Ambiente
Al Rio Villese parte l’operazione per ripopolare i nostri fiumi con le trote autoctone della Valle del Serchio
E’ ormai da 6 anni che nei territori dell’Unione Media Valle Serchio si svolgono studi ed azioni concrete per la tutela e per la valorizzazione delle trote native, quelle cioè autoctone del Fiume Serchio e dei suoi affluenti in collaborazione con il Mediterranean Trout Research Group, gruppo che unisce ricercatori in campo ittiologico ed ambientale. Di fatto questa nuova campagna di attività è il frutto dei risultati ottenuti dal lavoro conoscitivo realizzato dal 2006 al 2008 all’interno del “Progetto per la produzione di Trota Fario Mediterranea (Salmo trutta macrostigma) per il ripopolamento delle acqua pubbliche vocate a salmonidi della Comunità Montana Media Valle del Serchio”, nel quale è stato sviluppato un importante studio di monitoraggio genetico delle naturali popolazioni di trota presenti in queste acque. “L’investigazione del DNA dei pesci campionati nelle varie aste torrentizie della Valle del Serchio – spiega l’esperto Paolo Gibertoni – ha permesso di determinare lo stato di salute delle popolazioni presenti. Il grado di ibridazione…
- 1 di Redazione
Terremoto: in 60mila vivono in comuni a forte rischio in provincia di Lucca
Giornata del Ringraziamento nel segno della solidarietà per le popolazioni terremotate del Centro Italia. La 66esima festa dell’agricoltura si trasforma quest’anno in una grande opportunità di riflessione e di altruismo all’indomani dei violenti sisma che hanno colpito duramente anche agricoltori ed allevatori di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo. Un rischio con cui tutti i giorni fanno anche i conti 60mila abitanti in provincia di Lucca, il 17% della popolazione provinciale, che vivono in 22 comuni classificati in zona 2, ovvero in un’area dove possono verificarsi forti terremoti. A dirlo è Coldiretti Lucca sulla base dell’analisi del report della Protezione Civile in occasione tre appuntamenti con la Giornata del Ringraziamento in programma in provincia di Lucca. La prima domenica 13 novembre a Lammari, nel Comune di Capannori presso la Parrocchia S. Jacopo con la Santa Messa alle ore 11.00 seguita dalla benedizione dei frutti della terra e dei trattori. Le altre due celebrazioni sono invece in agenda domenica 20 novembre a…
Terremoto, boom sonico, meteorite. Tante ipotesi sull’evento di ieri, ma nessuna certezza.
Il mistero del boato che ha spaventato mezza Toscana, facendo scattare la psicosi terremoto anche dalle nostre parti. Le ipotesi sono diverse a questo punto, tutte plausibili e tutte non confermabili almeno per il momento, per un mistero che forse resterà tale, in un clima, quello dei social, dove c’è stato subito anche chi ci ha visto dietro complotti e vicende da fantapolitica o giù di lì. Ci potrebbe amche stare, ci mancherebbe, ma almeno per quanto mi riguarda sarei più porientato su qualcosa di più naturale… Certo è che per il momento l’unica cosa certa pare che non si sia trattato in alcun modo di un terremoto, anche se non tutti la pensano così. C’è poi la tesi, quella più sostenuta, del boom sonico, causato da qualche jet che ha superato il muro del suono. L’ipotesi qualche dubbio lo lascia; anche perché la stessa Aeronautica Militare ha confermato in quelle ore il passaggio di due Caccia in esercitazione, ma…
“Oltre il limite”: economia e ecologia con Max Strata
Cambiamenti climatici, ecologia, economia, risorse del pianeta e ruolo della comunità: sono solo alcuni degli argomenti affrontati nella serata organizzata dal GAS Valle del Serchio alle sale parrocchiali di San Pietro in Campo. A condurre l’incontro un ospite di eccezione come Max Strata, che da oltre 25 anni si occupa a livello professionale di questioni ambientali nelle vesti di collaboratore di realtà come il WWF, parchi regionali e nazionali, amministrazioni locali, oltre ad essere impegnato nel settore della ricerca contro il cancro.Strata ha ripreso i temi del proprio volume “Oltre il limite. Noi e la crisi ecologica”, rappresentando i pericoli odierni legati ai cambiamenti climatici, come l’aumento medio della temperatura globale di un grado nell’ultimo settantennio, la cui tendenza sta peggiorando nei tempi più recenti. Collegata alla evoluzione del cambiamento climatico è la presenza di anidride carbonica nell’atmosfera, quasi raddoppiata negli ultimi 800000 anni, precipuamente a causa delle attività umane. Ad esse è legato un altro importante argomento cioè il picco energetico…
