Rubriche

- di Redazione

Sembra uno slogan da supereroi ma è provato: possiamo essere tutti Bionergetici!

La Bioenergetica parte dal presupposto che ogni individuo dispone di un’energia vitale, essenziale sia per un’interazione fra corpo e mente, sia per il controllo degli stati fisici e di quelli mentali. Noi Terapeuti Bioenergetici sosteniamo che siano le emozioni ad attuare effetti sul nostro corpo, e che una respirazione e una postura sbagliate influenzino molto l’arrivo di problemi psicologici (stress, ansia, rabbia, etc) che di conseguenza, reprimono il normale flusso energetico e quindi il benessere “globale” dell’individuo. Lo scopo della Bioenergetica, è quello di rendere consapevoli i pazienti sui loro abituali movimenti e sulle loro posture in associazione alle emozioni.Nella Bioenergetica si prevedono una serie di esercizi utili a ridurre le tensioni muscolari per consentire al corpo di riacquistare quella naturalezza perduta, aspirando ad una sorta di “liberazione” del problema emozionale che in queste condizioni può essere curato con maggior efficacia abbinando alla bioenergetica le classiche tecniche psicoterapeutiche. Questa disciplina olistica integra il lavoro sul corpo al processo analitico e…

- di Raffaele Dinelli

L’arcivescovo visita la Montagna Barghigiana

E’ iniziata sicuramente con il piede giusto la visita pastorale di Sua Eccellenza Giovanni Paolo Benotto al vicariato di Barga; dopo il successo dei primi due appuntamenti anche l’iniziativa dedicata alle comunità di Tiglio e Pegnana ha riscosso una lauta partecipazione popolare. La giornata é iniziata con la Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo nel suggestivo santuario Mariano di Tiglio Alto; un luogo simbolico perchè oltre ad essere uno dei più lontani dal centro pisano fa parte della parrocchia più elevata dell’intera Diocesi. Partire dal punto più alto e più lontano da Pisa ci dice molto sulla volontà si Sua Eccellenza di arrivare in ogni luogo e di toccare con mano tutti gli ambiti della vita ecclesiale e civile del territorio barghigiano.Al termine della S. Messa i fedeli si sono recati nella sede del Comitato Paesano di Pegnana dove è stato servito un pranzo a base di prodotti locali a kilometro zero. Successivamente i commensali hanno potuto assistere ad una dettagliata esposizione…

- di Nazareno Giusti

Brugioni: genesi di un cognome e di una famiglia

Nello scorso mese di agosto a Fiumalbo si è tenuta una bella iniziativa: si sono ritrovati i Brugioni. Cognome molto diffuso anche nel nostro comune e nella nostra Valle. Una giornata di ritrovo, in amicizia e fratellanza, ben riuscita e in cui sono state spiegate le origini di questa famiglia che lo scorso anni ha compiuto cinquecento anni. Non a caso è stata scelta Fiumalbo come città di ritrovo perché è da qui parte tutto. Sulla antica porta principale del Duomo di Fiumalbo, infatti, il visitatore attento noterà, scolpito sulla destra, uno scudo con una immagine del castello e a sinistra, un altro scudo speculare con una grossa palla con tre fiamme, la così detta “granata svampante in tre fiamme”. Simbolo degli estensi ai tempi di Ercole I e di Alfonso I.“La granata svampante da sempre nella tradizione orale è, anche, lo stemma della famiglia Brugioni” ci ha spiegato Dario Brugioni che ha condotto ricerche in merito. Il simbolo si…

- di Sara Moscardini

Il vescovo incontra i catechisti

È già entrata nel vivo la Visita Pastorale dell’arcivescovo Benotto al Vicariato del Barghigiano. Dopo l’apertura di domenica scorsa, nella giornata di mercoledì il vescovo ha dato via alla lunga serie di appuntamenti che animeranno i prossimi due mesi. Si è cominciato nella frazione di Mologno, con la visita agli ammalati nelle famiglie e la celebrazione della S. Messa al termine della quale il vescovo ha incontrato i partecipanti. Nel tardo pomeriggio, uno degli appuntamenti più importanti per il mondo cattolico: l’incontro di Sua Eccellenza con i catechisti, gli educatori e gli animatori dell’intero Vicariato. All’incontro erano anche presenti Mons. Stefano Serafini, don Antonio Pieraccini, il nuovo viceparroco don Shyam e, arrivato col vescovo, don Robert Skowronski per l’ufficio diocesano della Catechesi. Mons. Benotto intende infatti condurre con sé durante i vari incontri i responsabili dei singoli settori della vita ecclesiastica, per poter conoscere il territorio, apprendere e consigliare. Dopo la recita dei Vespri nella chiesa del Sacro Cuore, presso…

