BARGA – Edizione numero 35 per il BargaJazz Festival, organizzato dal Comune di Barga e dall’Associazione Polyphonia APS. Molte le novità di quest’anno con l’aggiunta di nuovi suggestivi luoghi nei borghi della Garfagnana e della Valle del Serchio. Primo appuntamento domenica 21 luglio a Castiglione di Garfagnana con il concerto del quartetto di Fabrizio Bosso, organizzato in collaborazione con la Filarmonica Alpina. Martedì 23 luglio, nel nuovo Parco Inclusivo di Piano di Coreglia, un concerto in prima assoluta del Maryel Jazz Quartet con ospite il sassofonista portoricano Miguel Zenon. Venerdì 27 luglio nel borgo di Fabbriche di Vallico si esibirà il quartetto del trombettista Marco Bartalini con i fratelli Andrea e Nino Pellegrini al piano e al contrabbasso e Michele Vannucci alla batteria.
Questi concerti fanno parte della “prima parte” del festival, quella di “Turn Around – Musica nei borghi” che porterà la musica jazz in tanti borghi della Valle
Il viaggio musicale alla scoperta dei borghi e delle bellezze naturali della Valle del Serchio prosegue ad agosto con il concerto di Silvia Donati & H2O, venerdì 2 a Sommocolonia, e con l’evento di domenica 4 con Enganzibao Dance Orchestra e la danzatrice Giselda Ranieri in località di Pegnana Alta.
Primo concerto a Barga il 6 di agosto, presso il Chiostro del Conservatorio di S. Elisabetta, con il gruppo di Maurizio Geri e Tchavolo Schmitt. Michela Lombardi con un suo nuovo progetto dal titolo So Many Stars sarà invece l’8 agosto nel castello di Ghivizzano Alto.
In collaborazione con la ProLoco di Barga l’ormai tradizionale appuntamento alle Antiche Cave del Diaspro di Barga che prevede domenica 11 agosto una passeggiata-concerto. Partenza alle 9:30 da Piazza Pascoli e ritrovo alle ore 11 in località Giuncheto. Protagonista di quest’anno sarà Nicolao Valiensi che presenterà un lavoro inedito dal titolo 5 episodi per eufonio solo.
Il 13 agosto il gruppo Daisy & Uncle della cantante Margherita Giorgi sarà ospite del paese di Cascio (Molazzana) in piazza S. Lorenzo, una “new entry” tra le località raggiunte dal festival..
Dal 17 al 24 agosto la seconda parte tradizionale del festival: gli spettacoli si terranno a Barga presso i Giardini di Villa Moorings e presso il Teatro dei Differenti. Tra i nomi in cartellone: The Swingers Orchestra con Emilio Soana, Rudy Migliardi, Gianluigi Trovesi; Six Friends for Bicio con Marcello Tonolo, Roberto Rossi, Michele Polga; Maurizio Giammarco
Due le serate dedicate al BargaJazz Contest, il concorso per gruppi emergenti under 35 che ogni anno vede la partecipazione di giovani band provenienti da tutta Italia, il 19 e 20 agosto.
Domenica 18 agosto evento speciale per la giornata di Barga IN Jazz nel centro storico di Barga a partire dal pomeriggio. La manifestazione sarà inaugurata alle ore 17:00 dalla Large Street Band mentre nelle varie piazze si alterneranno i gruppi di diverso carattere provenienti da SienaJazz University. La Piazza del Teatro sarà dedicata alle jam session a cura di BargaJazzClub. Alle ore 18:00 un concerto presso il Duomo di S. Cristoforo in una cornice suggestiva e spirituale a cura di T.A.P Saxophone In serata a Villa Moorings concerto del nonetto di Federico Monzani con il progetto Melodius Tonk.
Nelle serate del 23 e 24 agosto protagonista sarà la BargaJazz Orchestra diretta dal M° Mario Raja per il XXXV concorso di arrangiamento e composizione. L’edizione 2024 è dedicata alla musica di Joe Henderson e vedrà come ospite d’onore il sassofonista statunitense Chris Cheek.
Sabato 24 alle ore 18l musicologo Francesco Martinelli terrà un seminario sulla musica e la vita di Joe Henderson presso la Fondazione Ricci.
