Rubriche
Palla elastica che passione. La rievocazione sul Fosso
Anche quest’anno ad animare un pomeriggio domenicale del centro storico di Barga, dove nella stessa giornata era in corso anche l’appuntamento mensile con il Mercatino dell’artigianato (domenica 13 luglio), è tornata la “Rievocazione del gioco della palla elastica”, una iniziativa organizzata sul piazzale del Fosso dall’Amministrazione Comunale con la fattiva collaborazione dell’Associazione Dilettantistica Sportiva Palla Elastica Vallico.Il Piazzale del Fosso è un luogo simbolo per giochi e sport di questo genere. Qui si disputava fino al periodo della guerra ed anche oltre il Gioco del Bracciale, un gioco simile per certi aspetti a quello che oggi si disputa con metodi moderni per la palla elastica. Da qui, già da qualche anno l’idea di utilizzare lo stesso campo di gioco per far conoscere un sport che dalle nostre parti è molto praticato soprattutto in alcune aree della Garfagnana, il comune di Fabbriche-Vergemoli, con Vallico in testa, in primis, ma anche la zona di Metra, Pieve San Lorenzo nell’alta Garfagnana ed anche…
Dal nord Europa al Duomo, l’esibizione del coro Stimmkultur
Alcuni anni fa, il maestro e direttore Bernhard van Almsick e la sua signora Helen hanno scoperto la Valle del Serchio e l’hanno eletta “covo” ideale per perfezionare i coristi a cui insegnano canto. E così ogni anno sono tornati per portare gli allievi tra le colline e le montagne del Serchio al fine di esercitarsi ed esibirsi in questi luoghi di pace. Quest’anno è stato il coro Stimmkultur, che raccoglie coristi tedeschi e olandesi, a venire in tournée a Barga e dintorni, complice anche l’agriturismo il Colle che da sempre li ospita e che è condotto dal barghigiano Maurizio Poli. Dopo una settimana di esercitazioni per mettere a punto il repertorio il coro Stimmkultur si è esibito in duomo sabato 12 luglio, offrendo al pubblico brani di Bach, Duruflè, Bianchi, Strawinsky e altri, accompagnati dall’organista Christoph Haas. Con uno special guest tutto barghigiano: Roberta Popolani, anche lei insegnante di musica e di canto che per l’occasione si è unita…
Sagra di Castelvecchio: fino a domenica ottimo cibo e gran balli
L’estate gastronomica barghigiana è in pieno furore e, dopo la sagra di Pegnana e le focacce leve di Mologno andate in scena nelle scorse settimane, questo weekend sarà protagonista Castelvecchio con i suoi squisiti piatti preparati per la sagra dedicata al Poeta. L’avvio venerdì 11 luglio con una serata a base di zuppa di pesce (ma anche altre bontà di casa nostra), mentre il prosieguo – sabato 12 e domenica 13 luglio – sarà a base di piatti saporiti come trippa in umido e stinco di maiale al forno. Con la particolarissima sfida delle torte preparate dalle donne del paese che non sol saranno servite come dessert ma saranno anche valutate per bontà. Il tutto è realizzato dagli attivissimi membri della Misericordia e dei Donatori di sangue del pese che come ogni anno hanno coinvolto tutti – giovani e meno, esperti e semplici volontari – affinché la festa di Castelvecchio riuscisse alla perfezione. E siccome non c’è sagra senza ballo,…
Compleanno speciale per i nati nel ’64
Cinquanta anni sono un traguardo che non può essere certo ignorato. Così devono aver pensato quelli nati nel 1964 che, per festeggiare il loro “primo” mezzo secolo, hanno organizzato una gran festa tra i castagni secolari di Pegnana invitando come intrattenitore niente meno che la Manolo Strimpelli Nait Orkestra. Circa sessanta i cinquantenni “veri”, ai quali nel corso della serata si sono aggiunti simpatizzanti, curiosi, ex-cinquantenni e aspiranti tali fino a formare un variopinto gruppo di oltre duecento persone che hanno cenato con i buoni piatti preparati dal comitato paesano e poi ballato fino a tardi. Prima sulle note folk-ska-reggae della Nait Orkestra e poi sul meno poetico ma comunque coinvolgente tunz-tunz-dance. Chi ha pensato che il compleanno dei nati nel ’64 fosse una roba per vecchi si è sbagliato: l’aria che tirava era piuttosto quella di una festa universitaria, con grandi brindisi, balli scatenati, chiacchiere, scherzi e ruzze fino a tardi.
