La pagina dei Lettori

- 2 di Redazione

Mi manca “vivere”

Ed eccoci qui, nelle nostre case, più o meno belle, più o meno grandi, ma comunque create da noi e soprattutto per noi. C è dentro quello che ci piace di più, il caminetto, il divano davanti alla TV, la cucina ultra moderna, ogni tipo di conforto, ecc ecc.. Dentro famiglie sempre più ristrette perché i figli è meglio che stiano per conto loro (io ne ero pienamente convinta prima), i nonni meglio con la badante; insomma, ognuno per conto suo e il risultato è che ora le nostre belle case sono sempre più vuote. Ora siamo prigionieri nelle nostre case, certo non è Auschwitz e nemmeno una cella 3×3, perciò perché lamentarsi?  In fondo finché c’è la salute perché lamentarci? Me lo ripetono tutti, me lo dice il buon senso, don Luca in chiesa, mio marito tutte le volte che sbuffo, ma è più forte di me perciò mi lamento. Perché? Perché se guardo indietro mi vengono in mente…

- di Redazione

La benedizione pasquale ai tempi del covid nell’unità pastorale di Barga

BARGA – Carissime famiglie, considerando il perdurare dell’emergenza sanitaria dovuta al virus Covid-19 è necessario ripensare la possibilità di svolgere, nelle forme consuete, la Benedizione delle Famiglie che tradizionalmente precede e accompagna il cammino quaresimale. La “benedizione pasquale”, oltre ad essere un “sacramentale” che può sostenere la vita di fede delle persone, è anche un momento di incontro con le situazioni di malattia, di necessità e di aiuto spirituale per tante nostre famiglie. Ponderando bene i rischi e le implicazioni che la visita casa per casa comporterebbe, quest’anno non è possibile svolgere la visita alle famiglie nella modalità consueta. Senza rimandare questo incontro ad altri tempi, desideriamo offrire un semplice incontro di preghiera invitando le persone delle varie zone in spazi aperti, piazzette, ecc. Ci raccoglieremo con le stesse norme di sicurezza, con le mascherine, distanziamento tra persone, disinfezione delle mani, ecc.). In questi momenti di preghiera i fedeli porteranno con sé una piccola boccettina con l’ acqua che sarà…

- di Redazione

Pratiche e politiche di piccola scala

Da Maria Elena Bertoli e Max Strata riceviamo e pubblichiamo.   L’umanità intera è in cerca di una via d’uscita dalla violenza della globalizzazione produttiva e commerciale, dal mercato sopra ogni cosa, dalla precarietà, dallo sfruttamento del lavoro e dalla devastazione ambientale. Ci troviamo oggi in un momento di passaggio decisivo ed è importantissimo imboccare la strada giusta. E se fosse la piccola scala a salvarci?  Parlare di piccola scala vuol dire parlare di una organizzazione di vita più locale e più semplice, virtuosa e solidale che opera nelle comunità e per le comunità. Per andare in questa direzione possiamo trovare riferimenti in figure importanti del recente passato e del presente come, ad esempio, in Ernst Schumacher, autore dello straordinario “Piccolo è bello” del 1973, in Serge Latouche, che ci spiega come sia impossibile una crescita infinita su un pianeta limitato, in Rob Hopkins e nelle sue esperienze di “città di transizione” e, non ultimo, nel Mahatma Gandhi che progettava…

- 2 di Redazione

Davide: aiutatemi a coronare il mio sogno di libertà: un mezzo speciale che mi consentirà di muovermi anche sullo sterrato.

GHIVIZZANO – Ciao a tutti mi chiamo Davide Contrucci e abito a Ghivizzano in provincia di Lucca. Sono in carrozzina da tutta la vita e ho sempre amato la velocità e il movimento. Sono salito su qualsiasi mezzo: auto da rally, moto da cross, motoscafi ed ho sempre provato una immensa felicità, ma poii torno sulla mia carrozzina che è perfetta per chi vuole fare una vita tranquilla, a casa e per spostamenti normali. Ho bisogno di una carrozzina 4×4: aiutatemi a coronare il mio sogno di libertà, con questo mezzo speciale che mi consentirà di muovermi anche sullo sterrato. Io penso che anche per chi ha disabilità e vuole provare la gioia del movimento niente sia impossibile, vorrei poter andare in montagna a cercare funghi, andare sulla spiaggia, poter andare dai miei amici vicino casa oltrepassando quel marciapiede che mi impedisce di andare, vorrei sentirmi libero di poter pensare che possa andare ovunque. Per questo chiedo a voi di…

