FABBRICHE DI VERGEMOLI – Il capo gruppo di opposizione Pietro Onesti fa il punto della situazione a sei mesi dal proprio insediamento nel consiglio comunale a fabbriche di Vergemoli e lo fa non risparmiando stoccate al sindaco:
Onesti parte dal presente: “Siamo alla scadenza della presentazione del bilancio preventivo ovvero la data del 31 dicembre come il testo unico impone. Penso che siamo soli nella provincia a non approvarlo entro la fine dell’anno. Un triste primato”.
Poi riflette su questo periodo: “Quando sono arrivato sono rimasto colpito da un aspetto: quello che veniva evidenziato sui giornali era di un comune amministrato in maniera ineccepibile anzi da esempio – dice Onesti -; invece, esaminando gli atti e i comportamenti del sindaco insieme alla propria maggioranza emerge tutto un altro modo di amministrare, non propriamente esemplare… Esaminando il lavoro svolto posso affermare che alla luce di dieci anni di accorpamento dei due comuni il sindaco non è riuscito ad amalgamare la popolazione e questo dimostra che è mancato il ruolo di buon padre di famiglia che in un comune così piccolo ci si sarebbe aspettato da un bravo primo cittadino: nel cercare di conciliare le varie divergenze fra i territori.”
Onesti continua: “Esaminando la situazione del territorio si può invece notare che nonostante i grandi proclami di progetti e investimenti di milioni di euro, tutti questi soldi non si notano davvero in miglioramento e progressi e nemmeno in infrastrutture. Quando poi c’è un problema evidente è davvero spiacevole l’abitudine del sindaco di attribuire la colpa ai dipendenti comunali (quei pochi rimasti).
In generale si può affermare – conclude – che il comune di fabbriche di Vergemoli è privo di servizi , manutenzione ordinaria alla viabilità e agli immobili di proprietà comunali; l’accoglienza turistica è solo nei pensieri; l’assistenza alla popolazione non proprio adeguata… quest’ anno addirittura non vi sono più le lezioni scolastiche nel plesso di isola; le attività economiche sono quasi assenti (ringrazio quelle attività rimaste che con il loro operato riescono ad dare un servizio di alta qualità).”
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