FORNACI – Un clima bello, vivace, di attesa ed interesse e tantissima gente. La platea del cinema Puccini di Fornaci gentilmente messa a disposizione dalla famiglia Lorenzini, completamente gremita di gente; gente di Fornaci; di tutte le età; persone con i capelli bianchi, che i giochi rionali li hanno vissuti e forse anche giocati e poi tanti giovani. Tutti insieme per fare parte di questa nuova bella avventura presentata ieri sera: “Fornaci senza frontiere”, l’erede di quei “Rioni senza Frontiere” la cui ultima delle 7 edizioni disputate tra gli anni ’70 e gli anni ’90, si è svolta nel 1991 quando era in carica l’indimenticato arciprete di Fornaci mons. Lido Ferretti.
La parrocchia ha un ruolo fondamentale anche in questo ritorno della manifestazione. La rievocazione vede infatti in prima fila “Don Gio”. don Giovanni cartoni e la parrocchia insieme alla Sportiva di Fornaci. L’idea è nata proprio durante una serata a cena di Paolo Capannacci e Marco Franci dell’Unione Sportiva. Poi la decisione di coinvolgere don Giovanni che da subito è stato entusiasta del progetto e che è senza dubbio servito per fare un po’ da ponte generazionale e coinvolgere le nuove leve. Nuove leve che fanno parte anche dei gruppi che sovrintendono ora all’organizzazione e alla promozione, arricchiti poi da qualcuno con qualche anno in più sulle spalle e che quei giochi li ha già vissuti. Per tutti loro grandi e convinti applausi per l’idea ed il progetto come applausi scroscianti per i bravi conduttori della serata, una voce cara di Radio Fornaci One, Sandra Barsanti, che è sempre un piacere riascoltare ed il giovane Nicola Giovannelli che fa parte dello staff organizzativo.
Rioni senza frontiere si svolse dal 1975 al 1979, poi nel 1984 e 1985 e l’ultima edizione degli anni ’90 è andata in scena nel 1991. In tutti questi anni sono stati coinvolti circa 7000 fornacini a dimostrazione che l’entusiasmo e la partecipazione per un evento, che soprattutto ha il nobile scopo di aggregare la comunità di Fornaci, non è mai venuto meno. Appunto quello riscontrato ieri sera al cinema Puccini. E’ stato anche il momento del ricordo di chi dette il via a tutto. C’era, del vecchio nucleo degli organizzatori, Giannetto Lucchesi che ha ricordato poi il grande impegno di Milvio Sainati e di Elio Rigali che sono stati i pilastri delle prime edizioni degli anni ‘70 e ’80.
Proprio una bella serata di partecipazione e di condivisione di una idea per la quale c’è tantissima attesa e che sicuramente coinvolgere ed unirà il paese nella sua identità. Lo ha sottolineato anche la prima cittadina di Barga Caterina Campani, salita sul palco per uno degli interventi della serata condita anche da foto e filmati: “Sono davvero felice di vedere il paese riunito in questo bel progetto. E’ un segno di grande energia di una comunità e non può che portare cose buone”
Ma quando nasce questo progetto? Tutto, dopo l’idea iniziale di Capannacci e Franchi è l’aggiunta di Don Gio, ha iniziato a prendere forma dall’ottobre scorso ed alla fine, dopo tante serate di lavoro, siamo arrivati alla presentazione della manifestazione. I rioni sono quelli storici: Case Operaie, Caterozzo, Fornaci Centro e Fornaci Vecchia ma i confini (di appartenenza) sono stati un po’ ridisegnati in base anche alla “densità abitativa” di questi territori.
Fornaci senza frontiere si aprirà il 2 giugno con l’anteprima dei giochi in Piazza IV Novembre. Il 9 giugno allo stadio Orlando la semifinale del torneo di calcetto; l’11 la semifinale al parco Rosso del volley; il 13 giugno la serata “Trivia” con quiz a punteggio su cultura generale, cultura fornacina e indovina i film: il 16 ed il 18 giugno rispettivamente le finali dei tornei di calcetto e volley ed il 19 giugno una serata musicale al Parco Rosso on il ritorno della band fornacina per eccellenza, la Rockestra Band, in un concerto ma anche con nuovi giochi chiave musicale. Il 22 giugno infine la finalissima allo stadio Orlando dalle 15 del pomeriggio con tantissimi giochi tra rioni; di quelli che si facevano una volta: racchettoni, cerchi, staffetta, tiro alla fune, palloncini, corsa a tre gambe, travaso, fiondone…
Tra le regole, squadre miste, come genere e come generazioni, le squadre consegnate entro il 2 giugno,che dovranno avere tassativamente almeno 4 over 18 e 4 over 40; la partecipazione possibile al rione per chi ci vive o chi ha vissuto a Fornaci.
Poi l’appello a tutti i presenti, che visto l’entusiasmo sarà velocemente accolto: da ieri sera inizia il lavoro della comunità, si dovranno da subito designare i coordinatori dei rioni, poi iniziare a comporre le squadre e soprattutto coinvolgere più persone possibile.
Il sasso è stato lanciato nello stagno e le onde che ha generato sembrano davvero belle alte… arriveranno lontano… sicuramente al 2 giugno prossimo. Benvenuto Fornaci senza Frontiere!
Lascia un commento