- 1 di Redazione

Un grazie alla Riabilitazione di Barga

Vorrei rivolgere un pubblico ringraziamento a tutto il reparto di riabilitazione dell’Ospedale “San Francesco” di Barga, a tutte le infermiere e le OSS che umanamente e professionalmente mi sono state vicino; ai fisioterapisti che si sono dimostrati professionisti con spiccate doti umane. Un ringraziamento speciale va al fisioterapista Bruno che mi ha seguito passo, passo per tutto il percorso riabilitativo. Ultimi ma non per ultimi anche i miei ringraziamenti sinceri alle dottoresse Moruzzi e Ferroni. Infine l’abbraccio più grande  per la logopedista Federica; persona davvero eccezionale, dai modi garbati e mai sopra le righe; senza il suo aiuto il mio recupero sarebbe stato molto più difficoltoso e lungo. Livio Maffucci, Gallicano

- 1 di Redazione

Crisi ecologica e dignità della scienza

In merito al dialogo sulla crisi climatica in corso, che si è sviluppato su questo Giornale nei giorni passati, volentieri pubblichiamo questa riflessione di Max Strata, divulgatore e consulente di ecologia applicata.   Nei giorni scorsi ho letto alcune prese di posizione sulla realtà, sulle cause e sugli effetti dell’attuale crisi ecologica globale e sul cambiamento climatico, in cui ancora una volta si parla di mancate certezze, di teorie non confermate o, al limite, di cicli naturali a cui la nostra specie partecipa in modo del tutto trascurabile. Questo tipo di interventi hanno fondamentalmente tre obiettivi: insinuare il dubbio e confondere il lettore non specializzato, sostenere una precisa visione economico-politica che tende a conservare lo status quo e dare conforto al proprio ego di fronte a qualcosa che spaventa e che non si è in grado di razionalizzare. La scienza procede per ipotesi secondo un metodo di osservazione, sperimentazione e confronto dei risultati che è consolidato dalla cosiddetta verifica -peer…

- di Redazione

A proposito di Neve, freddo e riscaldamento globale

Dopo il contributo arrivatoci su “Neve, freddo e riscaldamento globale” riceviamo e pubblichiamo anche un nuovo intervento su questa tematica   In riferimento all’articolo «neve, freddo e riscaldamento globale» non posso non segnalare una serie di inesattezze che possono fuorviare il lettore. Sull’aspetto che un lockdown possa influire, anche in modo parziale, sul cambiamento climatico non mi soffermo più di tanto. Ammesso, e non concesso, che l’uomo possa influire sul clima in maniera determinante, non sarebbe certo un lockdown più o meno lungo a modificare un innegabile processo di riscaldamento in atto. Lockdown dicevamo, e poi? Veramente pensiamo che la decrescita felice sia il futuro? Veramente siamo disposti a rinunciare ai viaggi in aereo, alle auto, ai telefonini, ad internet, alla corrente elettrica nelle case, all’acqua corrente, alle nostre case dotate di ogni (o quasi) comfort ? Perché i proclami e le idee sono belle e condivisibili ma poi mancano proposte concrete. Come produciamo l’energia necessaria ? Perché carbone e…

- di Redazione

Neve, freddo e riscaldamento globale

(da Maria Elena Bertoli e da Max Strata riceviamo e pubblichiamo)   Come una rondine non fa primavera anche una serie di lunghe e copiose nevicate non indicano affatto che il nostro clima malato si stia sistemando. Il riscaldamento globale non viene percepito nella sua gravità perché è spalmato su tempi più lunghi di quelli che interessano normalmente i nostri fenomeni psichici: in sostanza vediamo un inverno “normale” o anche più freddo di quella che è la nostra memoria personale e subito ci dimentichiamo dei non inverni che hanno segnato il decennio o il ventennio precedente. Il cambiamento climatico si muove ad onde ed è un processo complesso in cui trovano spazio anche periodi molto freddi alternati a quelli molto caldi. Ciò che conta è la media e la media ci informa che siamo di fronte ad un crescendo globale delle temperature e che il 2020 è stato l’anno più caldo da quando si effettuano le registrazioni in modo sistematico…

- 1 di Redazione

Nel ricordo di Enrica, elogio alla straordinaria realtà dell’Hospice della Villetta

