BORGO A MOZZANO – Da parte di E-Distribuzione (Gruppo Enel)
riceviamo e pubblichiamo.
In riferimento ai fatti sul disservizio elettrico di Cerreto, nel territorio comunale di Borgo a Mozzano, E-Distribuzione (la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione), a tutela della professionalità e della sicurezza dei propri dipendenti, ritiene doveroso precisare che i fatti sono andati diversamente: la squadra operativa in questione, infatti, si stava recando su un posto di attivazione di un gruppo elettrogeno e, durante il tragitto, ha fatto una tappa programmata a Cerreto per verificare il ticket aperto e l’entità del lavoro.
Effettuato il controllo e il tipo di intervento da fare – che non era semplicemente la riarmatura dell’interruttore ma un’operazione più complessa -, i tecnici operativi dovevano ripartire per recarsi sul luogo di attivazione del gruppo elettrogeno per poi tornare a Cerreto ed eseguire l’attività per il ripristino del servizio elettrico, ma è stato loro impedito di dare corso a quanto programmato.
È opportuno precisare che il sistema elettrico è un’infrastruttura complessa e, in caso di emergenza dovuta a danneggiamenti in seguito a fenomeni di maltempo, occorre procedere prima con la riparazione di tutte le dorsali più estese di media tensione per poi andare sulle cabine di trasformazione secondarie e sulle linee sottese di bassa tensione, motivo per cui a Cerreto l’intervento non poteva avvenire prima.
È perciò inammissibile che due operativi, che già agiscono in un contesto di emergenza, siano costretti a fare un intervento contro la loro volontà che risponde non tanto alla discrezionalità ma alla valutazione tecnica e professionale della situazione, in linea con le competenze e il know how in un ambito specialistico e delicato come quello elettrico.
E-Distribuzione conferma quindi la piena disponibilità al dialogo con le istituzioni e con i cittadini, ma nel rispetto delle persone e del lavoro da cui non si può mai prescindere, soprattutto in condizioni di emergenza.
Lascia un commento