isturbi dello spettro dell’autismo: l’importanza dei facilitatori sociali (ESP) e dei gruppi di auto-aiuto in un evento formativo a Castelnuovo

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CASTELNUOVO – Si è svolto nei giorni scorsi (11 ottobre), nella Sala Suffredini del Comune di Castelnuovo di Garfagnana, il seminario “ESP, le risorse dell’esperienza: DSA e gruppo di auto-aiuto”, accreditato dall’Azienda USL Toscana nord ovest nel suo piano di formazione aziendale (PAF) grazie in particolare al direttore del dipartimento Salute mentale e Dipendenze Angelo Cerù.

L’evento è stato progettato da Annalisa Bani, coordinatrice aziendale dei gruppi operativi adulti dedicati a persone con disturbo dello spettro dell’autismo (DSA) e referente del Gruppo operativo dedicato a persone adulte con tale disturbo in Zona Distretto Valle del Serchio.

La data dell’incontro, successiva a quella della ricorrenza della Giornata mondiale della Salute mentale, è stata scelta a segnare la conclusione di un percorso molto importante. L’obiettivo è infatti stato quello di facilitare la collaborazione tra le persone seguite dai servizi socio-sanitari e le risorse locali della Zona distretto della Valle del Serchio, per supportare le comunità nello sviluppo di sensibilità e di occasioni utili a favorire l’inserimento lavorativo di persone con disagio mentale, in qualità di facilitatori sociali o ESP e di promuovere processi di self empowerment, recovery, lotta allo stigma, buone pratiche, cultura e welfare di comunità.

E’ stato attivato in parallelo un percorso di coinvolgimento delle associazioni e delle strutture socio-riabilitative per la Salute mentale sul ruolo dell’ ESP – “esperto per esperienza in Salute mentale”, individuando le esperienze pregresse, le risorse esperienziali e conoscitive locali, rafforzando l’intento di valorizzare questo tipo di professionalità nel territorio come buona pratica per l’accompagnamento di persone in situazione di vulnerabilità e la loro piena inclusione sociale.

Grazie al progetto formativo dell’associazione l’Alba di Pisa, dell’associazione AEDO e con il partenariato di altri soggetti del terzo settore (Podere ai Biagi) e il sostegno della Fondazione per la Coesione sociale Cassa di Risparmio di Lucca, è stato realizzato dal 2023 un percorso formativo annuale che ha visto nascere anche in Zona Valle del Serchio la figura dell’ESP per il supporto tra pari.

A questo primo corso di formazione hanno partecipato dieci persone con disagio psichico in fase di stabilità, inserite nei percorsi socio-riabilitativi dei servizi territoriali, delle quali sette hanno ultimato le varie tappe formative previste dal percorso.

I corsisti hanno potuto familiarizzare con le basi teoriche del ruolo dell’ESP: empowerment, recovery, peer support, ruolo e competenze dell’ESP. Hanno inoltre avuto la possibilità di mettersi in gioco tramite tirocini nelle associazioni locali, nella sede di L’Alba Associazione e in quelle dell’unità funzionale Salute mentale adulti di Zona.

Grazie al percorso è in fase di costruzione un gruppo di auto-aiuto specifico per DSA, che i partecipanti potranno gestire in autonomia con la supervisione di un ESP con più esperienza, in collaborazione con l’equipe dedicata e gli ETS di Zona.

Le lezioni teoriche sono state svolte dalle associazioni promotrici a cadenza mensile in sedi itineranti nella Valle del Serchio per poter facilitare l’evoluzione del gruppo e la conoscenza del territorio ed hanno potuto in tal modo ospitare come uditori anche vari operatori della Salute mentale adulti  della Zona, allo scopo di sperimentare direttamente le dinamiche del peer support in Salute mentale e il ruolo dell’ESP.

Franco Della Maggiora e Luisa Simonetti, rispettivamente dirigente psicologo e infermiera professionale dell’equipe zonale dedicata ai DSA, hanno tenuto una docenza relativa al percorso terapeutico-riabilitativo gruppale orientato al self empowerment per persone con DSA realizzato dal 2021 nell’ambito della Salute mentale adulti della Zona Distretto della Valle del Serchio.

Tra i relatori sono intervenute anche Diana Gallo ed Eva Campioni, rispettivamente presidente e relatrice dell’associazione l’Alba di Pisa, oltre a Selene Bront, ESP proveniente da Udine.

All’evento hanno preso parte molti operatori sanitari del settore, oltre che alcuni utenti direttamente coinvolti nel percorso, i loro familiari e a livello informativo rappresentanti delle associazioni dei familiari dei Comuni di Garfagnana e Media Valle. Tra i presenti anche il responsabile della struttura di Salute mentale adulti della Zona distretto Valle del Serchio Mirko Martinucci, la coordinatrice infermieristica Niccoletta Nivelli, la responsabile locale del Servizio sociale non autosufficienza e disabilità Maela Pedri, insieme ad altre componenti dell’equipe: l’infermiera professionale Ester Corazza e le assistenti sociali Elisabetta Negri, Benedetta Donati e Tania Riva. Quest’ultima è intervenuta per il sostegno ai familiari attuato nell’ambito del progetto “PerLa”.

 

“Il tirocinio non è stato solo un percorso di crescita verso l’autonomia – ha evidenziato Grazia Valori, educatrice professionale che ha affiancato i corsisti (con e senza DSA) durante il tirocinio previsto per conseguire l’attestato – ma anche un viaggio nelle emozioni: la paura delle novità e del contatto con la sofferenza altrui, l’ipercriticità di fronte ad ordinari contrattempi. Tuttavia, le difficoltà e l’affiancamento hanno favorito l’autodeterminazione volta a soddisfare esigenze personali e gruppali, consentendo un’evoluzione delle relazioni e nelle relazioni. I partecipanti hanno infatti allenato le loro capacità adattive per far fronte a problemi di tipo logistico e ai naturali imprevisti e hanno maturato capacità di ascolto, accoglienza e aiuto”.

Il direttore della Zona distretto della Valle del Serchio Fabio Costa ha sostenuto la proiezione territoriale del progetto e ha sottolineato l’importanza della presenza dell’équipe aziendale dedicata ai DSA.

Un ringraziamento particolare al Comune di Castelnuovo di Garfagnana, che ha assicurato la disponibilità della Sala Suffredini che, con la sua conformazione, ha permesso di ottimizzare l’intervento formativo stesso e le attività pratiche e tecniche pomeridiane.

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