- di Emilio Bertoncini

Se le terre coltivabili scompaiono: 5 domande a Stefano Berti

Stefano Berti rappresenta molte cose. E’ il Direttore della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) di Pisa. E’ un membro del Centro di Educazione Alimentare “La Mezzaluna”. E’ un amico e un agricoltore. Di tanto in tanto ci vediamo: a volte attorno ad un orto civico, altre attorno ad una tavola imbandita, altre ancora per dannarsi tra questioni burocratiche. Lui lo sa che, di tanto in tanto ci scappa qualche domanda e questa volta ne sono uscite fuori cinque. Cinque domande semplici e altrettante risposte. Risposte non sempre facili. Eccole qua sotto. Si fa un gran parlare di prodotti locali e di filiera corta, ma l’Italia è davvero in grado di produrre il cibo che mangiano gli italiani? No, l’Italia non ha solo un deficit economico: c’è anche il deficit di suolo agricolo. Abbiamo infatti un serio problema di dipendenza alimentare. Ogni cinque italiani, uno, se vuol mangiare, deve mettere nel proprio piatto cibo proveniente dall’estero. Dal 1970 ad oggi abbiamo perso…

- 1 di Redazione

Che Barga, terra di migranti, sia vicina a Lampedusa e ai suoi naufraghi

Barga, terra di migranti, è vicina a Lampedusa.Impossibile restare indifferenti di fronte a quanto sta succedendo in queste ore a Lampedusa, teatro involontario di una strage di migranti come non ne accadeva da anni. Per quanto tutto questo ci sembri remoto sia geograficamente che socialmente, lo strazio dei sopravvissuti, l’impegno dei soccorritori, l’inadeguatezza delle strutture e delle istituzioni non sono così lontani da noi. Come ci ricorda Sonia Ercolini, infatti, anche noi barghigiani siamo un popolo di migranti che per decine e decine di anni abbiamo cercato fortuna e speranza oltre mare.Non dimentichiamolo. Nuovamente al telegiornale sono apparse immagini sconvolgenti dalla coste della nostra penisola. Soccorritori che cercano di aiutare i loro fratelli migranti ormai allo stremo delle loro forze. Un uomo piange il suo bambino morto durante il loro viaggio di speranza”… voleva regalarli una nuova vita invece il suo regalo è una tomba nelle acque fredde del Mediterraneo. Ancora oggi dobbiamo testimoniare scene agghiaccianti dove prevale la sofferenza…

- di redazione

Tutti lo chiamano Stress ma sarebbe meglio definirlo Fretta

Lo sapevi che lo Stress causa serie patologie? È accertato da tempo che predispone l’organismo a una maggiore possibilità di ammalarsi ed è ormai sempre più evidente che un errato modo di vivere, di percepirsi, di relazionarsi e di organizzare il proprio tempo favorisce l’insorgenza di diverse patologie, che spesso non si tenderebbe ad associare al malessere psicofisico. Fra i tipi di stress che logorano maggiormente c’è senz’altro la fretta. Per molti non è qualcosa di sporadico che si attiva, come è naturale che sia, in situazioni come un semplice ritardo e che, una volta superata, si disattiva; molti risentono in maniera esponenziale il fattore fretta poiché essa diventa quella costante presente in tutte le azioni e per quasi tutto il tempo della giornata. A volte si esprime come sensazione di essere in ritardo anche quando non ci sono orari particolari da rispettare; altre volte immerge il compiere delle azioni, anche le più semplici, in un vortice di iperattività, senza…

- di Redazione

“Non vogliamo più parole, ma fatti”: una lettera in redazione in merito alla sanità

Ospedale, Come finirà? Questo interrogativo, forse retorico, da il titolo all’articolo di spalla che tra pochi giorni leggerete sul numero di ottobre del Giornale di Barga, in uscita in queste ore.Per sollecitare una risposta a tale domanda, qualche buono spunto ce lo da Giulio Fiorentini di Fornaci che, in una lettera inviata alla nostra redazione, invoca “fatti e non parole” ma soprattutto il mantenimento dei due ospedali e delle professionalità esistenti, con il ripristino del pronto soccorso al San Francesco. Invitando, tra l’altro, a spostare l’attenzione dai sindaci ai responsabili della sanità a più alti livelli.Sotto il testo integrale La Regione Toscana non ha approvato alcun piano sanitario, nonostante l’accordo firmato fra i medici ospedalieri e la Giunta Regionale.Intanto noi utenti delle strutture S. Francesco di Barga e S. Croce di Castelnuovo Garfagnana siamo penalizzati ed umiliati, il CUP dei suddetti ospedali, per alcune visite, non prende più gli appuntamenti per l’anno 2014.Dai politici toscani, responsabili della sanità, non vogliamo…

