La pagina dei Lettori

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Lucca-Aulla: lettera aperta dei pendolari all’assessore Ceccarelli

Gentile assessore regionale Ceccarelli,siamo i rappresentanti dell’assemblea pendolari Lucca-Pisa e del comitato Lucca-Aulla che già più volte ha incontrato. Siamo costretti a tornare a scriverle a causa della riorganizzazione che tra pochi giorni partirà sulla nostra storica linea.La situazione della linea è sotto gli occhi di tutti da mesi, ritardi, soppressioni e guasti sono quello che quotidianamente i pendolari si trovano a dover affrontare. Spesso lasciano le proprie abitazioni non sapendo ne se e ne quando arriveranno a destinazione e l’incertezza aumenta sul ritorno. Il sisma avvenuto a metà dello scorso anno non ha fatto altro che aggravare questa situazione ma il problema della mala gestione della linea da parte della coppia RFi-Trenitalia la fa ancora da padrone. Per cercare di risolvere e arginare questa deriva, già dai primi di dicembre lei iniziò a parlare di riorganizzazione generale della linea, senza dare altre indicazioni. Queste ci sono state date a metà dicembre in un incontro con ilPrefetto di Lucca, le…

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Lettera aperta al Comune di Barga

E’ vero che in comune hanno qualche grana più grossa. Ma la vita continua. E bisogna continuare a preoccuparsi anche per le piccole cose. Per questo vi mando le riflessioni che seguono. Per ribadire che nonostante tutto si continua a lavorare male e quindi poi a tornarci sopra spendendo ancora di più quei pochi soldi che ci sono.Tra ieri e stamattina hanno lavorato all’inizio del Parco Kennedy (sotto il muro della cabina telefonica inglese). Bene, hanno sostituito il tubo di plastica bianco che perdeva con un altro tipo di tubo. Hanno provveduto a tracciare un sentiero lungo il precorso della riparazione. Tutto bene. Per farsi largo e lavorarci hanno dovuto fare daparte tutto il sudiciume che negli anni si é accumulato: lattine, bottiglie di plastica, sacchetti di plastica e quant’altro é stato gettato nel tempo. Ora, io pensavo, che avrebbero provveduto a togliere almeno il più evidente del sudiciume che ho sopra descritto. Invece non hanno nemmeno provveduto a spargere…

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Il disordine al cimitero di Loppia. Lettera aperta

Messaggio per i residenti a Fornaci di Barga, Ponte all’Ania, Filecchio, Pedona, salvo se altri: Ci vuole proprio tanto a rimettere a posto i recipienti e quant’altro (scope, scale, ecc. ecc.) che vengono usati al cimitero di Loppia? Un vaffa… di cuore a quelli che creano questo disordine! Ma a casa vostra cosa fate? I nostri congiunti meritano questo? Stamani (domenica) era veramente una cosa incivile!! Ci sono gli appositi alloggiamenti e lo sapete bene perché sono vicini alla fontana. Quindi usateli. Voi, per pigrizia, lasciate tutto a giro. Il vento fa il resto (per chi non lo sapesse). Alessandra Magnani

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“Grazie all’ambulatorio di Endoscopia di Barga”, una lettera in redazione

“Si parla e si scrive spesso dell’ubicazione dell’ospedale unico nel nostro territorio mentre gli attuali esistenti nella Valle del Serchio con poco personale riescono nonostante tutto a funzionare”Così esordisce il signor Giulio Fiorentini di Fornaci in una lettera inviata alla nostra redazione per sottolineare un caso di buona sanità: “Sovente critichiamo perché fa più notizia e forse è giusto che sia così quando ci sono delle responsabilità acclarate – continua – ma è altrettanto giusto parlare anche della sanità che funziona e purtroppo questo raramente avviene, i media stessi non lo fanno.” La sua esperienza positiva, che è giusto valorizzare e proporre agli altri lettori, parte dall’ospedale di Barga per il quale scrive: “Come cittadino ed utente vorrei ringraziare il presidio ospedaliero Valle del Serchio, Ospedale San Francesco di Barga, segnatamente l’ambulatorio di Endoscopia Digestiva che accoglie il paziente, preoccupato e sofferente, con una sensibilità non riscontrata in altri nosocomi. Il personale medico ed infermieristico, professionalmente preparato, rende più facile…

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Di nuovo allagato il piano terra della Sala Colombo. La lettera di protesta di Giuseppe Luti