Il programma completo è disponibile sul sito www.bargajazz.it,
per informazioni: info@bargajazz.it;
WhatsApp: 3483954465 – Prevendite: https://www.liveticket.it/bargajazz
Joe Henderson nel corso della sua carriera durata oltre quarant’anni ha sperimentato e interpretato i diversi stili del jazz rinnovandosi continuamente ed è riconosciuto come uno dei tenor-sassofonisti più originali ed influenti di sempre.
Si avvicina al sax negli anni del liceo e già a 18 anni è attivo sulla scena jazz di Detroit degli anni ’50. Nel 1959 forma il suo primo gruppo e si iscrive alla Wayne State University dove ha tra i suoi compagni di studio Yusef Lateef, Barry Harris e Donald Byrd.
Tra il 1960 e il ’62 Henderson trascorre due anni nell’esercito degli Stati Uniti partecipando anche a un tour mondiale con uno spettacolo per intrattenere i soldati. Appena congedato si trasferisce subito a New York dove incontra il trombettista Kenny Dorham e da lì a poco si unisce alla band di Horace Silver suonando nell’album “Song for My Father”.
Dal 1963 al 1968, Henderson partecipa a quasi 30 album per la Blue Note, di cui cinque pubblicati a suo nome in cui alterna sessioni hard-bop a registrazioni più di ricerca. Partecipa inoltre a registrazioni di molti altri leader dell’etichetta, tra cui The Prisoner di Herbie Hancock, The Sidewinder di Lee Morgan e gli album con il pianista Andrew Hill e il batterista Pete La Roca.
Nel 1967 suona per un breve periodo con il quintetto di Miles Davis senza però mai registrare. Dal 1967 firma con l’etichetta Milestone con cui realizzerà album fondamentali.
Dal 1967 al 1968 guida i Jazz Communicators insieme a Freddie Hubbard. È in questo periodo che Henderson si avvicina alla fusion jazz-funk, sperimentando sovraincisioni in studio e altri effetti elettronici.
Nel frattempo alcuni titoli come Power to the People, In Pursuit of Blackness, Black Narcissus denunciano la sua crescente consapevolezza politica e sociale.
Dopo una breve collaborazione con i Blood, Sweat & Tears nel 1971, Henderson si trasferisce a San Francisco dove rimane per il resto della sua vita insegnando al San Francisco Conservatory of Music.
Nel 1986 i due album State of the Tenor I e II, registrati al Village Vanguard di New York per la Blue Note con la formazione del trio con Ron Carter al basso e Al Foster alla batteria, segnano il suo ritorno alla ribalta del jazz mondiale. Henderson registra altri due album in trio per l’etichetta italiana Red Records. Dal 1991 registra per la Verve Records realizzando una serie di album di grande successo tra cui Lush Life: The Music of Billy Strayhorn seguito da album tributo a Miles Davis e Antonio Carlos Jobim e un adattamento jazz di Porgy and Bess.
Joe Henderson muore a San Francisco il 30 giugno 2001, dopo una lunga battaglia contro l’enfisema, all’età di 64 anni.
Chris Cheek, nato a St. Louis, nel Missouri, inizia a suonare il sax all’età di 11 anni nella banda della scuola media diretta dal padre. Dopo il diploma, frequenta la Webster University e poi al Berklee College of Music sotto la guida di Joe Viola, Hal Crook e Herb Pomeroy.
Nel 1992 si trasferisce a New York City, dove ha suonato con Paul Motian nella Electric Bebop Band e ha fondato i Bloomdaddies con Seamus Blake. Collabora in quegli anni con il pianista argentino Guillermo Klein, Mika Pohjola, Luciana Souza e David Berkman. Partecipa inoltre all’Axis Saxophone Quartet con Joshua Redman, Chris Potter e Mark Turner.
Il suo primo album da leader, I Wish I Knew, è del 1997 con la partecipazione di Kurt Rosenwinkel, seguito da A Girl Named Joe (1997), Vine (1999) e Blues Cruise, (2005).
Del 2016 è l’album Saturday Songs. Due album di Cheek con il co-leader Seamus Blake sono pubblicati dall’etichetta Cris Cross Jazz nel 2014 e 2016.
Nel corso della sua carriera Cheek ha partecipato a oltre cento album con importanti musicisti di livello internazionale ed è oggi considerato uno dei più interessanti ed innovativi sassofonisti della scena internazionale.
Lascia un commento