Passo indietro per il Volley Barga U18, sconfitto in casa dal Volley Pantera

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Under 18
Volley Barga-Volley Pantera Lucca 1-3
25-23 | 21-25 | 19-25 | 21-25

…Tre passi avanti… uno indietro per umiltà, ognuno ha i suoi santi le sue bandiere di libertà, io seguo Che Guevara mi fido dell’aria e del colore. Tre passi avanti uno indietro che male non fa…“. Così canta la Bandabardò, definito «Il più scalcinato e improbabile accrocco di musicisti irriverenti, fuori da qualsiasi legge di mercato e di tecniche di marketing, un controverso fenomeno destinato a cavalcare fino ad oggi una originale storia.», in una delle sue storiche canzoni.

E speriamo che il passo indietro, quello compiuto dal Volley Barga U18, in questo ultimo incontro, non faccia troppo male. Al morale e all’autostima di tutto il gruppo.

Si va ad affrontare la prima in classifica del girone, e le premesse sono delle migliori. Nel 1° Set le prime non assomigliano minimamente alle prime e il Barga rispolvera quel repertorio di colpi visto nella partita precedente, prendendo in mano da subito le chiavi del gioco. Ma dalla seconda metà del set in poi, quando le avversarie sono ormai stordite dall’effetto “sturm und drang” delle nostre giocatrici, si capovolge il quadro della partita, che dall’essere prima un’opera di G. Klimt, passa a rappresentare quella più famosa di E. Munch. Il Barga vince a fatica il primo set, 25-23, con un Pantera redivivo, che per poco non balza sulla preda agli ultimi punti.

Dal secondo set in poi le vibrisse della squadra lucense vibrano ad ogni movimento della palla in aria e avendone ormai preso le misure, non danno più scampo alle nostre bimbe. Giocando come il gatto con il topo, il Pantera conquista il secondo set, tenendo a bada i tentativi di uscita del Barga: 21-25.

Terzo parziale dove ogni tentativo di attacco di un timido Barga viene rispedito al mittente da parte di un Pantera sempre più sicuro di sé che non lascia scampo neppure in questo set, vincendo per 19-25.

Si spera in un capovolgimento di fronti, una doverosa reazione di un Barga fin qui spento e attonito, che in questa quarta frazione di gioco non vediamo. È anzi il Pantera, ormai forte della propria convinzione, ad assestare la zampata vincente e con felina voracità portarsi nella sua tana set e partita: 21-25 e 1-3.

Una partita che il Barga poteva vincere o perdere, ma la cosa importante era e rimane la convinzione che poteva essere giocata con un diverso spirito dalle nostre giocatrici. Uno spirito combattivo che sembra far capolino a sprazzi, ma non segue una corrente continua, promettendo ciò che non mantiene.

Peccato per questo passo indietro…

Per aspera ad astra

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