Tre i rioni che in questi giorni stanno lavorando per completare questi cilindri vegetali: Fanal, Culiceto e Bagno.
Ogni anno la magia del Natale invade questo angolo di Garfagnana mescolando tradizione e religione ad antichi riti pagani. Siamo nel Comune di Minucciano nella valle dell’acqua bianca che fornisce le limpide acque al bacino di Gramolazzo, e qui non c’è Natale senza i Natalecci come si dice a Gorfigliano. E allora ecco i componenti dei tre rioni che in questi giorni stanno lavorando per completare questi cilindri vegetali che prendono appunto il nome di Natalecci. Nei rioni Fanal, Culiceto e Bagno ogni anno accendono il fuoco per scaldare Gesù bambino; probabilmente nel passato questa fiamma voleva dire altro, forse un auspicio di fecondità della terra, salute, fortuna e forse altro ancora.
Allo scoccare delle 18 del 24 dicembre al suono dell’Avemaria dal campanile della chiesa di Gorfigliano prenderanno fuoco queste torri vegetali augurando buone feste e un anno fortunato. Insieme ai tre “Natalecci” di Gorfigliano a pochi km di distanza anche a Verrucolette, Gramolazzo, Rimessa di Arliano, Arliano e Castagnola, prenderanno fuoco altri cilindri vegetali ma con nomi anche differenti come Falò di Natale, Fanal oppure di nuovo Natalecci a Gramolazzo.
Il vero mistero di questo antico rito è cosa spinge ogni anni giovani e non a lavorare duramente per mantenere viva questa millenaria tradizione; del resto forse la magia è proprio questo: credere nelle tradizioni.
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