La comunità barghigiana piange la scomparsa di Emilio Lammari

- 3

BARGA – Una notizia che sta rimbalzando sui social e sta suscitando grande dispiacere e commozione è quella della scomparsa, avvenuta stanotte, del caro Emilio Lammari, avvenuta dopo una lunga malattia.

Emilio era nato nel 1948 lungo la Corsonna, luogo a cui è sempre rimasto profondamente legato. La Corsonna, come diceva lui, era stata la sua palestra: lungo il suo corso ha vissuto il tempo dei giochi, delle amicizie e dei primi inconsapevoli interessi storici, legati al mondo dei mulini e delle attività destinate a scomparire nei decenni successivi. Una vita trascorsa a lavorare alla SMI di Fornaci di Barga, e una seconda vita dedicata invece allo studio e alla storia locale. Emilio ci ha lasciato diversi volumi, che sono divenuti dei veri punti di riferimento: il libro sui mulini del territorio di Barga, lo studio sullo stemma civico cittadino, e i due testi sui proverbi locali raccolti negli anni, una grande passione a cui si dedicava con sempre rinnovato entusiasmo. Nei suoi libri, Emilio coniugava le sue conoscenze ad ampie e approfondite ricerche d’archivio che lo avevano condotto a visitare diversi istituti nelle città italiane.

Mi sento però di affermare che la cultura più preziosa di Emilio era quella che non si trova nei libri: era il sapere legato al territorio, maturato in tanti anni di ricerche, di curiosità e di scoperte. Emilio conosceva ogni sentiero, ogni casa, ogni campo, ogni roccia, ogni angolo del territorio di Barga: a ciascuno di essi era in grado di assegnare un toponimo, un ricordo, un aneddoto, una storia antica o nuova. Era sempre disponibile, nei confronti degli amici e delle associazioni (ricordiamo che ha collaborato con numerose di esse, a partire dalla Pro Loco, dall’ASBUC, dall’Istituto Storico), a rispondere alle domande relative alla storia locale e a fare da guida, a mettere a disposizione la propria conoscenza sia con le chiacchierate, con i documenti che con le passeggiate. A lui si deve la riscoperta e la valorizzazione delle cave medicee di diaspro di Giuncheto, e il recupero di alcuni luoghi significativi della storia di Barga, come i resti dell’altoforno di Gemina, della sega idraulica sulla Segaccia, e tanti altri.

Questa sua grande disponibilità d’altra parte si vede bene nella grande rete di amicizie e di stima che si era creata intorno a lui, vero e proprio punto di riferimento per tante persone che gli sono state sinceramente affezionate.

Emilio diceva sempre che “Ci sono più orizzonti di quelli che si vedono”: ed infatti lui ha sempre continuato a vedere oltre, fino all’ultimo.

Caro Emilio, un giorno ci incontreremo dopo quell’ultimo orizzonte, e nel frattempo continueremo, qui dal basso, a tenere vivo tutto quello che ci hai insegnato.

Porgiamo  le più sincere condoglianze al figlio Raffaello, alla sorella Maria e al fratello Luciano ed ai parenti tutti.

 

Commenti

3

  1. Pier Giuliano Cecchi


    UNITRE BARGA piange la perdita di un suo iscritto.
    Emilio era ormai per la comunità di Barga un punto di riferimento, con tutti era un cordiale amico che aveva sempre i suoi motti colmi di un’antica e sempre nuova saggezza di quel potere invitante a essere e sempre ed esclusivamente noi stessi.
    Ti sia dolce e lieve il viaggio e che tu possa veder ancora dall’alto i tuoi monti, le valli con l’ormai sembiante dei suoi mulini, con i tragitti segnati nei tempi lontani dalle lontanissime genti, ai Medici che vollero e dovettero tracciar quella via per quel diaspro affinché potesse giungere a Firenze, ai paesi e quella Barga che hai sempre avuto alla cima dei tuoi pensieri.
    Tu possa ancora sognare che il “Sindaco di Bacchionero” sia lì ad aspettarti; che la “Sega” riabbia la sua acqua e i suoi tronchi da regolare: l’Omo e il Giovo, da cui scendevi come l’antico barghigiano faceva per riveder il suo Lago Santo; gioire come quel giorno a Firenze che ai barghigiani tornati all’antica capitale mostrasti il Santo cui t’immedesimavi, non per la tua l’altezza, ma perché ancora parlava lontano dalla sua Terra Bargea di quell’antica fede dell’“Homo de Bargha”, persa nei tempi, man mano già loro e nostra vita.
    Addio … Addio Emilio ed è certo, che un giorno, niente è più sicuro, noi tutti saremo nuovamente insieme e torneremo a sentir se nella Terra ancora, si narrano le antiche gesta.
    Pier Giuliano Cecchi

  2. Paolo cosimini


    Sentite condoglianze alla famiglia per la dipartita del caro amico Emilio col quale ho condiviso tante chiacchierate e momenti piacevoli alla Pro Loco di Castelnuovo di Garfagnana

  3. Maria Pia Baroncelli


    È difficile e doloroso dire addio ad un caro amico e tu per me , Emilio, lo sei sempre stato e lo sarai per sempre.
    Rivivrai però nei miei ricordi legati alle nostre lunghe chiacchierate sulle vicende del passato, alla gioia con cui mi esponevi le scoperte fatte localmente, ma soprattutto mi mancherà la solita frase di commiato:”Ciao, eh! Stai bene!!”.
    Ora sono io che riservo a te quelle parole ovunque tu sia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.