L’ambasciatore russo Paramonov a Vagli: “Stiamo combattendo la Nato per ripristinare la pace”

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A Vagli la visita di Alexey Paramonov, ambasciatore della Federazione Russa presso la Repubblica Italiana. Accompagnato anche dalla console russo a Genova,  Maria Vedrinskaya  ha fatto visita, dietro invito del comune di Vagli Sotto alla statua che nei pressi del ponte a funi sospese, ricorda Aleksandr Prochorenko.

Prochorenko, è l’eroe russo di Palmira, in Siria, che durante un conflitto a fuoco sacrificò la sua vita ordinando il fuoco contro se stesso pur di neutralizzare alcune formazioni di terroristi dell’Isis.

Vagli gli dedicò una statua nel 2017 e da allora non sono mancati anche diversi momenti ufficiali; proprio come la presenza dell’ambasciatore russo, accolto dalle parole di benvenuto del sindaco Mario Puglia che ha ricordato l’importanza per Vagli della statua all’eroe russo, quale simbolo di lotta contro il terrorismo. Puglia ha sottolineato in questa occasione di non voler entrare nel merito dei conflitti bellici in corso , ma lo ha fatto invece l’Ambasciatore russo, parlando anche del conflitto in Ucraina dichiarando peraltro che “oggi migliaia di militari russi sono impegnati replicando le gesta eroiche compiute  dai loro antenati e che stanno  bruciando  e facendo esplodere i mezzi blindati, i carri armati e le unità di artiglieria  della Nato, così da aprire la strada al ripristino di una vita pacifica che sia libera da un odio nazionalista e da una discriminazione etnica”.

Davanti al monumento a Prochorenko è stata deposta una corona di alloro per conto dell’ambasciata russa, alla presenza anche di numerosi ex soldati della federazione russa, ma anche di ex militari italiani, molti di quali appartenenti all’associazione Cuore Russo di Massa. Al console russo il sindaco Puglia ha consegnato al termine della cerimonia anche il “Vaglino d’oro” moneta a simbolo dell0’amicizia della comunità

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Commenti

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  1. valter ghiloni


    Credo che già da se il titolo non meriti commenti ma solo denunce! Chi pensa di poter creare condizioni di pace con le armi prende una cantonata colossale. Se poi è un capo di stato o un ambasciatore, come in questo caso, andrebbe subito tolto dalla posizione che occupa. E meraviglia che un sindaco italiano, con la fascia sul petto, sia stato impassibile (se non accondiscendente) ad ascoltare cose del genere. Ma si sa, tra simili…

  2. Maurizio Marchetti


    Giusto che con le armi non si crea la pace, però bisognerebbe anche ricordarsi, in questo caso, chi sono i veri aggressori, e in questo caso è la nato, che in barba agli accordi di Minsk si è espansa sempre più verso est provocando, come hanno sempre fatto gli anglo-americani in tutto il mondo, rivoluzioni colorate per mettere al comando i propri burattini e continuare a provocare guerre per “esportare la democrazia” e per continuare a rimpinguare le casse delle lobby delle armi e delle altre lobby di cui adesso non mi metto a fare l’elenco. Ma si sa, noi siamo una colonia e dobbiamo avere per forza la stessa visione prospettiva del main stream .

    • valter ghiloni


      Non ho detto che gli americani siano meglio. Anzi. Pure per loro avrei una certa curetta da fare. Da secoli esportano democrazia. Con le bombe. Chiunque pensa di poter usare le armi per andare verso la pace sbaglia. E non solo le armi, ma anche l’imposizione culturale. L’elenco sarebbe lunghissimo. Quello che sottolineavo è il fatto in se, per me inaccettabile


  3. Caro Luca, come piu volte mi hai detto Che question E’ il giornale Di Barga e garfagnana Come mai non c’e’ un articolo Sulla visita del generale Vannacci a Gallicano dove ha fatto il pieno assoluto. Tutti I giornali on line ne hanno parlato e scritto tranne NoiTv e il giornale Di Barga.

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