Andar per funghi ed altre boscherie barghigiane (ultima parte)
Manuale pratico per chi vuole iniziare la ricerca dei funghi ed avventurarsi nei boschi Come raccogliere e cucinare i funghi dell’Appennino Tosco Emiliano 7^ e ULTIMA PARTE 3.17 Andar per funghi: diamoci la manina La Ramaria flavescens è altrimenti detta manina o ditola gialla e, gialla deve essere; tutt’al più leggermente tendente all’arancione; così come la sua parente più lontana, la Ramaria botrytis, dev’essere bianca con le punte rosso-vinose, di dimensioni più grandi, ottimo fungo commestibile. Puntualizzare il colore, per questi funghi diventa importante, in quanto confondibili con altre Ramarie tossiche. All’interno la sua carne è bianca, di aroma delicato. Cresce sia sotto le latifoglie che le conifere, infatti io la trovo sotto i pini e, poco più in là, sotto i castagni. Come per i galletti, la loro modesta dimensione è compensata dal colore piuttosto vivace, che spunta tra le foglie e il muschio. Sembra un piccolo ammasso di coralli, fitti ed attaccati ad un unico gambo. Ha la…
Andar per funghi e altre boscherie barghigiane (sesta parte)
Andar per funghi e altre boscherie barghigiane manuale pratico per chi vuole iniziare la ricerca dei funghi ed avventurarsi nei boschi Come raccogliere e cucinare i funghi dell’Appennino Tosco Emiliano 6^ PARTE Gambesecche 3.12 Andar per funghi: le gambe secche Il Marasmius oreades è un ottimo sostituto dell’ombrellino da cocktail. Sarete incappati tante volte in questi esemplari, attraversando un prato di pianura o di collina. Sono anche detti funghi delle streghe perché crescono in cerchio. Sono piccoli, umili, simpatici, con decorative lamelle. Vengono comunemente chiamati gambesecche. Essiccati si rimpiccioliscono e conservano la loro forma, persino nel risotto. Diciamo che sono funghi in gamba. Ultimamente ne ho raccolti intorno ai noccioli, insieme ai prataioli, e li ho saltati in padella per condire gli spaetzli, i gnocchetti tirolesi fatti con acqua, farina e uova. A volte mi chiedo: se la gente avesse conoscenza della delicatezza delle carni dei funghi minori, quanto lascerebbe da parte quelli più noti per intraprendere nuove vie gustative?…
Andar per funghi ed altre boscherie barghigiane (quinta parte)
ANDAR PER FUNGHI E ALTRE BOSCHERIE BARGHIGIANE Manuale pratico per chi vuole iniziare la ricerca dei funghi ed avventurarsi nei boschi Come raccogliere e cucinare i funghi dell’Appennino Tosco Emiliano 5^ PARTE (nella foto di apertura Mazza di tamburo) 3.7. Andar per funghi: il grifone La Grifola frondosa più che un fungo è una scultura. Altrimenti detto grifone, sembra uscito dal Gran Burrone del Signore degli Anelli e si presenta come un fungo elfico. Sia perché raro, sia perché di aspetto candido e onirico. Trovare un grifone è come trovare un tesoro. Un tesoro che ricorda il mare, assomigliando a un corallo, ma che cresce nei boschi, nascosto, introvabile. I Garfagnini devono tenere la mappa dei castagni da grifoni riposta in vecchi bauli, che non vi daranno neanche sotto tortura. Questo non vuol dire che non vi facciano partecipi del prezioso raccolto, perché la magia sta nel trovarlo, non nel mangiarlo. Ne ricevetti una parte in regalo dai coniugi Santi,…
Andar per funghi ed altre boscherie barghigiane (quarta parte)
ANDAR PER FUNGHI E ALTRE BOSCHERIE BARGHIGIANE Manuale pratico per chi vuole iniziare la ricerca dei funghi ed avventurarsi nei boschi Come raccogliere e cucinare i funghi dell’Appennino Tosco Emiliano 4^ PARTE 3.3. Andar per funghi: le famiglie dei chiodini Si tratta di famiglie che si assomigliano e stanno bene insieme. La più nota è l’Armillaria mellea, che significa anellata color del miele, il classico chiodino. Sono funghi caratterizzati dal crescere sulle ceppaie in autunno inoltrato. Orientatevi verso pioppi, salici, castagni. Ma non ne troverete una sola. In genere in pochi metri quadrati potrete trovare anche cinque o sei famiglie. Prima di tutto la gioia! Uno scatto con il telefonino e, solo dopo la raccolta. Sarete dotati di un coltellino, in modo da tagliare gli esemplari rasoterra e da raccogliere con una mano sola tutta la famiglia. Se giovane, i cappelli saranno piccoli e color marrone. Se composta da esemplari adulti, il cappello si sarà allargato, con colorazione giallo scura…