- di Redazione

“Parliamone”, una rubrica per superare le nostre mille fragilità

Nasce oggi la nuova rubrica “Parliamone…” un servizio rivolto ai lettori gestito dalla dottoressa Mia D’Andrea, mediatore familiare, Life Coach e Terapeuta Bioenergetica che affronterà con noi varie tematiche psicosociali.Potete inviare lettere ed email a cui la dottoressa risponderà creando una rete di comunicazione, di dibattiti, confronti e condivisioni su tanti argomenti che riguardano quelle “fragilità” che, oggigiorno, per molti risultano ostacoli difficili da gestire da soli! Con piacere mi presento ai lettori. Finiti gli studi in Psicologia, sono stata presto attratta dai canali di psicoanalisi moderne ed alternative, nello specifico dalla Bioenergetica e dalla Life Terapy. Ho iniziato così un innovativo percorso con i miei pazienti nel quale decido di alternare “classiche” sedute terapeutiche a diverse esperienze pratico-creative facendo varie attività che, ho notato da subito, giovano allo spirito e, di rimbalzo, alla psiche delle persone che seguo, in maniera dinamica e risolutiva. Riscontro che i pazienti ritrovano facilmente la percezione del Sé e della propria vita e, disegnando…

- di Sara Moscardini

Inaugurata la Visita Pastorale

Il pomeriggio di domenica 6 ottobre è stato un momento importante per l’intero Vicariato del Barghigiano. In questo giorno, benedetto dal sole e dal caldo dopo i primi temporali d’autunno, S. E. Mons. Giovanni Paolo Benotto, arcivescovo di Pisa, ha ufficialmente aperto la Visita Pastorale al territorio di Barga. Un evento che tutta la Chiesa e le comunità barghigiane stanno già preparando da diversi mesi, e che le coinvolgerà da qui al prossimo 1° di dicembre. La Visita Pastorale è una prassi presente nella Chiesa sin dall’antichità e attualmente codificata dal Diritto Canonico: in un certo lasso di tempo ogni vescovo ha l’obbligo di effettuare una visita all’interno del proprio territorio diocesano per conoscerne la realtà non solo religiosa ma anche civica e sociale. L’ultima Visita Pastorale fu effettuata da Mons. Alessandro Plotti esattamente dieci anni fa, nel 2003; in questo anno, dopo un’adeguata preparazione, l’arcivescovo Benotto ha ritenuto sia giunto il momento di ripetere l’esperienza. Per la prima volta…

- di Redazione

Sommocolonia ricorderà il sacrificio di Rocco Botta e la presenza a Barga della F.E.B.

Lo scorso mese riportavamo la storia dell’alpino Rocco Botta, morto sul fronte di Sommocolonia il 31 ottobre del 1944 e per anni rimasto una croce senza un nome nel cimitero di Sommocolonia. Il milite ignoto insomma, che nei giorni scorsi ha finalmente ritrovato un nome. Grazie alla richiesta di notizie della famiglia al giornale di Barga ed alle ricerche dello storico Vittorio Biondi, i suoi resti sono stati prima identificati e poi ritrovati presso il cimitero di Barga dove poi erano stati trasferiti e per fortuna conservati.Il prossimo 31 ottobre, nel giorno dell’anniversario della morte di Rocco Botta, decorato con la croce al valor militare, Barga commemorerà con una cerimonia il sacrificio di questo giovane che combatté al fianco degli alleati ed alla famiglia finalmente saranno restituiti i resti mortali per tanto tempo cercati. (contunua…) L’appuntamento è promosso dall’Amministrazione Comunale con la spinta ed il fattivo supporto dell’Associazione Ricreativa Sommocolonia e la collaborazione anche dell’Associazxiobne Liena Gotica della Lucchesia.Così il…

- di Redazione

La scuola non può sostituirsi alla famiglia nell’educare i propri figli. Solo supportarla.

Gentili Signori, ho letto parte dell’articolo sulla chiusura della sala giochi in Barga dovuta alla maleducazione di alcuni ragazzi e vorrei fare una considerazione riguardo al “suggerimento” del proprietario e anche Vostro mi pare, di farsi spiegare a scuola ” il concetto di rispetto e educazione”. Premetto che in quanto insegnante in una degli Istituti Superiori di Barga, cerco di trasmettere tutti i giorni ai ragazzi i principi di convivenza civile e il rispetto dei locali pubblici; vorrei però ricordare che questi giovani non sono figli della scuola, ma che hanno una famiglia la quale dovrebbe essere il nucleo educativo per eccellenza. (continua…)La scuola dovrebbe integrare e supportare quello che in famiglia viene insegnato, non può e non deve sostituirsi assolutamente alla famiglia. Vorrei che si riflettesse su questo, visto che nella parte di articolo da me letta , il nucleo familiare non viene proprio menzionato, Ringrazio Antonella Santoni