SAN  PIETRO IN CAMPO – Una serata sotto le stelle ieri a San Pietro in Campo, dove si è tenuta una nuova conferenza inserita nel ciclo di incontri di approfondimento promossi per i 300 anni della parrocchia.
L’intervento della serata, condotto dallo storico locale Cristian Tognarelli e da Gabriella Pisani, direttrice della Corale parrocchiale, era dedicato agli organi, ai cori e alle campane della chiesa di San Pietro in Campo, e ha visto appunto la partecipazione del coro.
Tognarelli ha raccontato la storia dell’organo, del campanile e delle campane, iniziata nel XIX secolo: un intreccio di vicende fatte di dedizione, sacrifici, condivisione, che coinvolsero non solo la popolazione residente ma anche i compaesani emigrati. Già da inizio Ottocento un organo era presente in chiesa, poi sostituito nel 1863, dalla compagnia del SS. Sacramento, con un organo Agati di Pistoia. Questo organo, danneggiato dalla Seconda guerra mondiale, aveva alti costi di restauro tanto che nel 1959 si decise di comprarne un nuovo, della ditta Francesco Zanin e figli di Udine. L’organo attuale Ahlborn, fu inaugurato invece il 28 giugno 2014.
Tognarelli ha concluso poi l’intervento con la storia e descrizione delle campane che svettano sui campanili di San Pietro in Campo, Mologno e San Bernardino.
Il racconto di Cristian è stato alternato alla voce di Gabriella, che ha ricostruito la storia della attuale corale di San Pietro in Campo, sorta negli anni ’80 e da lei diretta da ben trent’anni. Gabriella ha poi illustrato i brani in cui si è esibita la corale nel corso della serata, tra i quali annotiamo la prima esecuzione assoluta nella nostra zona del pezzo “L’ora di Barga”, composto da Lorenzo Donati sulla base della famosa poesia di Pascoli (introdotta qui da Sara Moscardini). Ad accompagnare la corale sono stati Julian Evans al pianoforte e il tenore Bruno Caproni.
Numeroso e interessatissimo il pubblico, come nelle scorse occasioni.
Il prossimo appuntamento sarà mercoledì 19 giugno alle 21 con Michela Ceccarelli che parlerà delle “case vecchie” e dello sviluppo urbanistico di San Pietro in Campo.