La pagina dei Lettori

- di Redazione

Ripristinata la fontana del Parco Kennedy

Siamo lieti di comunicare che la fontana del Parco Kennedy è finalmente tornata in funzione! Grazie alla sinergia tra A.s.d. Goshin-do Karate Barga e Associazione Pro Loco Barga abbiamo provveduto a spese proprie alla riparazione del motore. Adesso il caratteristico getto d’acqua e’ di nuovo in funzione; inoltre, con l’aiuto dei volontari delle due associazioni e di privati volenterosi, l’interno vasca e’ stato completamente ripulito e sono stati montati nuovi faretti per l’illuminazione serale. Le due associazioni colgono l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno dato una mano per il ripristino della fontana. Buon Parco Kennedy a tutti!     A.s.d. Goshin-do Karate Barga Associazione Pro Loco Barga

- 1 di Anna Maria Casci

A proposito della vecchia mulattiera del Candino

Al direttore del Giornale di Barga, a chi compete mantenere viva la storia dei nostri posti? Delle vecchie mulattiere, dei sentieri di un tempo? In località Lato a Barga c’è via Mazzoni, un tempo era anche quella via Lato che va sempre più scomparendo soprattutto nel punto in cui la strada lascia il posto ad una mulattiera. Chi non è più tanto giovane ricorda di quanto siano cambiati i nostri panorami e non fa eccezione la Località Lato dove ho vissuto e dove hai vissuto anche tu per tanti anni. Anche se non so la storia di questa mulattiera so che è ora abbandonata, in certi punti franata o ostruita da tronchi d’albero. Meno di 60 anni fa era una strada bellissima, lastricata da pietre levigate e pulita. Portava dall’alta parte della valle di Corsonna ai paesi di Albiano e Castelvecchio. In fondo alla strada c’era un mulino bello e suggestivo davvero immenso con un pozzone pieno d’acqua (la prima…

- 1 di Redazione

Inaccettabile

LOPPIA – Ritengo inaccettabile una situazione del genere, quella che vi mostro in questa foto, che si protrae da ormai troppo tempo e che è visibile presso il cimitero di Loppia. Nonostante le ripetute segnalazioni e le assicurazioni ricevute tempo fa, nulla è cambiato. Un luogo sacro merita RISPETTO; non di essere ridotto a una discarica. Quie detruiti, anche se fosse il frutto di lavori interni al cimitero, non devono stare lì. Sono veramente amareggiato. Luca Mastronaldi

- di Redazione

Raccolta alimentare incrementata nella zona di Fornaci e Ponte all’Ania

FORNACI – Il banco del Non Spreco della zona di Fornaci, Loppia e Ponte all’ania, grazie  al gruppo dei meravigliosi volontarie e volontari ed alla collaborazione  con la Azienda Sanitaria,  che ci ha affidato un loro assistito con borsa lavoro, ha potuto incrementare la raccolta alimentare di prodotti freschi, pane, focacce, pizza e pasticceria, altrimenti gettata nel secchio. Il tutto è stato possibile aggiungendo ai giorni di raccolta, il lunedì e sabato relativamente ai forni  ed il venerdì ai bar e pasticcerie. Questo ci permette  da una parte ad avere più cose da distribuire e dall’altra, una riduzione  dei rifiuti urbani che sono da sempre tra gli obiettivi fondanti del Banco del Non Spreco. Ringrazio  tutti i volontari del banco e la USL, nella persona di Manola Marsalla, che ci ha dato questa ulteriore possibilità di migliorare il lavoro.   Leonello Diversi

- di Redazione

Aria di Ricerca in Valle del Serchio: la sindaca Campani invita i cittadini a partecipare all’indagine epidemiologica