Ad una prima ricognizione sembrava che il maltempo che ha imperversato sulla nostra zona tra Natale e santo Stefano non avesse arrecato danni, se non alcuni smottamenti di modesta entità e la caduta di qualche ramo tra i più sottili. Insomma sembrava “normale amministrazione” se non fosse che, al rientro dalle feste, il 27 dicembre, alcuni locali che si trovano nella zona del Giardino dove si trova la Sala Colombo sono risultati abbondantemente allagati. A segnalarlo è Giuseppe Luti, membro del Gruppo Marciatori e da subito impegnato a ripulire il piano terra della sala di via del Giardino dove hanno la sede anche la Pro Loco e l’Asbuc. Il problema, non certo piacevole e soprattutto dannoso e oneroso, non è la prima volta che si presenta, dato che in occasione dell’alluvione del 21 ottobre scorso a quelle sedi toccò la stessa sorte. Colpa, secondo Luti, di un sistema fognario inadatto e quindi destinato ad arrecare danni. Di seguito la “denuncia”…

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Troppo lunghe le liste di attesa per gli ambulatori cardiologici

Troppo lunghe le liste di attesa per le visite cardiologiche e per i controlli dei pace-maker. Lo denuncia un, Giulio Fiorentini di Fornaci in una lettera dove mette a nudo i problemi della cardiologia dell’ospedale Santa Croce di Castelnuovo: “pochi sono i medici della cardiologia del Santa croce – afferma costretti a turni massacranti ed a straordinari non pagati, dovendosi dividere tra reparto ed ambulatori.Questo allunga così le liste di attesa ma anche i controlli pace-maker che un tempo venivano verificati ogni 6 mesi ed adesso ogni 14 per mancanza di personale medico ed infermieristico”.Fiorentini pone in evidenza anche lasituazione dell’ambulatorio di endocrinologia tiroidea dove adesso non vengono più presi appuntamenti ai CUP fino al 2014 inoltrato.“Sono diversi anni che si parla di ospedale unico, ma la regione ci sta prendendo in giro perché i soldi per il nuovo ospedale non ci sono mai stati e non ci saranno. Ora hanno trovato il pretesto delle divisioni dei nostri sindaci per…

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A proposito dell’incidente di Mologno

Due giorni fa il grave incidente avvenuto in piazza della Stazione a Mologno, dove è rimasta ferita in modo serio l’insegnante elementare Elisabetta Magnani, a Barga meglio conosciuta come Betty. Adesso si trova ricoverata presso l’ospedale Cisanello di Pisa. Le sue condizioni sono sempre gravi ed ha già subito alcuni interventi chirurgici per rimediare alle ferite riportare nell’incidente, che sono ferite importanti. Ma Betty sta affrontando la situazione, a quanto sappiamo, con tanta forza d’animo e questa è sicuramente la strada giusta per arrivare quanto prima ad una pronta guarigione che le auguriamo con tutto il cuore.Nel frattempo quanto le è accaduto ha sconvolto l’opinione pubblica locale ed è di ieri il post che ci è arrivato tramite Facebook scritto da Paolo Marzi, che pubblichiamo nelle lettere in redazione.   Vi siete mai trovati verso l’una, l’una e trenta del pomeriggio in Piazza della Stazione in Mologno? Orde di ragazzi vocianti che provengono dalle scuole di Barga, un continuo andirivieni…

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I lampioni di via Mozza a Fornaci

Vorrei fare una domanda, alla quale forse nessuno saprà rispondere…Perché a Fornaci la mattina alle 6.30 i lampioni sono accesi solo fino all’altezza di Via Mozza (la strada che dalla chiesa nuova si incrocia con via della Repubblica, all’altezza del negozio Contro Vento) e da lì in poi il buio assoluto… non è che gli abitanti di Fornaci che vivono oltre questo incrocio siano diversi dagli altri, e quando piove o è nuvoloso, non si vede nemmeno dove mettiamo i piedi. Io tutte le mattine vado a Fornaci x lavoro e credetemi, spesso è difficile veramente vedere anchesemplicemente chi attraversa la strada… Grazie per la risposta, che spero arrivi.(domanda postata sulla pagina Facebook di Il Giornale Di Barga) Maria Cristina Vannozzi

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Spreco… basta la parola (le luci pubbliche in via XXV Aprile)