Piccola avventura al Pronto Soccorso del “San Luca”
Buongiorno,martedì sera ho avuto “l’onore” di far visita al P.S. dell’ Ospedale S. Luca, a causa del mio coinvolgimento in un tamponamento a tre.Decido di non chiamare l’ambulanza (pessima idea, poi capirete il perché), mi reco al P.S. ed entro in una stanza piena di gente con un O.S.S. che dice: “La precedenza va in base alla fila!” e già qui c’è da pensare…Comunque si aspetta visto che nel mio caso si tratta di un colpetto di frusta. Nel frattempo arrivano altre persone tra cui dei bambini ed è qui che la situazione si fa assurda…: messa in attesa per una bambina con presunta appendicite! un ragazzo con presunto shock anafilattico!!! Non potevano essere visti perché dovevano rispettare la fila per entrare al triage.L’operatore O.S.S. si lamenta nel frattempo del sistema e dice ad ogni paziente “o aspettate o ve ne andate”.Arrivano altri bambini, chi con sfoghi e chi invece aveva ingerito qualcosa e nessuno passa. Poi l’operatore inizia a…
Tutti gli appuntamenti di luglio al Rifugio della Vetricia
Ancora qualche iniziativa per godere la bella “alpe di Barga”, le sue tradizioni, la sua natura, l’atmosfera. A pensarci è il rifugio Giovanni Santi con i due gestori Naik ed Elisabetta che, oltre ad essere cuochi provetti per pranzi e cene all’ombra della vecchia caserma dove ora sorge il rifugio (su prenotazione), ogni mese propongono un ricco calendario di eventi. Per il mese di luglio si comincia sabato 12 con lo spettacolo del tramonto sul monte Omo e il rientro al rifugio con la luna piena: un’escursione che prevede merenda al bivacco della Caciaia alle 18.30, partenza per l’Omo e ritorno al Rifugio in serata per godersi una bella spaghettata. Domenica 13, invece, gambe sotto ai tavolini per la “festa della patata novella”, tubero che sarà ingrediente principale di tutte le portate: gnocchi, sformati, patate al forno e fritte e tanto altro. Di nuovo sport il sabato successivo, il 19 luglio, con la 6° scarpinata nell’Appennino Barghigiano organizzata dall’ ASBUC…
Al Mercato Contadino arriva il “banco del baratto e del riuso”
Si arricchisce l’offerta del mercato contadino di Fornaci che dopo una partenza “quindicinale” adesso si svolge ogni venerdì nella rinnovata area del parcheggio Carlo Alberto Dalla Chiesa. Ultimo in ordine di tempo a sbarcare tra gli stalli è il “mercato del Baratto e del riuso”, uno stand curato da Silvia Petruzzelli (335 1016636) e Barbara Santi (328 7715623) dove ognuno potrà segnare in bacheca quello che cerca e quello che offre in modo da poter scambiare di tutto o quasi (no animali). Scambio, non vendita: qui, infatti, merce, beni o servizi vengono barattati con qualcosa al quale viene attribuito uguale valore, in modo da incentivare il riuso e abbattere gli sprechi. Dunque, se avete libri, oggetti, mobili, tessili, capacità, ore di tempo da scambiare con qualcosa che vi può essere utile appuntamento a Fornaci (dalle 9.00 alle 11.00) al Mercato contadino, dove tra l’altro sarà possibile anche informarsi a proposito del Gruppo di Acquisito Solidale.
