Come ogni anno, Barga ha commemorato nella giornata del 2 luglio, la tragedia della nave britannica Arandora Star, che in quello stesso giorno del 1940 affondò al largo della Gran Bretagna, colpita da un sommergibile tedesco.
La nave, che non era contrassegnata coi segnali che avrebbero dovuto distinguerla dai convogli militari, trasportava migliaia di deportati civili, italiani e tedeschi emigrati da lungo tempo nel Regno Unito, ma che con lo scoppio della Seconda guerra mondiale da normali cittadini si ritrovarono ad essere incolpevoli “nemici” nella patria d’adozione. L’Arandora Star trascinò con sé negli abissi centinaia di vittime, tra cui anche molti concittadini barghigiani. Così l’Amministrazione Comunale, con la scorta del Gruppo Marinai di Fornaci di Barga, come tradizione ha depositato una corona di alloro alla lapide apposta nelle terrazze delle Stanze della Memoria. Durante la cerimonia il ricordo della prima cittadina di Barga, Caterina Campani. Le vittime italiane accertate furono 446; i loro corpi, salvo rare eccezioni, non furono mai restituiti alle famiglie. Barga e la provincia di Lucca furono tra le realtà maggiormente segnate da questa tragedia. Almeno 15 furono i barghigiani e il comune di Barga fu il quarto per numero di deportati periti. Sulla tragedia dell’Arandora star alcuni anni fa Noi Tv, in collaborazione con la Provincia di Lucca e la Fondazione Cresci, realizzò un documentario che permise di accendere l’interesse verso una vicenda purtroppo per troppi lunghi anni completamente dimenticata.
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