Ritorno alle origini:Dal Cile alla Valle del Serchio

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COREGLIA – Un comandamento dice: onora il padre. Questa è una chiave di lettura, del perché il 26 settembre, Myriam Tognarelli, dopo un viaggio di circa dodicimila km, verrà a Coreglia, partendo da Santiago del Cile. Suo padre Julio, raggiunta l’età della pensione, aveva cominciato una difficile ricerca genealogica, che dal Cile, attraverso la Germania, lo aveva riportato nella nostra terra, patria dei suoi antenati. Generalmente all’interno di una famiglia, specialmente in quelle emigrate all’estero, qualche componente si pone interrogativi e cerca lumi sulle proprie origini.

Cosa che si riscontra con frequenza, spesso le ricerche genealogiche, vengono avviate quando si raggiunge una certa maturità, spesso in seguito alla morte di importanti memorie storiche, che sarebbero state utili a questo scopo.

Una ricerca, che è anche un modo per non recidere certi legami affettivi, mantenendo viva la memoria e tramandarla alle successive generazioni

Nel tempo, Julio, superando anche la difficoltà di parlare una lingua diversa, lo spagnolo, e logistiche legate alla distanza, aveva cercato di contattare persone della nostra zona, e interagire con loro a supporto delle sue ricerche.Aveva creato poi, la pagina Facebook “Genealogia Tognarelli“, dove era nata una sorta di famiglia allargata, formata da persone non necessariamente parenti, ma che avevano nel loro albero genealogico almeno una persona con questo cognome. Il suo sogno era di riunire un giorno, il più alto numero di Tognarelli qui in Toscana. Purtroppo non è riuscito nell’impresa di ritornare fisicamente in questi luoghi, essendo scomparso nel 2019.

Il prossimo giovedi, la figlia, realizzerà questo suo desiderio, lasciando al Museo della figurina di gesso e dell’emigrazione di Coreglia, un libro, frutto delle ricerche di suo padre, in cui sono descritte tante famiglie discendenti da Filippo Tognarelli.

Filippo, fu infatti l’antenato che da Coreglia, come figurinaio, mosse verso la Germania in cerca di fortuna.

In realtà, anche i genitori di Filippo, agli inizi del XIX° secolo, erano, a loro modo, emigrati all’estero.

Ma si trattava di un viaggio, che, in linea d’aria, era di alcune centinaia di metri, e non comportava il dovere apprendere una nuova lingua.

Avevano varcato infatti l’Ania, per trasferirsi da Tiglio nel Granducato di Toscana, a Coreglia, territorio Lucchese.

La presentazione e la consegna di questo testo, è fissata per giovedi 26 settembre, alle ore 16, al Museo Civico della figurina di gesso e dell’emigrazione “G. Lera” diCoreglia.

Sarà curata da Cristian Tognarelli, per supplire alle difficoltà linguistiche di Myriam, e avverrà all’interno degli incontri denominati “a lettura con tè”, che abitualmente si tengono a Coreglia.
Un arricchimento culturale, perché documenta una storia analoga a quella di tante nostre famiglie.

Un concentrato di valori, identità, memoria, abnegazione, esiti positivi o negativi, dove il destino a volte ha inciso profondamente.

 

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