È entrato nella fase operativa il progetto europeo Aria di Ricerca in Valle del Serchio. In queste settimane abbiamo recapitato l’invito a partecipare a 1000 cittadini estratti tra gli abitanti del Comune di Barga. Si tratta di un’occasione importante per la tutela della salute e per la prevenzione delle malattie renali croniche che negli ultimi anni registrano un preoccupante aumento. Il progetto coinvolge l’Università di Firenze, l’impresa sociale Epidemiologia & Prevenzione, il Comune di Barga, i Comuni limitrofi e molte associazioni locali. Ai 1000 cittadini offriamo analisi gratuite di sangue ed urine, allo scopo di indagare la funzionalità renale. La partecipazione è volontaria; confido nel senso civico dei cittadini e li invito a non perdere questa importante occasione di fare prevenzione: al deterioramento della funzionalità renale si può rimediare facilmente ed in modo non invasivo, purché la diagnosi sia precoce. Nello stesso tempo è un’occasione di realizzare uno studio scientifico importante, in un settore ancora poco approfondito. Per ovviare ai…

- di Redazione

Il Gruppo Alpini di Careggine ricorda il ristoratore Pierino Bandini

CAREGGINE – Il Gruppo Alpini di Careggine rivolge un saluto a Pierino Bandini, amico e aderente da sempre al gruppo, scomparso ieri (martedì 27 aprile). Titolare del ristorante La Baita, spesso nel suo locale venivano organizzati i pranzi dell’associazione (nella foto, uno dei pranzi in questione. Pierino è al centro, seduto con il grembiule). Rivolgiamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia.     Gruppo Alpini Careggine,  Il Capogruppo Bruno Piagentini

- di Redazione

La storia di Angelo: “Di nuovo protagonista della mia vita non al passivo. Grazie Riabilitazione Barga”

Angelo Monticelli a Lucca e dintorni lo conoscono davvero in tanti. E’ stato consigliere comunale, ma soprattutto assessore con le giunte Fazzi prima e Favilla poi. Oggi ha ottant’anni e si trova a vivere la sua vecchiaia con un nuovo ostacolo da scalare. Un ostacolo davvero impervio; a causa di una emorragia cerebrale ha passato giorni e settimane difficili; la confusione mentale, la paralisi che lo aveva ridotto in un letto. Una esperienza che ci racconta essere stata drammatica. “Trovarsi d’improvviso a non camminare, a non essere più padroni della propria vita è scioccante – racconta Angelo – e ci sono stati momenti davvero difficili. Avevo perso il sorriso, avevo perso la fiducia nel domani ed anche la voglia di affrontare il domani, ma quando sono arrivato a Barga qualcosa è cambiato e ora sono protagonista della mia vita non al passivo.” Angelo Monticelli è ricoverato nel reparto di riabilitazione dell’ospedale San Francesco di Barga. Con il suo fisioterapista Antonio…

- di Redazione

Non sottovalutiamo la violenza secondaria

Oltre alla violenza primaria (per esempio di natura fisica, psicologica ed economica) esiste anche la violenza secondaria: ovvero quelle situazioni in cui le donne diventano vittima una seconda volta: nei tribunali, nei percorsi legali e sanitari, nella rappresentazione dei media e nel contesto sociale. Ritenere la vittima di un crimine o di altre sventure parzialmente o interamente responsabile di ciò che le è accaduto è violenza secondaria. Prendere coscienza di una violenza subita e decidere di denunciare è un processo delicato e complicato, e come se non bastasse, una volta deciso di denunciare, “essere creduta” diventa un percorso difficilissimo. Le Survivor (così si chiamano le donne che hanno subito uno stupro e che sono sopravvissute a questo evento tragico) vengono spesso interrogate sui propri comportamenti e sulle proprie abitudini, minimizzando l’esperienza traumatica e deresponsabilizzando in questo modo le azioni dei violenti; spostando la colpa dall’aggressore alla vittima. A parlare sono i dati Istat (2019); il 39,3% pensa “se davvero lo…

- di Redazione

Vaccinazioni, professionalità e gentilezza vanno a braccetto. Grazie a operatori sanitari e volontari