Una lettera per ringraziare il reparto Hospice della Villetta dove tanti malati terminali trovano la fine in mezzo ad umanità e comprensione. L’ha scritta Carla Riani, in occasione della morte ad appena 52 anni dell’amica, la scrittrice  Enrica Rabacchi, la compagna del noto giornalista e documentarista Pier Luca Rossi di Castelnuovo, scomparso nel 2016.   6 gennaio 2021 La perdita di una persona cara è una delle esperienze più devastati che la vita ci riserva. Ancora più devastante è assistere, giorno dopo giorno, alla sua sofferenza, al lento cambiare del suo corpo, del suo viso, dello suo sguardo. Il tempo si comporta in modo strano, corre, si ferma, rimane sospeso insieme al nostro respiro nei giorni meno buoni, riparte veloce quando va un pochino meglio. Non possiamo fare niente, “solo esserci”. Essere li al suo fianco. Perché non vuoi lasciarla sola ad affrontare il “nemico” e perché tutto quello che vuoi è passare con lei il poco tempo che rimane.…

- di Redazione

Un grazie all’assessore Onesti

Da Valdivaiana ci arriva una richiesta per ospitare un pubblico ringraziamento per l’assessore alla protezione civile del comune di Barga, Pietro Onesti. La richiesta è di Giovanni Giovannetti, da tutti conosciuto come Giovannino,  attento cultore della tradizione del territorio, che manda avanti con la moglie Ademara una azienda agricola in Valdivaiana. Si è rivolto a noi per chiedere di inviare un ringraziamento al comune di Barga ed in particolare all’assessore alla protezione civile Pietro Onesti, per quanto fatto per la loro azienda nelle ore successive alla prima forte nevicata del 1 gennaio. Prima intervenendo per riparare un vecchio generatore e poi fornendone uno più potente, sono stati soprattutto salvaguardati frigoriferi e congelatori di questa azienda : “Volevo ringraziarlo – dice Giovannino – per quanto fatto in questi giorni per noi, ed in generale per gli abitanti della nostra montagna. E’ stata una nevicata come non si vedeva da anni ed i problemi ci sono stati, ma non ci siamo mai…

- 2 di Redazione

Rifiuti e raccolta. Da domani si cambia. Lettera aperta ai cittadini

Care/i Cittadine/i, da domani nel Comune di Barga sarà attivo un nuovo sistema di raccolta dei rifiuti, gestito da Ascit spa. Sappiamo le difficoltà che ci hanno accompagnato nella consegna del materiale, dai sacchetti agli opuscoli, purtroppo questo periodo di emergenza non ci ha aiutato. Da domani inizieremo con la raccolta del multimateriale leggero, cioè separato dal vetro, che dovrà essere conferito nei sacchi gialli, se ricevuti, o in un normale sacchetto a disposizione. Il vetro dovrà invece essere conferito nell’attuale bidoncino verde del multimateriale. Il primo mese sarà di transizione pertanto vogliamo rassicurare tutti i cittadini che non saranno irrogate sanzioni. Chiediamo la massima collaborazione, che siamo certe sarà come sempre eccezionale. Ricordiamo che il numero verde per informazioni è: 800942951. L’Amministrazione Comunale e gli uffici rimangono, comunque, a disposizione.  Per rimane sempre aggiornati potete inoltre seguire la pagina facebook Comune di Barga, la pagina Osservatorio Rifiuti Zero o il sito di Ascit spa. Nell’attesa di incontrarci presto, vi…

- di Redazione

Che il 2021 sia l’anno della ripartenza. Gli auguri del sindaco del Comune di Barga

Cari cittadini e cittadine, Ci tenevo ad inviare a tutti voi, tramite il Giornale di Barga, questa lettera aperta che scrivo al termine di un anno difficile, complicato, doloroso; un anno denso di preoccupazioni e di incertezze per il futuro; di limitazioni personali e collettive; di perdita di lavoro; di famiglie in difficoltà; di persone costrette all’isolamento o in un letto di ospedale per questa malattia; di persone che oggi non ci sono più. Il 2020 lo ricorderemo come l’anno più difficile che abbiamo vissuto da qualche decennio a questa parte; forse il più difficile dai tempi della guerra; caratterizzato da tanta sofferenza, da tanta solitudine vissuta un po’ da tutti; c’è mancato in questo anno quel contatto fisico che siamo abituati ad avere con parenti, amici… vedersi, frequentarsi, toccarsi, abbracciarci. Da una carezza per un nonno ad un abbraccio per un amico ci sono mancate tante piccole, ma ora sappiamo quanto importanti, cose. In questo 2020 complicato sono però…