Ciao, Duse

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Si è dissolto un altro filo, tra quelli che hanno disegnato nelle nostre vite la “trama” del gruppo “maturi ’83”; dopo poco più di 6 mesi dalla morte della professoressa Graziella, se ne è andata anche Duse, la maestra Duse Lemetti.

Due “fili” che ci hanno legato oltre il tempo che senza remore, fa il suo percorso: un gruppo di ragazzi e ragazze nati negli anni ’60 che si sono ritrovati nella stessa classe dell’Istituto Magistrale di Barga e lì hanno incontrato persone speciali.

Duse è stata soprattutto una maestra di Vita, ci ha travolto il suo non essere una “professoressa”, niente banchi, niente cattedre, improvvisazioni e un libro “La scuola come centro di ricerca” (A. Giunti) come unico suggerimento. Perché per fare ricerca bisogna essere curiosi e positivi, ed è quello che lei è stata, ed è l’unica ricetta che ci ha proposto.

I suoi insegnamenti hanno avuto un valore esponenziale per chi, come me, ha scelto di lavorare nella scuola, ma sono stati una risorsa per tutti in qualsiasi cammino ognuno di noi abbia indirizzato la propria vita. Tutti abbiamo con gioia riassaporato la sua compagnia, tutti abbiamo volentieri trovato il modo per ritrovarci a condividere del tempo con lei, per rivederla, riascoltarla e gustare dei suoi ricordi, che in piccola parte erano anche i nostri. Non le è mai mancato il sorriso, ha sempre trovato la bellezza nelle cose e anche nelle preoccupazioni o nel dolore ha visto sempre una via d’uscita con la sua fede incondizionata nella vita, che per lei, con grande serenità comprendeva anche la morte.

Adorava cantare e suonare la fisarmonica. Non potendo più sostenere il peso dello strumento, quando andavamo a trovarla non ci faceva mancare un ritornello, una strofa, muovendo le braccia come se danzassero e allora, gli occhi, piccoli e incorniciati da un viso senza tempo, brillavano come le gocce di rugiada illuminate dai raggi del sole.

Ha talmente amato la vita che siamo sicuri che la morte per lei è stato semplicemente un varcare la soglia per entrare a far parte della Vita nel suo senso più profondo; siamo certi che lo ha fatto danzando e cantando, felice di aver trovato la meta della sua ricerca più importante.

… per il gruppo “Maturi ’83” , Primetta

 

 

 

 

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