Tari, Tasi, Trise, Ici, Imu, Tarsu, Cosap, Iciap, Isi, Ire, Ires, Irpef, Irpeg, Ilor, Irap… Spreco. Già, anche Spreco tra le varie tasse di cui molte comunali. Sorprendente e Preoccupante Rapina Energetica Compiuta Ognigiorno: potrebbe chiamarsi così la nuova tassa da pagare a Barga, visto che da almeno 7-8 giorni le luci pubbliche di Via XXV Aprile sono accese giorno e notte. E dall’ufficio delComune hanno detto che così deve essere. Bene, e io pago! Se … pagherò. Perché sto cominciando a pensare di non pagare più, visto che tra le varie sigle Spreco probabilmente è la peggiore in assoluto. E nessuno sembra accorgersene… cosa vuoi che siano 10 lampadine accese giorno e notte!? Io che le spengerei alle 11 di sera… o magari le metterei che si accendono al passaggio, o alimentate solari…Spreco, basta la parola Valter Ghiloni

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Ritardi per pendolari e studenti con la chiusura di Mologno. Lettera all’assessore provinciale

Il nostro lettore Alessandro Diversi ci invia il testo della lettera spedita all’Assessore ai Trasporti della Provincia di Lucca circa i problemi relativi alla chiusura della strada di Mologno e i percorsi alternativi dei bus che trasportano studenti e pendolari.“Da quando si sono verificati gli eventi alluvionali nella notte tra il 20 e 21 ottobre scorsi, la strada che unisce Barga con Mologno è stata chiusa al traffico ( e da quanto si dice lo rimarrà per molto tempo) e i bus diretti a Lucca percorrono la provinciale per Castelvecchio Pascoli, attraversano il Ponte di Campia, raggiungono Gallicano via Fondovalle, attraversano il ponte sul Serchio, raggiungono Mologno e finalmente si reinseriscono sulla SR445 all’altezza del bivio per Barga proseguendo per Fornaci di Barga, quindi sulla lineaoriginale. Tutti questi giri fanno perdere oltre 20 minuti, che obbligano gli utenti ad arrivare a destinazione con notevoli ritardi, gli studenti entrano a lezioni ampiamente iniziate, mentre i pendolari devono usare le ore di…

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Che Barga, terra di migranti, sia vicina a Lampedusa e ai suoi naufraghi

Barga, terra di migranti, è vicina a Lampedusa.Impossibile restare indifferenti di fronte a quanto sta succedendo in queste ore a Lampedusa, teatro involontario di una strage di migranti come non ne accadeva da anni. Per quanto tutto questo ci sembri remoto sia geograficamente che socialmente, lo strazio dei sopravvissuti, l’impegno dei soccorritori, l’inadeguatezza delle strutture e delle istituzioni non sono così lontani da noi. Come ci ricorda Sonia Ercolini, infatti, anche noi barghigiani siamo un popolo di migranti che per decine e decine di anni abbiamo cercato fortuna e speranza oltre mare.Non dimentichiamolo. Nuovamente al telegiornale sono apparse immagini sconvolgenti dalla coste della nostra penisola. Soccorritori che cercano di aiutare i loro fratelli migranti ormai allo stremo delle loro forze. Un uomo piange il suo bambino morto durante il loro viaggio di speranza”… voleva regalarli una nuova vita invece il suo regalo è una tomba nelle acque fredde del Mediterraneo. Ancora oggi dobbiamo testimoniare scene agghiaccianti dove prevale la sofferenza…

- di Redazione

“Non vogliamo più parole, ma fatti”: una lettera in redazione in merito alla sanità

Ospedale, Come finirà? Questo interrogativo, forse retorico, da il titolo all’articolo di spalla che tra pochi giorni leggerete sul numero di ottobre del Giornale di Barga, in uscita in queste ore.Per sollecitare una risposta a tale domanda, qualche buono spunto ce lo da Giulio Fiorentini di Fornaci che, in una lettera inviata alla nostra redazione, invoca “fatti e non parole” ma soprattutto il mantenimento dei due ospedali e delle professionalità esistenti, con il ripristino del pronto soccorso al San Francesco. Invitando, tra l’altro, a spostare l’attenzione dai sindaci ai responsabili della sanità a più alti livelli.Sotto il testo integrale La Regione Toscana non ha approvato alcun piano sanitario, nonostante l’accordo firmato fra i medici ospedalieri e la Giunta Regionale.Intanto noi utenti delle strutture S. Francesco di Barga e S. Croce di Castelnuovo Garfagnana siamo penalizzati ed umiliati, il CUP dei suddetti ospedali, per alcune visite, non prende più gli appuntamenti per l’anno 2014.Dai politici toscani, responsabili della sanità, non vogliamo…