di mons. Lino Lombardi, dichiaranti che alle 7,30 del 27 dicembre 1944, dopo un mattiniero furioso cannoneggiamento delle forze dell’Asse, con l’arrivo a Barga delle prime pattuglie tedesche, di fatto, fosse nuovamente tornata nelle loro mani.Intanto, sui giornali di tutta l’Italia liberata corre la notizia dello sfondamento della Linea Gotica in Valle del Serchio per opera delle forze dell’Asse. Per meglio capire ricorriamo al libro di Fabrizio Federici “Val di Serchio e Versilia Linea Gotica” da cui stralciamo, quanto segue: “Il nemico ha lanciato nel settore della Valle del Serchio un attacco di una certa entità che ha costretto gli avamposti alleati a ritirarsi su posizioni predisposte. Nessun particolare è fornito circa lo sviluppo delle operazioni.” La gente fuggiasca dai vari paesi barghigiani, però, già nella notte tra il 26 e il 27 dicembre, ha avuto occasione di vedere lungo la via dell’esodo e con un certo conforto, che gli Alleati stanno organizzando…

- di Piergiuliano Cecchi

Barga sulla Linea Gotica (7) – il tragico Natale barghigiano (terza parte)

(Nell’immagine: la fuga dei civili a seguito della Battaglia di Sommocolonia, con cui le forze dell’Asse attuarono lo sfondamento della Linea Gotica, temporaneamente ritornando in possesso dell’intero comune di Barga) Iniziamo questo nostro settimo articolo di un più lungo cammino di rivisitazione di ciò che accadde nei nostri luoghi con lo stabilimento della Linea Gotica sui monti al confine nord del Comune, per poi arrivare alla fine della guerra e i primi anni della rinascita, ritornando ancora alla Battaglia di Sommocolonia. Lo facciamo per offrire altre notizie al lettore circa quell’evento che certi storici tendono a svilire, prodigandosi prima a dire che il fronte della guerra in Garfagnana non fu una cosa indifferente, poi, quando ci sarebbe da far capire cosa volle dire, misteriosamente sottostimando l’ultimo vero attacco dell’Asse, che seppur di modesto raggio, producesse un temporaneo ripiegamento degli Alleati. Ovviamente quest’atteggiamento storico contribuisce in generale alla sottovalutazione della sofferenza patita dalla gente del nostro comune nella sua interezza, nel…

- di Luca Galeotti

Il ricordo del Grillo Moro, il parroco di San Pietro in Campo don Mario Consani

Sono partite ieri e continueranno oggi ed anche nella giornata di domenica 9 giugno, le celebrazioni per ricordare don Mario Consani, parroco di San Pietro in Campo per 38 anni, da tutti conosciuto come “Grillo Moro”. Proprio oggi, 2 giugno, ricorrono 30 anni dalla sua scomparsa e la comunità di San Pietro in Campo, che ancora ricorda con affetto il “Grillo Moro”, insieme all’Unità Pastorale, gli ha voluto dedicare una serie di appuntamenti che hanno preso il via ieri pomeriggio con l’inaugurazione di una mostra fotografica che ripercorre gli anni di don Consani a San Pietro in Campo. Tante belle immagini che riportano indietro negli anni, messa a disposizione da tutta la comunità. La sua opera di sacerdote; il suo contatto umano con la gente del posto, le tante iniziative messe in campo come ci ricorda anche il nipote Francesco Consani nell’audioboo che potete ascoltare in questo post, sono raccontate da queste fotografie in bianco e nero. Tante e tante…

- di Redazione

E’ uscito il numero di giugno de “L’Ora di Barga”

E’ uscito il numero di giugno 2013 de “L’Ora di Barga”Scarica e leggi in formato pdf. Sotto Clikka su SCARICA IL FILE

- di Pier Giuliano Cecchi

Barga sulla Linea Gotica (6) – Il tragico Natale barghigiano (seconda parte)

Nel precedente articolo, lasciando Barga alla mattina del 26 dicembre 1944, da cui si vedeva Sommocolonia “Avvolta in una nube di polvere”, siamo saliti a quel paese per vedere cosa stava avvenendo. Era in atto la controffensiva delle forze dell’Asse, con la stessa Sommocolonia epicentro della loro prima azione, nel complesso tesa alla riconquista del territorio di Barga, da loro abbandonato con la distruzione dei ponti agli inizi dell’ottobre e ora in mano alle forze Alleate In pratica c’era stato l’arretramento della Linea Gotica verso nord, alcune centinaia di metri, e le forze dell’Asse, in questa mattina del 26 dicembre, avevano iniziato la riconquista del territorio prima abbandonato, con la fantasiosa idea di ricacciare molto più indietro il fronte Alleato. Qualcuno sentì dire che addirittura volessero giungere sino a Roma. Per ora non lasciamo ancora Sommocolonia, la patria politica di Capitan Galletto, perché, oltre alla testimonianza del partigiano Corneli, detto “Balistite”, ripubblicata nel precedente articolo, ci pare interessante offrire al…

- di Redazione

Barga sulla Line Gotica (5) – il tragico Natale barghigiano

“Siamo come una città assediata ed è questa la situazione la sera del 23 dicembre, antivigilia di Natale del 1944!” Queste le parole con cui ci siamo lasciati nel precedente articolo, ovviamente tratte dal diario di guerra di mons. Lino Lombardi, pubblicato nel 1955 dall’Amministrazione Comunale con il titolo “Barga sulla Linea Gotica”. Un riverente omaggio al Proposto nel suo 25° di permanenza con i barghigiani, e con lui a tutti quelli che di quei giorni di guerra ne portavano ancora il lutto. Vediamo ora di ripercorrere ciò che accadde nei successivi giorni, che saranno, come ormai tutti sanno, i più tragici di tutto il periodo del fronte. Per farlo ricorreremo sempre a quei testi scritti da persone che vissero l’immane tragedia e a una particolare immagine, una xilografia, eseguita da Adolfo Balduini. Un’opera, in cui l’Artista fermò con il segno dell’arte il disperato esodo della popolazione dalle case del territorio comunale, fuggendo da un luogo divenuto oltremodo pericoloso, perché…

- di Piergiuliano Cecchi

Barga sulla Linea Gotica (4): una città tra opposti fuochi d’artiglieria

(Nell’immagine: stabilizzazione della Linea Gotica dopo che i tedeschi hanno lasciato Barga dopo il 26 settembre 1944, dal libro: “Val di Serchio e Versilia, Linea Gotica” – Fabrizio Federigi, 1979) Nel precedente articolo abbiamo parlato della distruzione dei ponti di Barga avvenuta il 26 settembre 1944, poi altri del Comune e quello di Campia nel 4 ottobre, preludio al tanto atteso ritiro dei tedeschi dal territorio, che risalendo a nord la Valle del Serchio, avrebbero spostato il fronte in altre aree, pensate il più lontano possibile da consentire almeno un minimo di ripresa della vita civile. La speranza ben presto però si cangia in altra disperazione che ravvisiamo nelle parole del diario di guerra del canonico del Duomo di Barga don Lionello Chiappa, rettore di Castelvecchio Pascoli, pubblicato nel libro di Bruno Sereni, La Guerra a Barga, 1968: “La sera del 4 ottobre il Ponte di Campia viene fatto saltare. Speriamo ora di non vedere più tedeschi; ma al mattino…