Le Uccelliere, storia di una caccia che non esiste più
Vere e proprie opere di architettura forestale, alcune uccelliere restano ancora oggi a caratterizzare il paesaggio in molte zone. Le uccelliere erano in sostanza dei boschetti che comparivano improvvisi in mezzo alla campagna, spesso in posizione sopraelevata, organizzate per attirare e catturare gli uccelli migratori. Vi si coltivavano alcuni alberi di alto fusto come le querce per invitare i volatili a posarsi, lecci per offrire loro rassicuranti ripari ed altre specie ad occupare il livello di media altezza come corbezzoli, allori, sanguini e infine siepi a delimitare e talvolta a disegnare un piccolo labirinto al livello del terreno. Al centro del boschetto sorgeva il capanno per ospitare e nascondere il cacciatore. Per gli uccelli migratori le uccelliere dovevano rappresentare un invitante punto di sosta e di ristoro, attirati tra l’altro dal richiamo di alcuni loro simili chiusi nelle gabbie mimetizzate all’interno del boschetto. La cattura degli uccelli poteva avvenire con reti verticali celate tra gli alberi o con reti orizzontali…
Il teatro: una grande scommessa per il futuro
Come può il teatro continuare ad avere ampio respiro? Seguendo il filo di questa domanda Alessandro Marchetti Guasparini, del liceo Classico Machiavelli di Lucca, ha sviluppato un piacevole articolo inviato alla giuria del premio giornalistico Arrigo Benedettti 2014 (sezione scuole) che l’ha poi scelto come migliore elaborato per la categoria “licei”. Ecco di seguito il testo integrale:Il Maggio Musicale Fiorentino entra nella sua nuova casa. Con un Gran Galà, a cui ha partecipato il Premier Matteo Renzi, è stato, infatti, inaugurato il nuovo Teatro dell’Opera di Firenze, un autentico capolavoro di architettura e ingegneria acustica. Un miracolo, l’ha definito Zubin Mehta, dal 1985 direttore dell’orchestra e anima dell’evento. Se non un miracolo, perlomeno una scommessa. Una scommessa sulla cultura e sul teatro, fortemente sostenuta dal sindaco Matteo Renzi. Adesso si dovrà dimostrare che la scommessa è stata vincente. Perché, oltre ai numerosi commenti entusiastici, qualcuno avrà storto il naso di fronte ad un investimento così ingente, circa 200 milioni, fatto…
Correre verso il mare: strategie per sopravvivere al tempo
Pensando alla parola “tempo” Martina Lauria – vincitrice del premio giornalistico Benedetti/sezione scuole tecniche-professionali – ci porta con se nella sua riflessione tra serio e faceto unendo con grande armonia ricordi di infanzia e letteratura classica: di seguito l’articolo integrale Pensando alla parola “tempo” mi vengono in mente tante di quelle sensazioni che non saprei da dove iniziare. La prima cosa a cui penso, forse un po’ bizzarra, sono i fazzoletti tempo, a cui hanno dato un nome azzeccatissimo perché per far passare un raffreddore o una delusione d’amore ci vuole soltanto “tempo”. Oppure mi viene in mente l’infanzia, che è il periodo più bello della nostra vita perché iniziamo a sperimentare le prime sensazioni: i primi passi, i primi sapori, gli odori, gli affetti. L’infanzia è il periodo in cui, grazie alla fantasia, riusciamo ad elaborare immagini trasformandone i soggetti e gli ambienti. Spesso penso che bisognerebbe guardare il mondo con gli occhi di un bambino, per staccare i…
Lo stile shabby di Blanc Mariclò: a Barga è arrivato l’Angolo 2
È accogliente, ricco, invitante. Ha colori rilassanti come i pastello, il bianco decapato, il grigio neutro e forme morbide e avvolgenti come sottili modanature o particolari rococò. È il nuovo negozio l’Angolo 2, rivenditore ufficiale delle linee arredo e tessili della toscanissima Blanc Mariclò, azienda che produce mobili, complementi, accessori, biancherie e decorazioni in un piacevole shabby style. Il nuovo spazio, in via Pascoli a Barga, dà nuova identità e arricchisce un’offerta che già era presente presso l’Angolo di via Mordini di Piera Bonugli. Ma adesso, con l’arrivo dei giovanissimi Margherita Poli e Giacomo Guidi, la scelta sarà più ampia e gli spazi interamente dedicati a un modo di pensare la casa e il giardino allo stesso tempo classico e moderno, elegante ma giocoso. L’inaugurazione questa mattina, sabato 05 luglio, in un bel negozio arredato come una villa in campagna tra tavoli color avorio, sedie in ferro battuto, consolle cottage-style, credenze e vetrinette traboccanti di piatti e bicchieri o di…
“La Guerra a Barga”: la memoria collettiva sul conflitto mondiale al Salottino di Piazza Angelio
La seconda guerra mondiale, così lontana eppure così vicina nel tempo e nello spazio anche qui a Barga, dove il fronte sostò per pochi indimenticabili mesi settanta anni fa, lasciando segni e memorie indelebili. Diari, annotazioni, volumi furono scritti allora e negli anni seguenti; commemorazioni e monumenti furono innalzati o dedicati alla memoria di un evento tanto traumatico; articoli e ricerche sono state effettuate per l’oltre mezzo secolo che ci separa dal conflitto mondiale, rendendolo un tratto della memoria collettiva della nostra terra. La Barga che conosciamo – e le sue frazioni, e i comuni limitrofi – sono un prodotto scaturito anche dalla tragedia dei rastrellamenti, delle deportazioni, delle imboscate partigiane, di bombardamenti, ancora vividi negli anziani sopravvissuti e tenuti a mente da chi li ha solo sentiti narrare. Un ultimo tassello a questo bagaglio importante è stato aggiunto ieri sera presso il “salottino di piazza Angelio”, la temporary gallery che Arteimmagine ha aperto per contribuire al dibattito culturale della…