Storia di Cristo e del suo cane randagio. Si presenta a Barga il libro di Pardini

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BARGA – “Leggendo e rileggendo i Vangeli, e riportandone alcune frasi o passaggi, mi accorgevo di quanto le mie parole non reggessero al confronto del testo sacro. Erano meno di granuli di sabbia di fronte a delle montagne. Sono sempre stato credente, ma non mi ero mi chiesto come poter sentire la vicinanza di Dio”.

Con queste parole lo scrittore Vincenzo Pardini introduce e spiga la difficoltà di scrivere il suo nuovo libro, una biografia di Gesù raccontata attraverso lo studio dei vangeli e in particolare di quello di Giovanni.

Il Messia è accompagnato fin dalla nascita da un grosso cane dal manto bianco che affronta il bene e il male nei pellegrinaggi di Cristo per portare la parola di Dio. Chi sia realmente Ebaù, questo il suo nome, non è svelato nelle oltre 200 pagine del romanzo Storia di Cristo e del suo cane randagio.

È sicuramente un animale non comune, a partire dal fatto che vivrà oltre la morte del Profeta, quindi assimilabile a un emissario divino a suo sostegno, e sicuramente simbolo di fedeltà assoluta.

Pardini presenta un Cristo umano, amante degli animali, oltre che dei poveri, dei malati, dei fanciulli che incontra lungo il suo percorso dedicato a portare la fede in Dio. Un percorso difficile e anche osteggiato, ma costellato d’incontri, di momenti di raccoglimento, di miracoli, fino al tragico epilogo sulla croce. Ebaù sarà con lui fino all’ultimo respiro e aspetterà pazientemente la sua resurrezione. Pardini durante la scrittura di questo nuovo romanzo racconta di aver avuto accanto un amico invisibile, con cui dialogava via pensiero. “E insieme a noi, c’era il cane di Cristo, che ho saputo essere davvero esistito. A suo modo un apostolo, forse più devoto e fedele degli uomini”.

Una frase forte quest’ultima che potrà essere oggetto di discussione durante l’incontro che si terrà alla Fondazione Ricci, sabato 9 novembre 2024  alle ore 16.00. Dialogherà con l’autore il prof. Paolo Giannotti; letture di brani di Massimo dalle Luche.

L’Incontro rientra nell’ambito della programmazione di “Itinerari Letterari a Barga”, edizione 2024, promossi da Fondazione Ricci, Comune di Barga, Unitre Barga, Istituto Storico lucchese sezione di Barga, associazione Centolumi, che vedono il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

 

L’autore: Vincenzo Pardini è una delle grandi voci della letteratura contemporanea.
Collabora con numerosi giornali e riviste letterarie. Tra i suoi romanzi più importanti Il falco d’oro (Mondadori, 1983); Il racconto della Luna (Mondadori, 1987); La mappa delle asce (Theoria, 1990); La congiura delle ombre (Theoria, 1991); Giovale (Bompiani, 1993); Rasoio di guerra (Giunti, 1995); Il mulattiere dell’Apocalisse (Rai-Eri, 1997); Pumillo il gatto dei boschi (Laterza, 1998); Jodo Cartamigli (Mondadori, 1998); Gli animali in guerra (Laterza, 1999); La terza scimmia (Quiritta, 2001); Lettera a Dio (Pequod, 2004); Storia di Alvise e del suo asino biondo (Gaffi, 2004); Tra uomini e lupi (Pequod, 2005); Il viaggio dell’orsa (Fandango libri, 2011); L’accecatore (Pequod, 2021); Il valico dei briganti (Vallecchi, 2023). Un suo racconto, Acchiappatassi, si trova nel Meridiano Mondadori dedicato ai classici del Novecento.

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