LAGO SANTO (MO) – Sabato scorso, 27 luglio, come ormai tradizione da diversi anni a questa parte, si è celebrato l’amicizia delle genti di qua e di là dell’Appennino, accumunate dalla storia del Lago Santo modenese: le comunità di Barga in provincia di Lucca e Pievepelago in provincia di Modena.
All’ombra del Giovo e davanti allo specchio d’acqua tanto caro anche a tutti i barghigiani, da Barga sono giunti in diversi a cominciare da una rappresentanza del Gruppo Alpini, della Misericordia di Tiglio e con loro le autorità cittadine a cominciare dal vice sindaco Lorenzo Tonini e il presidente di ASBUC Barga, Omero Togneri.
Don Stefano Serafini ha celebrato dopo l’arrivo al Lago Santo di coloro che erano giunti a piedi dalla Caciaia, la santa messa davanti alla cappellina degli alpini. Il pranzo al sacco o nei rifugi del Lago ha poi concluso degnamente la giornata organizzata da ASBUC Barga, Comune di Barga, Pro Loco Barga, Rifugio La Vetricia, comune di Pievepelago, gruppo alpini di Barga, sezione di Barga del Cai. Al rifugio Bertagni, oltre al pranzo in compagnia, anche l’energia per scatenarsi in qualche ballo al suono della fisarmonica.
Va detto che negli ultimi anni, al di là della presenza istituzionale di Pievepelago che non manca mai, l’evento è diventato un momento sentito soprattutto e soltanto per i barghigiani, mentre manca un po’ la controparte emiliana che renderebbe più vero il significato di questa festa.
(le foto di questo servizio sono di Pier Giuliano Cecchi che ringraziamo)
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