Caro Giornale di Barga, oggi desidero fare una considerazione sulla vicenda della pandemia e delle vaccinazioni. Questo periodo è infatti caratterizzato dalle vaccinazioni in corso, con le varie discussioni fra un vaccino o l’altro; chi si fida a prescindere e chi invece a prescindere non si fida… Ma quello che ho potuto osservare, quando ho accompagnato una mia zia novantenne a fare il primo vaccino, e poi dopo tre settimane il richiamo, è stata la professionalità del personale incaricato, ma soprattutto, e ci tengo a sottolineare SOPRATUTTO, la grande gentilezza del personale, nei confronti delle persone che si vaccinano. Veramente un atteggiamento che va molto al disopra degli obblighi professionali. Voglio sottolineare che questo è ciò he ho potuto constatare a Borgo a Mozzano, presso la chiesa dei Cappuccini. Poi io stesso mi sono prenotato e sono andato a ricevere, assieme a mia moglie, la prima dose del vaccino, a Ortomurato al Piano Pieve. E la cosa bella è che…

- di Redazione

Discarica a cielo aperto a Bolognana. “Qualcuno intervenga per mettere in sicurezza la situazione”

BOLOGNANA – L’ex ristorante Casina Verde a Bolognana, abbandonato da anni, è diventato una discarica di rifiuti a cielo aperto. Lo segnala un cittadino che abita a Bolognana: “A distanza di un anno torno a segnalare il degrado in cui versano gli stabili dell’ex ristorante casina verde a Bolognana ­ scrive – Oramai, è una discarica a cielo aperto dove si può trovare di tutto. La cosa grave, è il fatto che tutti possono entrare perché lo stabile non è adeguatamente chiuso. Questa è la seconda segnalazione che faccio e vorrei che chi di dovere prendesse a cuore la vicenda”. Il cittadino chiede soprattutto all’amministrazione comunale di prestare attenzione alla situazione e di mettere almeno in sicurezza l’area.

- di Redazione

Strade uguali, ma diverse

Caro Luca. Oggi vorrei parlare di diritti. Ora mi spiego. Come sai e molti sanno abito il località Trine dove mi dedico da tempo alla coltivazione dello Zafferano. Il territorio è attraversato dalla antica mulattiera che un tempo (dal 1400circa) collegava la pieve di loppia, al castello di Tiglio. L’unico tratto ancora perfettamente conservato, poiché ne curo dal 1975 la manutenzione. Come prima ho detto, coltivo lo zafferano, e per proteggere dai cinghiali i preziosi bulbi, ho realizzato una recinsione; rimane però la mulattiera che, attraversando i campi, resta un accesso per gli animali selvatici. Quindi ho realizzato un cancellino, facilmente accessibile, senza chiavistello o altro: basta spingere e si passa e via. Però, ecco il “diritto”: qualcuno non ha gradito e ha chiamato la polizia municipale, che con solerzia è venuta a vedere e benché sul cancello in più lingue si indicava che la barriera era contro i cinghiali, non contro i viandanti, alla fine ho dovuto eliminare il…

- di Redazione

Le vaccinazioni in Europa. La testimonianza: “Il primo giorno di lavoro al centro di vaccinazioni di Ronquières, Belgio”

BELGIO – Se il marzo 2020 è stato l’anno della paura, con le drammatiche immagini di Bergamo delle bare trasportate dall’esercito, l’anno dei lockdown, l’anno in cui tutto il mondo ha scoperto quanto fragile sia la società che ci siamo costruiti, il 2021 deve essere l’anno della speranza. Più volte si è paragonato questa emergenza ad una guerra e dopo mesi e mesi passati in trincea è venuta l’ora del contrattacco: con l’inizio della campagna vaccinale abbiamo avuto il nostro D-day ed ora dobbiamo proseguire spediti e senza esitazioni per “arrivare a Berlino” il prima possibile, sconfiggere questo maledetto virus e riprenderci nostri affetti, i nostri contatti, le nostre attività, i nostri posti di lavoro, le nostre vite. Dobbiamo ringraziare la Scienza e tutte quelle persone che, lontane dalla ribalta dei salotti televisivi, senza tante chiacchiere e con grande applicazione hanno lavorato in silenzio per permetterci di poter guardare al futuro con una ritrovata speranza. A tempo record è arrivato…