La manifestazione si era aperta venerdì 6 settembre, poi, causa maltempo, il resto della manifestazione è stata rinviata di una settimana.

La storia ci racconta che nel Comune di Fosciandora fino ad alcuni decenni fa si celebrava la festa dell’emigrante; era un’occasione d’incontro, di convivialità e anche un modo per raccontare ad amici e parenti come andavano le cose oltre confine; sicuramente anche un evento molto partecipato; insomma un appuntamento da non perdere. Quest’anno, a distanza di molti anni, l’amministrazione comunale di Fosciandora ha voluto riproporre questa festa e lo ha fatto attualizzando la festa, cercando di trasmettere alle nuove generazioni non solo l’aspetto emotivo ma anche quello socio economico; insomma cercando di far comprendere cosa spinse tanti valligiani a lasciare la terra natia per “andar a cercar fortuna”.

La manifestazione si era aperta venerdì 6 settembre: una serata dedicata agli emigranti con un concerto della filarmonica del giglio di Fosciandora in Piazza Luigi Roni; poi, causa maltempo il resto della manifestazione è stata rinviata di una settimana e domenica scorsa si è finalmente potuto celebrare questa festa mettendo insieme all’ora di pranzo sapori e bontà del territorio; poi nel pomeriggio spazio alla cultura con un incontro dedicato al libro “Ramingo andò cercando….storie e progetti sull’emigrazione”, dando voce ai protagonisti; a coloro che per vari aspetti conoscono a fondo il tema dell’emigrazione. La festa si è conclusa poi con la musica, con la partecipazione degli Aristodemo’s.

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