Andar per funghi ed altre boscherie barghigiane (parte 3)
Quello che vi presentiamo è un manuale pratico dei funghi che si possono raccogliere nelle nostre terre. Il progetto di un manuale sui funghi, nasce dalla trasposizione degli appunti del diario di campagna di Brunella Ponzo, che nel 2005 ha acquistato e ristrutturato un fienile nei castagneti che lambiscono la Garfagnana, ad 800 mt di altitudine, in Frazione Renaio, sull’Appennino Tosco Emiliano. La passione per il bosco e per la scrittura ha dato vita a simpatici racconti e a spiegazioni sugli habitat dei funghi, con particolare attenzione ai funghi minori e al loro uso in cucina. Grazie alla disponibilità dell’autrice, ci è possibile presentare questo interessante testo per i lettori del Giornale di Barga. Ogni settimana pubblicheremo un capitolo del lavoro di brunella, ringraziandola fin da ora per l’attenzione e l’onore che ha riservato al nostro giornale. Vi auguriamo una piacevole passeggiata nei boschi della montagna Barghigiana con il terzo capitolo ANDAR PER FUNGHI E ALTRE BOSCHERIE BARGHIGIANE Manuale pratico…
Andar per funghi ed altre boscherie barghigiane (parte 2)
Quello che vi presentiamo è un manuale pratico dei funghi che si possono raccogliere nelle nostre terre. Il progetto di un manuale sui funghi, nasce dalla trasposizione degli appunti del diario di campagna di Brunella Ponzo, che nel 2005 ha acquistato e ristrutturato un fienile nei castagneti che lambiscono la Garfagnana, ad 800 mt di altitudine, in Frazione Renaio, sull’Appennino Tosco Emiliano. La passione per il bosco e per la scrittura ha dato vita a simpatici racconti e a spiegazioni sugli habitat dei funghi, con particolare attenzione ai funghi minori e al loro uso in cucina. Grazie alla disponibilità dell’autrice, ci è possibile presentare questo interessante testo per i lettori del Giornale di Barga. Ogni settimana pubblicheremo un capitolo del lavoro di brunella, ringraziandola fin da ora per l’attenzione e l’onore che ha riservato al nostro giornale. Vi auguriamo una piacevole passeggiata nei boschi della montagna Barghigiana con il secondo capitolo. ANDAR PER FUNGHI E ALTRE BOSCHERIE BARGHIGIANE Manuale pratico…
Andar per funghi ed altre boscherie barghigiane (parte 1)
Quello che vi presentiamo è un manuale pratico dei funghi che si possono raccogliere nelle nostre terre. Il progetto di un manuale sui funghi, nasce dalla trasposizione degli appunti del diario di campagna di Brunella Ponzo, che nel 2005 ha acquistato e ristrutturato un fienile nei castagneti che lambiscono la Garfagnana, ad 800 mt di altitudine, in Frazione Renaio, sull’Appennino Tosco Emiliano. La passione per il bosco e per la scrittura ha dato vita a simpatici racconti e a spiegazioni sugli habitat dei funghi, con particolare attenzione ai funghi minori e al loro uso in cucina. Grazie alla disponibilità dell’autrice, ci è possibile presentare questo interessante testo per i lettori del Giornale di Barga. Ogni settimana pubblicheremo un capitolo del lavoro di brunella, ringraziandola fin da ora per l’attenzione e l’onore che ha riservato al nostro giornale. Vi auguriamo una piacevole passeggiata nei boschi della montagna Barghigiana. ANDAR PER FUNGHI E ALTRE BOSCHERIE BARGHIGIANE Manuale pratico per chi vuole iniziare…
A Seggio possibili sospensioni di acqua potabile
GAIA rende noto che il giorno di Mercoledì 29 Giugno saranno effettuati lavori di manutenzione sull’impianto dell’acquedotto servente la frazione Filecchio, località Seggio Alto e zone limitrofe, del Comune di Barga. Pertanto, nel suddetto giorno, dalle ore 09:15 alle ore 13:00 e comunque sino al termine dei lavori, si potranno verificare momenti di sospensione dell’erogazione dell’acqua potabile e/o abbassamenti della pressione di rete nella frazione Filecchio, località Seggio e zone limitrofe (saranno interessati circa 20 utenti) del Comune di Barga. Al ritorno dell’acqua potrà verificarsi la presenza di torbidità che scomparirà lasciando scorrere l’acqua per pochi minuti. I lavori previsti potranno essere prorogati nei giorni successivi in caso di eventi atmosferici avversi. La società si scusa per il disservizio.